1 Aprile 2022 - 11.19

Ucciso miliziano veneto filorusso in Donbass: era fuggito dall’Italia nel 2015

Un miliziano italiano di 46 anni, Edy Ongaro, combattente con le forze separatiste del Donbass, è rimasto ucciso ieri in battaglia, nel villaggio di Adveedka, a nord di Donetsk, colpito da una bomba a mano.

La notizia, diffusa stasera con un post dal Collettivo Stella Rossa Nordest, è stata confermata all’ANSA da Massimo Pin, amico di Ongaro, in contatto con esponenti della ‘carovana antifascista’ che si trova nell’Oblast.

“Purtroppo è vero – dice Pin – I compagni in Donbass sono stati informati della morte di Edy da ufficiali della milizia popolare di cui faceva parte. Prima di comunicarlo abbiano informato il padre e il fratello” (ANSA).

Secondo quanto riporta il Corriere era ricercato dalle forze dell’ordine dal 2015 poiché aveva aggredito una barista tirandole un calcio all’addome perché si era rifiutata di versargli ancora da bere. Sotto effetto alcolico aveva anche aggredito fisicamente i carabinieri. E’ poi fuggito nell’Est Europa.

Ecco il messaggio del Collettivo Stella Rossa Nord Est

Con immenso dolore comunichiamo che Edy Ongaro, nome di battaglia Bozambo, è caduto da combattente per difendere il popolo libero di Novorossia dal regime fascista di Kiev. Dalle prime informazioni ricevute sappiamo che si trovava in trincea con altri soldati quando è caduta una bomba a mano lanciata dal nemico. Edy si è gettato sull’ordigno facendo una barriera con il suo corpo. Si è immolato eroicamente per salvare la vita ai suoi compagni.Edy era nato 46 anni fa a Portogruaro, Venezia, raggiunto il Donbass nel 2015 non lo aveva più lasciato. Era un Compagno puro e coraggioso ma fragile ed in Italia aveva commesso degli errori. In Donbass ha trovato il suo riscatto, dedicando tutta la sua vita alla difesa dei deboli e alla lotta contro gli oppressori. Ha servito per anni nelle fila di diversi corpi delle milizie popolari del Donbass fino alla fine dei suoi giorni. Il suo martirio serva a rompere il castello di bugie di questa guerra, ma soprattutto a rilanciare la lotta antifascista e internazionalista. Il sacrificio di Edy mostri la forza del proletariato che saprà portare al trionfo del comunismo. Ti salutiamo Compagno Partigiano con il motto che ti era tanto caro: “Morte al fascismo, libertà al Popolo” I compagni


   

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