24 Marzo 2016 - 17.06

PROFUGHI – Mondardo insiste: "Non firmate quel protocollo, stop ad accoglienza selvaggia"

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“Comprendiamo il senso di “ubbidienza” nei confronti dello Stato Italiano da parte del prefetto di Vicenza Eugenio Soldà, ma siamo convinti che nemmeno lui creda a queste formule di integrazione e che gli ordini alfaniani gli stiano stretti”. Risponde così il segretario provinciale della Lega Nord della provincia di Vicenza, Antonio Mondardo all’intervista concessa dallo stesso prefetto al Giornale di Vicenza di mercoledì 23 marzo. Non solo, Mondardo conferma il suo invito ai sindaci di non firmare il protocollo con la prefettura, che porterebbe dall’1 al 2 per mille la quota massima prevista con la possibilità di ulteriori allargamenti delle maglie in caso di emergenza.
“L’emergenza è ovvia, scontata, è alle porte. Con la bella stagione arriveranno in quantità superiore allo scorso anno e noi ci troveremo per l’ennesima volta a dover ospitare a spese dei cittadini migliaia di immigrati economici che sanno benissimo che il nostro è il paese dei balocchi.
Il prefetto sa benissimo, come me e come qualsiasi cittadino non necessariamente leghista, che queste persone, di fatto, rubano uno spazio di speranza ai veri profughi di guerra, che molto spesso arrivano in Europa senza farsi fotosegnalare per poter circolare liberamente e raggiungere i parenti all’estero o peggio ancora delinquere. La massa di giovanotti in forze pronti a essere reclutati dal mercato dello spaccio e a delinquere non hanno nulla a che fare con l’emergenza umanitaria legata alle guerre. Siamo stanchi della pagliacciata italiana degli accoglimenti in nome di una integrazione a un tanto al chilo proposta dal Partito Democratico”.
Tornando all’intervista al prefetto, Mondardo ricorda che questo tipo di accoglienza avvicinerà Vicenza a Bruxelles e Parigi, teatri di micidiali attacchi terroristici, poiché non vi è alcun tipo di coscienza sulle reali intenzioni e identità di moltissimi immigrati. E le politiche dell’integrazione sono fallite in quanto per farlo bisogna essere in due. E quanto è successo dimostra che i popoli mussulmani non vogliono integrarsi.
Ricordo al prefetto che le prefetture hanno anche il dovere di proteggere i cittadini da pericoli e non a perdere tempo seguendo assurde politiche di immigrazione o a rispondere alla cosiddetta xenofobia della Lega Nord.
“E’ proprio sulla questione immigratorio -dice Mondardo- che oggi la Lega è tutto tranne che populista e lo sanno tutti. Quanto poi all’affermazione del prefetto che ritiene di avere il coltello dalla parte del manico, perché gli immigrati arriverebbero nei Comuni in virtù di accordi privati fra cooperative e cittadini, ricordo che i primi cittadini hanno il dovere di mantenere condizioni di vivibilità e sicurezza ai propri concittadini. Non è ammissibile che arrivino centinaia, migliaia di immigrati nel nostro territorio senza sapere chi sono, cosa vogliono e cosa abbiano intenzione di fare e senza che i Sindaci ne siano informati. Ebbene, signor prefetto, lei ha il coltello dalla parte del manico, ma faccia in modo che non sia puntato sui cittadini, perché scrivo da cittadino e la penso come la maggior parte dei cittadini”.

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