5 Febbraio 2016 - 16.29

VICENZA – CUB: "Le assenze dei dipendenti comunali sono un diritto"

dipendenti pubblici

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato del CUB (Confederazione Unitaria di Base) di Vicenza nel quale viene chiarita la posizione dei dipendenti comunali assenti per ferie, malattia, permessi per assistere i familiari invalidi, infortuni sul lavoro, e perfino gli scioperi che, recita il comunicato “non sono più considerati diritti dei lavoratori ma “assenteismo” dagli organi di stampa, in particolare se si parla di dipendenti pubblici, costretti dalle recenti riforme pensionistiche, a restare in servizio fino alla soglia della morte, non della vecchiaia”.
“Questa è la notizia fuorviante -continua il comunicato- che da parecchi anni viene continuamente rinfacciata al pubblico dipendente. Ha iniziato l’ex Ministro Brunetta -Forza Italia – l’opera di delegittimazione del pubblico dipendente, ora tale opera continua sotto la guida del premier Renzi -Partito democratico- e dei suoi amministratori a livello locale. Lo scopo è molto semplice ed è quello di esternalizzare il servizio pubblico a favore del privato.
Facciamo solo un esempio locale di quello che comporta lo smantellamento dei servizi pubblici che vengono appaltati al privato: la gestione del San Camillo che ha svergognato a livello nazionale il degrado di un servizio di assistenza agli anziani gestito da privati, e gli appalti di pulizie e servizi affidati a privati dal Comune di Vicenza, che sempre più celano sfruttamento del lavoro con ispezioni e sanzioni anche recenti dell’Ispettorato al lavoro che sempre riscontra situazioni non regolari e stipendi non pagati. Gli appalti di servizi pubblici ai privati ingrassano le tasche dei pescecani di turno, creano occasioni di corruzione di funzionari e amministratori pubblici, e celano forme di sfruttamento del lavoro. In più, da alcune recenti dichiarazioni dell’assessore Zanetti, che ha illustrato il piano triennale di prevenzione della corruzione, trasparenza e integrità, pare sia consolidato che i dipendenti ricevano regali da 100 euro.
Smentiamo categoricamente questo attacco diretto a colpevolizzare i dipendenti pubblici, tacciandoli da assenteisti e corrotti: nessun dipendente, non di qualifica dirigenziale, ha mai ricevuto regali da 100 euro. Sfidiamo l’assessore Zanetti a fare i nomi e cognomi di chi avrebbe ricevuto tali regali, siamo certi salterebbero fuori nomi illustri, non certo i nomi di semplici impiegati, educatori, ausiliari o cuochi. Sfidiamo l’assessore Zanetti a vietare qualsiasi regalo al pubblico dipendente per quanto riguarda il comune di Vicenza: siamo certi che per la gran parte dei dipendenti e operatori non cambierebbe nulla. Abbiamo la sensazione, invece, che l’amministrazione ipocritamente “tolleri” i regali fino ad un valore massimo di cento euro, forse per non fare correre rischi a sé stessa ed alle alte cariche dirigenziali. Come sempre due pesi e due misure, conditi da tanta ipocrisia”.

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