1 Giugno 2023 - 9.24

ALTO VICENTINO – Avevano assaltato una casa armati, sgominata banda di rapinatori

Alle prime ore dell’alba di martedì i militari della Sezione Operativa del N.O.R. – Compagnia Carabinieri Bassano del Grappa hanno proceduto a dare esecuzione all’ordinanza del fip di Vicenza applicativa della misura cautelare della custodia in carcere nei confronti di Sami Rizaoui, 27enne di Gallarate, Ilyass Achraoui, 31enne di Thiene, Omar Bribry, 23enne di Schio, e della misura degli arresti domiciliari nei confronti di Carmelo Giacchi, 55enne di Schio e del divieto di dimora nella Regione Veneto nei confronti di Hicham Zidane, 26enne di Cassano Magnago. Residuano due indagati inseriti nella medesima ordinanza del Gip, per i quali sono in corso accertamenti idonei alla loro reperibilità.

L’indagine è scaturita in seguito ad una rapina in abitazione realizzata il 1° aprile 2021 in danno di un imprenditore di Marostica. Tre individui travisati, uno dei quali armati di pistola semiautomatica, avevano fatto irruzione nella casa dell’imprenditore, entrando dalla porta scorrevole della cucina, dopo averla scardinata con un piede di porco. Saliti al primo piano nella zona notte, i malfattori si erano imbattuti in un ospite del proprietario della casa, ancora a letto. Dopo averlo minacciato con la pistola e fotografato i suoi documenti, affinché fosse conosciuta la sua identità e la sua residenza, i rapinatori avevano rovistavato dappertutto per poi impossessarsi di due corone in metallo dorato, per un valore di poco più di cento euro, per quanto le loro intenzioni, chiaramente manifestate all’ospite, fossero quelle di rinvenire i preziosi dell’imprenditore.

Quindi i malviventi si erano dileguati a piedi attraverso i campi retrostanti, assieme ad altri complici. Nel prosieguo delle indagini veniva, altresì, scoperto un tentativo di furto posto in essere dallo stesso gruppo criminale la mattina del 30 marzo 2021, appena due giorni prima, non portata a termine a causa della presenza del nipote dell’imprenditore, il quale, trovandosi occasionalmente a casa dello zio, si era imbattuto in alcuni giovani, entrati furtivamente nel giardino, provocandone la fuga.

Analogamente, anche la sera dell’11 aprile 2021, Omar Bribry, a bordo di un’utilitaria, assieme a Ilyass Achraoui e ad altro complice, avevano tentato l’ennesima incursione all’interno la ditta dello stesso imprenditore, sedente nella periferia di Schio, col chiaro intento di portare a termine quanto prefissato, verosimilmente alla ricerca dei preziosi non rinvenuti a Marostica la mattina del 1° aprile 2021. In tale occasione i tre soggetti, erano stati messi in fuga grazie alla tempestiva attivazione del sistema di videosorveglianza che provocava l’immediato intervento del proprietario e dei carabinieri del posto.

L’immediata predisposizione di articolata attività di indagine, attraverso analisi dei fotogrammi e filmati dei varchi dei circuiti di video sorveglianza comunali, analisi dei filmati delle case/ditte ubicate nelle immediate vicinanze della casa rapinata, disamina dei dati di traffico telefonico, testimonianze di una pluralità di persone, integrati da molteplici servizi di osservazione e pedinamenti ed il ultimo perquisizioni personali e locali degli indagati e conseguenti sequestri dei loro telefoni cellulari da parte dei militari operanti, coordinata dalla Procura, hanno consentito di giungere alla fondata conclusione in ordine alla responsabilità di tutte le persone sottoposte a misure cautelari sulla base della richiesta avanzata da questa Procura al gip di Vicenza.

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