9 Febbraio 2023 - 11.15

Nel Vicentino sono quasi 25 mila i Porti d’Armi rilasciati: molte le diffide e le revoche

Ecco i dati relativi ai porti d’arma in provincia di Vicenza rilasciati dalla Questura

24.760 Porti d’Arma in corso di validità rilasciati dal Questore

15.452 Porti d’Arma USO CACCIA in corso di validità (Questore)

9.308 Porti d’Arma USO SPORTIVO in corso di validità (Questore)

4.950 Autorizzazioni di DETENZIONE armi – Comune di Vicenza (Questore)

568 Licenze di COLLEZIONE ARMI (Questore)

All’inizio di ogni anno la Questura di Vicenza, impegnata nelle attività di rilascio e di rinnovo dei Porti d’Arma, effettua tutta una serie di doverose attività di verifica e controllo finalizzate alla certificazione dei necessari requisiti, previsti dalla legge, che coloro che detengono e sono autorizzati a maneggiare armi da fuoco devono obbligatoriamente possedere.

Il titolo amministrativo che legittima una persona a detenere presso la propria abitazione ovvero a portare con sé le armi da fuoco, pertanto, comporta necessariamente, da parte delle Autorità di Pubblica Sicurezza che lo rilasciano (rispettivamente, Prefetto o Questore, a seconda del tipo di Porto d’ Arma), l’effettuazione di questo tipo di attività, sia in fase di rilascio, sia successivamente ad esso, finalizzate ad accertare se coloro che sono stati autorizzati a detenere o a portare armi hanno mantenuto nel corso del tempo i necessari requisiti soggettivi.

Non pochi sono i vicentini, infatti, in possesso di una regolare Autorizzazione per detenere, trasportare o portare con sé armi: praticanti del tiro a volo, cacciatori, guardie particolari giurate nonché altri soggetti interessati ad avere a disposizione un arma per motivi professionali oppure in quanto, più semplicemente, appassionati di armi o di discipline sportive ad esse collegate: a titolo di esempio, come si è detto, per esercitare le attività venatorie, ovvero il tiro al bersaglio ed il tiro a volo – agonistico e non – negli appositi ed omologati Poligoni di Tiro.

Durante lo scorso anno, l’Ufficio Armi della Questura ha provveduto ad inviare ai titolari di Porto d’Arma in scadenza (e che ancora non vi avevano provveduto di propria iniziativa) ben

792 DIFFIDE a far pervenire entro 60 giorni il Certificato Medico obbligatorio.

630 DIFFIDE sono state “SANATE” a seguito della presentazione del Certificato, mentre

132 PORTI d’ARMA sono stati REVOCATI per mancanza del Certificato Medico.

Nel 2018 l’Italia e, di conseguenza, anche le Istituzioni della nostra Provincia, si sono adeguate alle modifiche normative europee in materia – introdotte da Brusselles al fine di cercare di risolvere alcune criticità evidenziate da più parti, nell’ottica di una migliore e più efficace regolamentazione della detenzione delle armi – adottando la Direttiva Europea n. 853 del 2017, recepita dall’Ordinamento giuridico italiano ed entrata in vigore nel nostro Paese con il Decreto Legislativo nr. 104 del 2018.

Le disposizioni normative adottate dall’Unione Europea sono finalizzate ad “armonizzare le condizioni di circolazione delle armi da fuoco e delle loro componenti essenziali all’interno dell’Unione”, imponendo, nel contempo, “…alle legislazioni degli Stati membri di adottare precise cautele.

In quest’ottica, la Divisione di Polizia Amministrativa della Questura di Vicenza è deputata a svolgere quella costante opera di verifica e di controllo riguardo al possesso ed al mantenimento dei requisiti psico-fisici e di condotta nei confronti dei titolari di queste delicate e particolari tipologie di Autorizzazioni sopra menzionata, intervenendo immediatamente nei casi in cui i predetti requisiti vengano a mancare.

Nel contesto sopra evidenziato il Questore della Provincia di Vicenza Paolo Sartori, a seguito di specifiche attività di verifica e di controllo effettuate dalla Divisione di Polizia Amministrativa della Questura nel corso del 2022, anche su segnalazione delle Forze di Polizia della nostra Provincia, ha disposto i seguenti PROVVEDIMENTI:

34 REVOCHE di PORTI D’ARMA per USO CACCIA

28 REVOCHE di PORTI D’ARMA per USOSPORTIVO

36 PISTOLE / REVOLVER SEQUESTRATI

131 FUCILISEQUESTRATI

2.290 MUNIZIONISEQUESTRATE

Le motivazioni che hanno determinato l’adozione, da parte del Questore, di questi Provvedimenti sono da far risalire al venir meno dei requisiti di natura soggettiva, ovvero di quelli psico-fisici: nello specifico, essi variano dalla guida in stato di ebbrezza alla commissione di reati di vario genere (in particolare di natura violenta, quali l’aver provocato lesioni personali), ovvero al fatto di essere stati coinvolti in situazioni conclamate di litigiosità familiare o di vicinato.

Gli esperti dell’Ufficio Armi della Questura, pertanto, consigliano di seguire le seguenti raccomandazioni:

  • Conservare le armi in un luogo sicuro – Le armi devono essere riposte in luoghi il cui accesso sia interdetto a minori o persone non autorizzate, quali, ad esempio, una stanza chiusa o un armadio blindato;
  • Effettuare costantemente le operazioni di manutenzione – Un malfunzionamento può essere fatale. Le armi moderne sono dotate di sistemi di sicura per ridurre al minimo gli incidenti; tuttavia, senza un’adeguata manutenzione, queste garanzie vengono meno, mettendo gravemente a rischio l’incolumità di chi maneggia le armi e di chi si trova nelle vicinanze;
  • Denunciare immediatamente il furto o la perdita di possesso di un’arma  – In caso di sottrazione illecita di arma occorre denunciare immediatamente quanto accaduto alle Autorità di Polizia: diversamente, si può essere ritenuti responsabili di reati specifici”.

Maneggiare un’arma è, in generale, una attività assai delicata, soprattutto da parte di soggetti che lo fanno con negligenza, con imperizia ovvero, ancor peggio, in condizioni di alterazione psicofisica o di stress: è assai probabile che tutto ciò possa comportare tragiche conseguenze, alle quali, purtroppo, troppo spesso abbiamo dovuto assistere ha sottolineato il Questore Paolo SARTORI –. Per questi motivi avere nella propria disponibilità un’arma non sempre, e non necessariamente, significa maggiore sicurezza. Procurarsi un’arma da detenere nell’abitazione nella quale convivono i nostri stessi familiari è una decisione che va valutata con attenzione. Qualora si decida in tal senso, occorre essere perfettamente consapevoli della assoluta necessità di osservare rigorosamente tutte le prescrizioni del caso e di seguire i consigli suggeriti dagli esperti dell’Ufficio Armi della Questura”.

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