26 Luglio 2021 - 9.58

Ottengono fondi Covid illecitamente: imprenditori nei guai

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Il Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Vicenza, nell’ambito dell’operazione “SCAMBIO-POSTA” lo scorso 8 giugno ha dato esecuzione ad una ordinanza di applicazione di misure cautelari personali nei confronti di 17 persone e reali 22 persone fisiche/giuridiche) e al contestuale decreto di perquisizione verso 39 obiettivi.

In tale contesto sono state segnalate all’Autorità Giudiziaria le indebite percezioni di fondi/aiuti COVID da parte di società coinvolte nell’operazione “SCAMBIO-POSTA”.

Gli approfondimenti investigativi hanno consentito di accertare che sette persone, legali rappresentanti di fatto e di diritto di 4 società vicentine (“A.G. TRADING S.r.l.”, della “INNOVATION S.r.l.s.” e della “BOLGI S.r.l.” e il titolare della ditta individuale “EDIL2014 di BERTELLI Giorgio”, n. 7 dei quali già destinatari – a vario titolo – di misure cautelari personali e reali eseguite l’8 giugno 2021 in conseguenza della frode fiscale disvelata nell’ambito dell’operazione di servizio “SCAMBIO-POSTA”, hanno indebitamente percepito fondi legati alla predetta emergenza, erogati con riferimento al c.d. “Decreto Rilancio” e al c.d. “Decreto Sostegni”. Le attività investigative poste in essere dal Nucleo P.E.F. di Vicenza hanno permesso di chiarire che i soggetti, con l’ausilio del consulente fiscale, G. N., anch’essa coinvolta nella frode, al fine di trarre in inganno l’Ente Erogatore delle provvidenze (Agenzia delle Entrate), hanno avuto indebito accesso agli aiuti di Stato comunicando, tra l’altro, falsi dati contabili costituiti dalle false fatturazioni. Di fatto quindi le false fatturazioni individuate nel corso delle indagini, non solo sono state utilizzate per creare un articolato meccanismo di frode fiscale, ma anche per consentire alle 4 imprese coinvolte di poter indebitamente beneficiare degli aiuti economici messi a disposizione delle imprese in difficoltà da parte delle Autorità Centrali in relazione all’Emergenza COVID-19 per un ammontare complessivo pari a € 76.168,00. In esito ai riscontri investigativi è stato possibile, pertanto, segnalare alla locale Procura della Repubblica la condotta posta in essere da: A.A., A. C., B. G., B.A., G.N., G.M., L. V. e B. G., [quest’ultimo censito nell’ambito dell’analisi di rischio “già INSIDE LOCKDOWN (ora P.R.I.C.E.)” elaborata dal Comando Regionale Veneto], ritenuti responsabili di aver violato la fattispecie penale prevista e punita dall’art. 640 bis del codice penale.

Contestualmente, è stata proposta all’Autorità Giudiziaria l’applicazione della misura del sequestro preventivo, anche con procedura d’urgenza, del profitto del reato indebitamente conseguito per un totale complessivo di € 76.168,00, unitamente al rilascio di specifico “nulla-osta” per le successive contestazioni amministrative che si ritiene opportuno effettuare sui soggetti giuridici coinvolti.

Verrà, quindi, proposta una richiesta di deroga alle ordinarie regole in tema di competenza territoriale con l’intento di procedere all’esecuzione di “interventi amministrativi d’iniziativa” nei confronti delle società che hanno percepito gli aiuti

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