4 Febbraio 2020 - 10.18

A VICENZA E PROVINCIA LA DANZA È IN RETE

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È stata presentata la terza edizione di Danza in Rete Festival | Vicenza – Schio che si svolgerà, in varie sedi delle due città, da venerdì 31 gennaio a giovedì 23 aprile 2020;sono intervenuti alla presentazione alla stampa e agli operatori, l’Assessore alla Cultura del Comune di Vicenza, Simona Siotto, il Presidente della Fondazione Teatro Civico di Schio, Silvio Genito, l’Assessore alla Cultura del Comune di Schio, Barbara Corzato, il Segretario Generale della Fondazione, Pier Giacomo Cirella e Alessandro Bevilacqua, curatore della sezione Danza in Rete Off.

Il Festival Danza in Rete (direzione artistica di Pier Giacomo Cirella in collaborazione con Loredana Bernardi), giunge alla sua terza edizione, presentandosi come evento consolidato nello scenario di danza contemporanea nazionale, grazie alla molteplicità delle sue espressioni (è dedicato infatti al genere coreutico in tutte le sue forme, artistiche, performative e negli sviluppi di welfare culturale) e grazie al riconoscimento del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e il Turismo fin dalla prima edizione, per avere pienamente raggiunto gli obiettivi dichiarati nel progetto e per la qualità artistica delle proposte.

Si tratta di un evento diffuso, programmato in sedi diverse, nei teatri principali e in spazi artistici e monumentali e nelle piazze delle due città, Vicenza e Schio, che dura oltre due mesi (13 settimane di programmazione) e che si compone di 51 appuntamenti tra spettacoli, performances, incontri di approfondimento con gli esperti di danza e con gli artisti, percorsi di audience development e di engagement, con il coinvolgimento attivo del pubblico nell’esperienza di danza e pratiche inclusive di danzaterapia, una mostra sulla danza di cimeli e memorabilia nel Foyer de TCVI.

Il Festival si presenta dunque come un evento “globale” – promosso dalla Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza e dalla Fondazione Teatro Civico di Schio – che pervade i luoghi di spettacolo e gli spazi urbani delle due città, ponendo la Danza, le sue modalità espressive e le sue potenzialità di relazione, come segno forte e di identità del territorio. E il marcatore dell’edizione 2020 del Festival è rappresentato proprio dalla relazione e incontro con l’Altro, inteso non solo come “prodotto artistico” (l’estrema varietà dei generi, con le 11 diverse sezioni in cui il Festival è strutturato, dalla grande danza delle compagnie internazionali, agli spettacoli mattutini per le scuole, dagli Incontri con i critici alle classi di danza inclusive per il Parkinson) o incontro in luoghi consueti o meno per la rappresentazione di danza (i Teatri, ma anche gli spazi alternativi come le piazze scenario di danza urbana o luoghi monumentali come Gallerie d’Italia di Palazzo Leoni Montanari, sede museale di Intesa Sanpaolo), quanto soprattutto come inclusione dello spettatore nel processo creativo della danza, fino a diventarne testimone e interprete, anche in senso fisico, grazie ai  percorsi di audience development (Teatro con Vista per gli under 18 e Spettatori Danzanti, per i maggiorenni, con il coinvolgimento fisico dei partecipanti nella restituzione finale).

Gli scenari del Festival si sviluppano in sedi diverse, grazie al sistema di rete messo in atto: innanzitutto i tre teatri e le quattro sale delle due Fondazioni che lo promuovono, individuando al loro interno aree dedicate alla ricerca coreografica contemporanea, quindi la Sala Maggiore, il Ridotto e il Foyer del Teatro Comunale Città di Vicenza; il Teatro Astra e il Teatro Civico di Schio (utilizzando anche la platea); come spazi teatrali alternativi di Vicenza, lo Spazio AB23, il Teatro Spazio Bixio e, per la prima volta il Teatro Astra, luogo storico dell’innovazione teatrale, come sedi della sezione off. E ancora: l’Odeo del Teatro Olimpico e Gallerie d’Italia di Palazzo Leoni Montanari, come luoghi monumentali della città d’arte; e gli spazi aperti di Piazza dei Signori a Vicenza e Piazzetta Garibaldi a Schio, come sedi della danza urbana.

