Apre UNVRS, la discoteca più grande del mondo: spettacolo e lusso a Ibiza

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Ha fatto subito parlare di sé l’apertura dell’UNVRS, nuovo colosso del divertimento notturno a Ibiza, già ribattezzato la discoteca più grande del mondo. La serata tipo, raccontata dal programma francese Sept à Huit, inizia in modo insolito: un set fotografico in un cubo di plexiglas accoglie i primi ospiti. Alle 1:00 del mattino, il locale è già gremito con quasi 10.000 persone. Il biglietto d’ingresso costa 95 euro, mentre un drink può arrivare a 22 euro.
Con una superficie paragonabile a un campo da calcio e quattro terrazze panoramiche sul centro storico, l’UNVRS si distingue per le sue dimensioni eccezionali. Nei sotterranei si nascondono due sale aggiuntive, tra cui un mini club con DJ a pochi passi dai bagni, sempre pieno.
Non mancano le stravaganze: nel fast food interno si può ordinare pollo impanato con caviale a 80 euro. Alle 2:30 inizia lo show principale, con una cinquantina di artisti in costume che invadono la pista. “Non sappiamo dove guardare, è pazzesco”, commentano divertiti alcuni giovani visitatori.
Dietro questo impero del clubbing ci sono due fratelli francesi, Yann e Romain Pissenem, da 15 anni protagonisti della movida ibizenca. Romain cura gli spettacoli – uno diverso per ciascuno dei sette DJ resident – mentre Yann gestisce il business. Il lunedì si esibisce Eric Prydz con un palco sormontato da una sfera di 8 tonnellate e proiezioni 3D create a Los Angeles. Il giovedì tocca a Fischer, ex surfista australiano.
Il primo grande successo dei fratelli è stato l’Ushuaïa, club all’aperto da 8.000 posti. Oggi gestiscono anche l’Hi Ibiza e il nuovo UNVRS, attirando star come Calvin Harris e David Guetta. Gli incassi arrivano soprattutto dai tavoli VIP: per un tavolo si può arrivare a spendere anche 6.000 euro. Il record? 436.000 euro in una sola serata.
Originari di Azelot, un piccolo paese vicino a Nancy, i Pissenem hanno costruito il loro impero partendo da zero. Nel 2007, Yann apre un bar sulla spiaggia. Nel 2010, la festa di chiusura attira 14.000 persone, convincendo persino un potente immobiliarista locale a investire 30 milioni di euro nella sua attività.
Oggi l’azienda conta 1.500 dipendenti e una sede installata in un ex hotel. Per restare al vertice, Yann lavora fino a 20 ore al giorno, dorme solo tre ore a notte e si affida a integratori personalizzati e visite mediche mensili.
Dietro il glamour, un’organizzazione quasi militare. Per scegliere i DJ del futuro, un team monitora i social h24. Tra le nuove scommesse, c’è Hugel, artista marsigliese in rapida ascesa.
“Gli show dell’elettronica ormai non hanno nulla da invidiare a quelli delle pop star – dice Romain – ma con in più, la voglia di fare festa”.