7 Marzo 2016 - 9.30

VICENZA- Il Consiglio degli stranieri sarà presieduto da Variati: il plauso di Vicenza Capoluogo

variati premia i profughi

Il Consiglio Comunale degli stranieri? Sarà presieduto dal sindaco, quello vero! Vale a dire da Achille Variati per quanto riguarda Vicenza. “Una decisione non formale, ma sostanziale quella che sia il Sindaco o il Vice Sindaco a partecipare alle prossime sedute del Consiglio degli stranieri, in quanto in questo modo si valorizza il cittadino straniero e lo si riconosce portatore di valori, competenze, interessi, capace di avanzare richieste nell’ambito di tutte quelle questioni che riguardano una città: l’economia, la cultura, lo sport, l’urbanistica, la mobilità, il bilancio, la partecipazione, l’ambiente, l’edilizia, il sociale” afferma Vicenza Capoluogo in una nota.
“Sarebbe stato un grosso o errore dare una delega ad un assessore e per questo auspichiamo che tale decisione sia un’ulteriore conferma della volontà di non circoscrivere il cittadino straniero nel solo ambito delle politiche sociali, ma di accompagnarlo a partecipare, con responsabilità, impegno e proposte, alla costruzione di una città che sappia rispondere ai bisogni e alle necessità di tutti i suoi abitanti” spiega Vicenza Capoluogo.
“Nel congratularci con i 21 consiglieri eletti auspichiamo che, al di là delle rappresentanze stabilite (due di loro saranno presenti in Consiglio Comunale e due consiglieri comunali parteciperannoal Consiglio degli stranieri), ogni consigliere comunale attivi una relazione di collaborazione e confronto con un altrettanto consigliere straniero. Una buona relazione tra i due organismi democratici, all’interno dei quali troviamo rappresentate le tante e diverse idee di città, favorirebbe l’attuazione dei principi dello Statuto Comunale ed in particolare dell’art. 2 laddove si afferma che “Il Comune promuove l’inserimento degli immigrati e dei rifugiati politici nella comunità locale, rimuovendo gli ostacoli che impediscono alle persone dimoranti nel territorio comunale di utilizzare i servizi essenziali offerti ai cittadini.”
Questa apertura nei confronti degli stranieri secondo Vicenza Capoluogo non può infatti essere etichettata come una questione di parte, ma l’attuazione di un preciso impegno che qualsiasi Amministrazione Comunale, indipendentemente quindi dal suo colore politico, ha il dovere di soddisfare in quanto derivante dalla “carta costituzionale” del Comune, quale può essere considerato lo Statuto Comunale.
“Solo con questo spirito e volontà il nuovo Consiglio degli stranieri di Vicenza, una delle poche istituzioni oggi presenti nel territorio nazionale e che ci fa sentire orgogliosi di esse re parte di questa Amministrazione, potrà diventare esperienza positiva per altri Enti locali che volessero governare con intelligenza e lungimiranza, come hanno saputo fare i nostri amministratori, il cambiamento epocale che le nostre città stanno vivendo”.

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