Partecipano a Danza in Rete Festival come stakeholder del progetto Operaestate Festival Veneto e La Piccionaia – Centro di Produzione Teatrale, con cui sono state siglate delle intese per il sostegno alla giovane danza d’autore e agli artisti locali.

Il punto di partenza

Dal punto di vista della rendicontazione, l’edizione 2019 del Festival è andata ben oltre le aspettative: più di 10.000 le presenze (+20% rispetto alla prima edizione), 30 le compagnie che si sono esibite per un totale di 217 artisti, 12 le scuole primarie e per l’infanzia (con 1.082 alunni) coinvolte nella partecipazione agli spettacoli di Danzare per Educare, 1.136 le allieve e gli allievi delle scuole di danza di Vicenza e provincia, 2 i progetti di audience development e audience engagement, 1 residenza artistica, 15 incontri con gli artisti, 2 masterclass, 70 partecipanti alle lezioni di Dance Well, 1 laboratorio per bambini e famiglie.

Alla sua terza edizione il Festival Danza in Rete può dirsi dunque una consuetudine per il pubblico della danza nel territorio veneto, un pubblico già consapevole, appassionato ed esigente, grazie agli oltre venti anni di accurata programmazione di danza svolta a Vicenza, ma anche disponibile a farsi coinvolgere nella sfida ad esplorare le nuove forme coreografiche e performative della scena internazionale. E questo è anche uno dei dati più significativi delle prime due edizioni: l’attrazione di un nuovo, numeroso pubblico interessato alle forme più sperimentali e interdisciplinari, multilinguistiche e radicali della scena contemporanea, un pubblico che apprezza anche il talento emergente e le grandi formazioni nazionali ed internazionali.

La nuova edizione

Forte del consenso ricevuto, Danza in Rete 2020 rinnova e consolida il netto sostegno alle esperienze emergenti e in “emersione”, contaminando le diverse sezioni di programmazione: quella mainstream internazionale e nazionale, quella in residenza, fino alle proposte di scouting con il Progetto Supporter e allo spazio dedicato al teatro di danza per i piccoli spettatori. Non si tratta così solo di offrire uno spazio di prova e un luogo di rappresentazione; nella rete di azioni che sostengono il progetto artistico c’è un mirato lavoro sul pubblico, basato sulla comprensione della poetica dell’autore, un lavoro che fornisce agli spettatori gli strumenti per avvicinarsi all’incontro e al coreografo uno spazio libero per potersi esprimere, altamente professionale.

L’edizione 2020 di Danza in Rete Festival Vicenza – Schio (oltre due mesi di programmazione, dal 31 gennaio al 23 aprile, 29 date di spettacolo e appuntamenti vari) mantiene il format originale, ovvero la capacità di portare in scena grandi formazioni nazionali e internazionali, cifra che storicamente connota la stagione di danza del Comunale, con nomi come Batsheva Dance Company, Alonzo King Lines Ballet, Malandain Ballet Biarritz (in prima ed esclusiva nazionale) e Les Ballets Jazz de Montréal, Nuovo Balletto di Toscana, Naturalis Labor, accanto alle compagnie e gli interpreti italiani di maggior prestigio come Silvia Gribaudi, Nicola Galli, Fabula Saltica, Francesca Foscarini e Cosimo Lopalco; e ancora la scoperta di nuove generazioni di artisti, coreografi e danzatori, tipica invece della sezione Off che presenta progetti di artisti e ensemble come Nicolas Grimaldi Capitello, Hamdi Dridi, Esklan Art’s Factory, Bassam Abou Diab, Pablo Girolami, Giselda Ranieri, Lucrezia C. Gabrieli, Chiara Ameglio, Daniele Ninarello, Lucrezia Maimone, Carlo Massari C&C Company e Sara Sguotti.

