21 Marzo 2021 - 17.43

Fuoriporta “in città”: l’oasi Wwf degli Stagni di Casale

L’Oasi degli stagni di Casale “Alberto Carta” è stata istituita dal Comune di Vicenza nel 1998 su iniziativa del WWF che, da allora, gestisce l’area.
L’insieme di stagni e di aree umide che compongono l’Oasi è il risultato della passata attività di escavazione dell’argilla che con il suo termine, alla fine degli anni ’70, ha creato i presupposti per una progressiva colonizzazione da parte della vegetazione caratteristica delle zone umide di pianura e dell’avifauna, ardeidi in particolare.
Negli anni, gli interventi promossi dal WWF, oltre a realizzare strutture per la ricezione dei visitatori, hanno ulteriormente contribuito ad esaltare la diversificazione ambientale dell’Oasi creando una riva idonea agli uccelli limicoli, rinaturalizzando alcune sponde verticali, realizzando un’area rimboschita con specie caratteristiche del bosco planiziale della pianura padana, ricavando nuovi stagni per gli anfibi e controllando l’evoluzione di un’area prativa.
Oggi i 24 ettari dell’Oasi rappresentano una delle poche zone umide della pianura padana, non solo vicentina, e rivestono, pertanto, una notevole importanza sia per la tipica vegetazione palustre, che per la fauna, riccamente rappresentata da invertebrati e anfibi, ma anche da uccelli e mammiferi, alcuni dei quali a rischio di estinzione e protetti dalle norme europee in merito.
L’Oasi è infatti sito di importanza comunitaria e zona di protezione speciale (ai sensi delle direttive 92/43/CEE “Habitat” e 79/409/CEE “uccelli”) costituendo, pertanto, uno dei nodi della Rete Natura 2000, il principale strumento della politica dell’Unione Europea per la conservazione della biodiversità.
L’Oasi è anche sede di un centro di educazione ambientale WWF che organizza laboratori didattici per le scuole e per i visitatori.
Durante l’estate nell’Oasi vengono organizzati i centri estivi.
Periodicamente, inoltre, presso il centro visite sono organizzati corsi a tema ambientale, conferenze e mostre.

L’Oasi è intitolata ad Alberto Carta (1962-1992), giovane fisico vicentino ed alpinista che, insieme ad altri attivisti del WWF, si era fortemente impegnato alla progettazione ed alla realizzazione dell’Oasi.

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