10 Maggio 2022 - 17.41

Shanghai e covid – Sale la protesta contro le restrizioni del regime (VIDEO)

A Shanghai si moltiplicano sui social i video che mostrano atti di disobbedienza dei cittadini contro le rigidissime restrizioni. Qualche no-vax italiano (magari ora attratto dai regimi), dovrebbe vedere questi video per dare il giusto valore all’espressione ‘dittatura sanitaria’.

I residenti scontenti dell’approvvigionamento alimentare attaccano in particolare agenti in un distretto della capitale economica cinese.

In un video si vede che dalle scale di un edificio di Shanghai, uomini in tuta bianca scendono, quattro per quattro, sotto i fischi dei residenti sull’orlo di un esaurimento nervoso. Ai piedi della torre, alcuni non esitano a venire alle mani con la polizia, mentre altri si lanciano all’inseguimento di un funzionario per le strade deserte del distretto di Zhuanqiao. La scena è sorprendente in un paese dove la protesta non è tollerata e non vi è alcuna libertà di pensiero.

Dopo quaranta giorni di rigida reclusione, la paura lascia il posto all’esasperazione. Nonostante il forte calo del dato giornaliero delle contaminazioni (meno di 4.000 lunedì dopo aver superato le 25.000 a fine aprile, ndr), le autorità hanno rafforzato il proprio arsenale di misure contro la diffusione del virus, in nome di uno zero Strategia Covid che la dittatura comunista ha venduto al suo popolo come prova della sua superiorità politica sull’Occidente.

In un altro video pubblicato su Weibo, il “twitter cinese”, si vede un manager in completo abito spiegare a una famiglia che dovranno riconfinarsi perché vivono sullo stesso piano di una persona contagiata. “Non facciamo quello che vogliamo qui, tu non sei negli Stati Uniti, sei in Cina”, dice sulla porta dell’appartamento. “E smettila di chiederti perché. Non c’è perché. Queste sono le norme nazionali”.

Shanghai deplora ufficialmente più di 500 morti nell’arco di poche settimane, una carneficina per la Cina dove il bilancio totale proposto dalle autorità supera a malapena i 5.000 morti dall’inizio della pandemia (ovviamente non conosceremo mai i dati reali). Le autorità locali assicurano che milioni di abitanti hanno potuto ritrovare una parvenza di libertà nelle ultime settimane. Alcuni possono finalmente lasciare il loro appartamento, ma non la loro residenza. 

VICENZA CITTA UNIVERSITARIA
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