Ed è stata proprio l’originalità del format, a caratterizzare Danza in Rete, un crossover di generi coreutici che ha saputo intercettare anche pubblici nuovi e diversi, concedendo alla danza il ruolo di traino e di trasformazione nei modi, nella partecipazione e nella fruizione dell’evento artistico, “accendendo” nel pubblico un nuovo interesse grazie ad una proposta diversificata e molto ricca, con azioni performative e di empowerment rispetto al fatto artistico, in grado di catalizzare spettatori di tutte le età.

Non solo una vocazione all’innovazione, tipica del Festival, o la presentazione di eventi in “prima visione” (altro elemento fondante di questo tipo di eventi) con 8 prime nazionali, 3 anteprime nazionali, 11 prime regionali e 1 studio, quanto la proposta di numerosi e inediti percorsi artistici e creativi, con il sostegno alla produzione di 9 titoli di altrettanti giovani artisti (6 coproduzioni e 3 produzioni), sono la cifra saliente dell’edizione 2020 del Festival.

In ottica di rete, continua proficuamente la relazione con istituzioni e sedi del territorio, per presentare come luoghi di spettacolo siti che appartengono al ricco patrimonio storico, artistico e di archeologia industriale delle due città e per realizzare azioni concrete di sostegno alla giovane danza d’autore e agli artisti locali.

La programmazione 2020

La nutrita programmazione è suddivisa in 11 sezioni che rappresentano le diverse anime del Festival, rivolte a pubblici differenziati, per promuovere e sostenere un approccio trasversale, generando attenzione e conoscenza anche nei confronti delle forme più sperimentali e interdisciplinari dello spettacolo dal vivo.

1.

Gli spettacoli sono gli appuntamenti di danza del Teatro Comunale di Vicenza, in Sala Maggiore e al Teatro Astra di Schio, appuntamenti che presentano le grandi formazioni internazionali e le compagnie e gli interpreti italiani di maggior prestigio; a questi titoli (già programmati nelle stagioni danza dei due Teatri), si aggiunge la programmazione di Danza al Ridotto del TCVI che propone creazioni coreografiche di nomi affermati nella nuova scena nazionale.

2.

La sezione Danza in Rete Off rappresenta invece la ricerca di nuovi percorsi artistici per l’affermazione dei linguaggi del contemporaneo; porta all’evidenza interpreti nuovi e nuovissimi, italiani e stranieri, in particolare i coreografi degli anni ’10 del nuovo millennio e vedrà anche la realizzazione di un focus sul talento emergente nel bacino del mediterraneo grazie alle creazioni di Bassam Abou Diab (Libano) e Hamdi Dridi (Tunisia).

3.

Le residenze artistiche pratica diffusa e consolidata nell’esperienza di sostegno alla creazione autoriale del Festival, avranno come protagonista Giselda Ranieri, danzatrice della compagnia Aldes, impegnata nella ricerca artistica del suo progetto “Re-Play/Wireless connection”.

4.

Danza Urbana con performances all’aperto in Piazza dei Signori a Vicenza e in Piazzetta Garibaldi a Schio rappresenta un ulteriore “tassello” nell’offerta di spettacolo dal vivo vocato all’innovazione, proponendo “Argon” (Fabrizio Favale /le Supplici) progetto vincitore di Danzaurbana XL 2019 e una performance con gli “Spettatori Danzanti” che partecipano all’audience development, un progetto realizzato dal collettivo Jennifer Rosa.

5.

Il Progetto Supporter, ormai consolidato nella stagione di danza del TCVI, accompagna alcuni spettacoli in Sala Maggiore, permettendo a giovani artisti emergenti di presentare il frutto del lavoro di ricerca al numeroso pubblico presente; sono invitati, nella stagione 2020, i danzautori Giovanni Napoli e Marco Di Nardo/Juan Tirado.

6.

