4 Luglio 2021 - 12.33

BUONGIORNO VICENZA: IL LABORATORIO VENETO DELLA POLITICA

Mentre il Centrodestra vicentino e veneto è occupato nella sfida tra Lega e FdI non solo per il primato della coalizione, ma anche per l’arruolamento di sindaci ed amministratori – anche se nel Carroccio sembra ci sia meno eccitazione rispetto ai meloniani – dalle parti del Centrosinistra ci si comincia ad interrogare su come arrivare ai prossimi appuntamenti elettorali.

A Padova e Verona l’anno prossimo e poi a Vicenza. A Padova nessuna proposta davvero convincente se non i soliti nomi buoni per tutte le stagioni – a proposito si era parlato di una possibile candidatura di Giorgio Palù, docente universitario e Presidente di AIFA, a sindaco nella città del Santo, ma è durata poche ore…sparita dalle mappe della politica, peccato perchè avrebbe dimostrato una volontà disruptive del Centrodestra che sulle candidature spesso si conferma come ultraconservatore e con scarsa capacità di rinnovarsi. A Verona il “tradimento” di Sboarina, che prima si fa difendere da Salvini contro il fuoco amico della sua maggioranza, e poi con grande scioltezza si arruola in Fratelli d’Italia fra squilli di trombe e rulli di tamburi di una Destra entusiasta di aver assestato un colpo alle reni all’amato/odiato Carroccio, scatena la controffensiva dei leghisti. La reazione è già in corso e le smentite di un rientro di Flavio Tosi in funzione anti Sboarina sono la conferma che potremmo vedere scenari impensabili nei prossimi mesi in casa scaligera, con Flavio Tosi appoggiato dal partito da cui venne cacciato e Sboarina sostenuto solo da FdI. Verona potrebbe diventare un altro laboratorio politico del Veneto.

E a Vicenza?

Francesco Rucco, in una recente intervista, a domanda diretta sulla sua ricandidatura, ha risposto indirettamente parlando di condizioni, programmi, alleanza, gradimento e giù tutto l’arsenale del linguaggio tipico della politica dove si dice e soprattutto non si dice. 

E ha scelto la strada giusta.

Restando civico può permettersi una libertà ed un’autorevolezza che Federico Sboarina ha già mandato in soffitta, ed i partiti del Centrodestra a Vicenza dovranno trovare un accordo con lui, non viceversa.

Ma chi potrebbe essere lo sfidante di Rucco? La faccenda appassiona più gli addetti ai lavori che la città, perchè la vittoria del Sindaco uscente è quasi sempre scontata, tuttavia un pensiero va fatto. “L’allegra macchina da guerra” che ha portato Giacomo Possamai in Consiglio Regionale potrebbe essere rimessa in pista per la sfida all’attuale Primo Cittadino investendo sul protegè di Enrico Letta, ma pare che sull’argomento Giacomo sia tiepido, avendo davanti a sè prospettive ben più interessanti come la candidatura a Presidente del Veneto nel dopo Zaia – che sembra non finirà regolarmente la Legislatura ma se ne andrà nel 2023 o 2024 – o uno scranno in Parlamento al posto di Daniela Sbrollini, emigrata con Renzi, o di Achille Variati, che spera anche nelle dimissioni di Calenda per subentrargli in Parlamento Europeo. Oltre al candidato sindaco più desiderato dai dem, c’è poi Isabella Sala, disponibile a candidarsi a prescindere e forte di un consenso personale sempre confermato, e il ritorno di Otello Dalla Rosa che pensa alla rivincita su Rucco. Su questi nomi oggi il dibattito dem è in corso, anche se il miraggio del civico illuminato che sbaraglia i giochi ha contaminato anche il Centrosinistra e gli sherpa sono al lavoro con qualche direttore di giornale, ex presidenti di importanti associazioni di categoria, professionisti del mondo della sanità.

E Italia Viva che fa? La pattuglia dei renziani rimasti fedeli al fenomeno fiorentino ha un’indicazione dal Capo, niente alleanze con Fratelli d’Italia, per il resto ok su tutto. A sentire qualche loro esponente locale pare che anche da queste parti le idee siano ben confuse: chi sostiene un’alleanza, naturale, con il Partito Democratico, chi, con spirito più laico, lavora su una civica che sostenga Rucco sin dal primo turno, chi pensa alla candidatura della Sbrollini per costringere le corazzate del Centrodestra e del Centrosinistra al ballottaggio e poi negoziare posizioni e programmi.

Last but no least, Claudio Cicero, fuoriuscito dall’alleanza con Rucco, transitato con FdI, potrebbe ricomporre la sua solita lista civica e ritornare in campo….a meno che FdI non lo ospiti nella propria lista….rischiando di consegnargli il primato delle preferenze.

VICENZA CITTA UNIVERSITARIA
AGSM AIM
duepunti
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