15 Novembre 2016 - 12.45

VICENZA – I nodi del Parco della Pace: viabilità, attrattività e manutenzione

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Mentre si concretizza a Vicenza il Parco della Pace, opera di compensazione per la costruzione della base americana Del Din, cittadini, comitati e associazioni cominciano a presentare le loro osservazioni sull’impatto e l’utilizzo del futuro polmone verde cittadino. L’ultima in ordine di tempo è dei commercianti di Confcommercio.
“L’obiettivo di creare, con il Parco della Pace, un nuovo punto di riferimento per la città di Vicenza -recita un comunicato Ascom- è ambizioso e condivisibile, ma il progetto deve prestare particolare attenzione alla sua capacità attrattiva, agli aspetti viabilistici e non ultimo ai costi di manutenzione. Si possono riassumere così le osservazioni inviate nei giorni scorsi da Confcommercio di Vicenza al sindaco Achille Variati, contenute in una lettera firmata dal presidente Sergio Rebecca e dal direttore Ernesto Boschiero”.
Per fare del Parco della Pace non solo un “polmone verde” della città, ma anche un “cuore pulsante” dalla vocazione metropolitana è necessario, secondo Confcommercio Vicenza, mettere in campo un progetto che riservi una “maggiore attenzione a funzioni oggi scarsamente presenti: si pensi – scrivono Rebecca a Boschiero nelle osservazioni inviate – alle manifestazioni, a particolari attività ludico/sportive in grado di creare eventi, incontri associativi, spettacoli musicali ecc., certamente non soddisfatte con lo Stadium e lo skate park”.
Un’altra criticità individuata nel progetto riguarda il problema sosta, con ovvi riflessi anche sulla viabilità. “Le tre aree indicate come utilizzabili a parcheggi – scrive Confcommercio Vicenza nelle sue osservazioni – sono accessibili unicamente da via Sant’Antonino, strada del tutto inadatta a supportare qualsiasi incremento di traffico a causa, ma non solo, del problematico incrocio semaforizzato con viale dal Verme, vero collo di bottiglia”. Da qui la proposta di favorire l’accesso veicolare al Parco dal settore ovest, innescandosi su viale Ferrarin; strada sant’Antonino potrebbe così essere riservata alla “mobilità lenta”, e conseguentemente riqualificata per diventare la vera connessione tra la città e il Parco.
In tal senso Confcommercio suggerisce anche di realizzare un parcheggio “nella vasta area compresa tra il Parco, via Albricci e via Dal Molin, accessibile direttamente da via Diaz”. In questo modo, tra l’altro, tale zona di sosta potrebbe diventare anche un parcheggio scambiatore per la città (garantendone un uso continuativo nel tempo) e sarebbe utile anche ai servizi sportivi e scolastici del quartiere San Paolo-San Bortolo”.
Confcommercio Vicenza ritiene poi auspicabile la realizzazione di un accesso veicolare da nord al parco della Pace, prevedendo un altro grande parcheggio scambiatore collegato alla prevista circonvallazione. La funzione, in questo caso, consisterebbe nell’intercettare “il traffico di attraversamento su Viale dal Verme, Maddalene e villaggio del Sole per chi proviene da Ovest o da Nord”.
Infine, le osservazioni di Confcommercio Vicenza si concentrano sulle problematiche idrauliche della zona: “Ci pare necessario richiamare l’attenzione – scrivono il presidente Rebecca e il direttore Boschiero – sul fatto che il Parco della Pace, concepito in un contesto di strutturale fragilità idraulica, per conservare nel tempo condizioni di gradevolezza e fruibilità richiederà continui interventi di manutenzione i cui costi saranno presumibilmente elevati”.
Un aspetto, quello della manutenzione e gestione, da non sottovalutare, vista l’ampiezza dell’area, che non potrà certo essere minimamente soggetta a trascuratezza (terreno fertile per situazioni di degrado) se si vuole farne un vero punto di attrazione per cittadini e turisti.

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