Danzare per Educare rappresenta una rassegna consolidata con ben 19 edizioni al suo attivo; propone appuntamenti in matinée per le scuole di diverso ordine e grado, spettacoli progettati per il pubblico del domani da importanti compagnie nazionali; in programma Aterballetto/Fondazione Nazionale della Danza con “La stella nascosta”, la Compagnia Simona Bucci con “Giorgio e il drago” e Sosta Palmizi con “Costellazioni, Pronti, partenza, spazio!”

7.

Gli Incontri con la Danza rappresentano una consuetudine nella stagione di danza del Comunale: prima di ogni spettacolo in Sala Maggiore, critici ed esperti di danza introducono il pubblico allo spettacolo e alla poetica dell’artista, una sorta di approfondimento e guida alla visione. Nell’edizione 2020 gli Incontri saranno condotti da Francesca Pedroni, critico di danza, autrice e regista, con ospite d’eccezione Ora Brafman, critico del Jerusalem Post, in occasione dello spettacolo della Batsheva Dance Company; Maria Luisa Buzzi, giornalista e critico di danza, direttore della testata specializzata Danza&Danza; Franco Bolletta, critico e consulente artistico per la danza del teatro La Fenice di Venezia; Valeria Crippa, giornalista, critico ed esperta di danza e di teatro musicale; Valentina Bonelli, giornalista e storica della danza.

8.

Nel Foyer del TCVI sarà realizzata una mostra sulla danza, una selezione della raccolta privata di cimeli e memorabilia (locandine, programmi di sala, oggettistica) del mondo della danza, dei collezionisti Orlando Sinibaldi e Carla Vimercati di Danzarchivio Vi.Si. L’inaugurazione sarà realizzata con la performance “Isadora Duncan & the Garb of the Soul” con i danzatori del Jeanne Bresciani & The Isadora Duncan International Institute. L’allestimento della mostra sarà a cura di Michele Marchesini di Studio Backstage e realizzato in collaborazione con VIART-Confartigianato Imprese Vicenza.

9.

Al termine delle performance della sezione Off, operatori professionisti condurranno gli Incontri con gli Artisti per approfondire il percorso creativo e per facilitare una relazione consapevole fra spettatore, autore e interprete. 

10.

I percorsi di audience development sono declinati a livello anagrafico: Teatro con Vista è il progetto dedicatoagli under 18 degli istituti superiori, ideato con l’obiettivo di accrescere la comprensione, l’analisi e la valutazione dell’esperienza teatrale vissuta; Spettatori Danzanti, inveceper i maggiorenni, senza limite di età, coinvolge un numero limitato di spettatori che potranno assistere alle performances della sezione Off con un percorso personalizzato, un ciclo di incontri di formazione condotti da Chiara Bortoli e dal Collettivo Jennifer rosa, e delle masterclass con alcuni artisti del Festival, arricchito dalla possibilità di diventare interpreti dell’evento di Danza Urbana in programma a Schio.

11.

Dance Well è un’esperienza unica basata che propone la pratica artistica della danza contemporanea alle persone che vivono con il Parkinson, includendole in comunità che si incontrano regolarmente in luoghi artistici dove dei danzatori conducono classi accessibili, aperte a tutti e gratuite.

Dance Well è ideata e promossa dal CSC Casa della Danza del Comune di Bassano del Grappa dove è attiva dal 2013. Da allora, oltre che a Schio, viene praticata, sempre in collaborazione con il Centro bassanese, in molte città italiane tra cui Roma, Torino, Firenze e in Giappone a Tokio e Kanazawa. Nell’ambito del Festival sono proposte delle lezioni gratuite, senza limiti di età e senza obbligo di iscrizione, il martedì e il giovedì al Teatro Civico di Schio.

Il calendario

SPETTACOLI

ven 31 gennaio ore 20.45 | Teatro Comunale di Vicenza – Sala Maggiore

Batsheva Dance Company – Venezuela | prima ed esclusiva regionale

ven 21 febbraio ore 20.45 | Teatro Comunale di Vicenza | Sala del Ridotto

Silvia Gribaudi – Graces

mar 25 febbraio ore 20.45 | Teatro Comunale di Vicenza – Sala Maggiore

Alonzo King Lines BalletHändel + Common Ground | prima nazionale ed esclusiva regionale

sab 7 marzo ore 20.45 | dom 8 marzo ore 18 | Teatro Comunale di Vicenza – Sala Maggiore

Nuovo Balletto di ToscanaCenerentola | prima regionale

sab 14 marzo ore 20.45 | Teatro Comunale di Vicenza – Sala del Ridotto

Nicola Galli – De Rerum Natura | prima regionale

sab 28 marzo ore 20.45 | Teatro Comunale di Vicenza – Sala del Ridotto

Fabula SalticaBallades

ven 3 aprile ore 21.00 | Teatro Astra di Schio

Naturalis Labor – Cinderella Tango/Cenere Cenerentola | coproduzione del festival

sab 4 aprile ore 20.45 | dom 5 aprile ore 18 | Teatro Comunale di Vicenza – Sala Maggiore

Malandain Ballet BiarritzMarie-Antoinette | prima ed esclusiva nazionale

gio 16 aprile ore 20.45 | Teatro Comunale di Vicenza – Sala Maggiore

Les Ballets Jazz de MontréalDance me | prima ed esclusiva regionale

gio 23 aprile ore 20.45 | Teatro Comunale di Vicenza – Sala del Ridotto

Francesca Foscarini, Cosimo Lopalco – Punk. Kill me please | prima nazionale e coproduzione del festival

DANZA IN RETE OFF

ven 28 febbraio ore 21.00 | Spazio Ab23 Vicenza

Nicolas Grimaldi Capitello

Lost in this (un)stable life | prima regionale

Lost in my (28) days | anteprima nazionale e coproduzione del festival

sab 29 febbraio ore 19.00 | Teatro Comunale di Vicenza – Sala del Ridotto

Hamdi Dridi – Tu meur(s) de terre | prima regionale

mer 4 marzo ore 21.00 | Teatro Civico di Schio

Compagnia Esklan Art’s Factory – Golem | prima nazionale

ven 13 marzo ore 19.00 | Odeo del Teatro Olimpico di Vicenza

Bassam Abou Diab – Eternal | prima nazionale e produzione del festival

ven 20 marzo ore 21.00 | Teatro Spazio Bixio Vicenza

Pablo Girolami – Manbhusa | anteprima nazionale e coproduzione del festival

sab 21 marzo ore 21.00 | Teatro Spazio Bixio Vicenza

Giselda Ranieri – T.I.N.A. There Is No Alternative | prima regionale

lun 30 marzo ore 21.00 | Foyer del Teatro Comunale di Vicenza

Lucrezia C. GabrieliStretching one’s arms again | studio

mer 1 aprile ore 21.00 | Foyer del Teatro Comunale di Vicenza

Chiara Ameglio – Lingua | prima nazionale e produzione del festival

mer 8 aprile ore 21.00 | Platea del Teatro Civico di Schio

Daniele NinarelloMy heart goes boom

sab 18 aprile ore 20.30 | Teatro Astra Vicenza

Lucrezia MaimoneSimposio del silenzio

dom 19 aprile ore 19.00 | Teatro Civico di Schio

C&C CompanyLes Miserables | prima nazionale e coproduzione del festival

mer 22 aprile ore 19.00 | Gallerie d’Italia – Palazzo Leoni Montanari Vicenza

Sara SguottiSpace oddity | prima nazionale e coproduzione del festival

RESIDENZA ARTISTICA

15-25 Marzo | Teatro Comunale di Vicenza

Giselda Ranieri – Re-play/Wireless connection

DANZA URBANA

sab 4 aprile ore 18.00 | Piazza dei Signori Vicenza

Fabrizio Favale/Le Supplici – Argon | prima regionale

dom 19 aprile ore 17.00 | Piazzetta Garibaldi Schio

Spettatori Danzanti e Collettivo Jennifer rosa – Qui c’è Ora

PROGETTO SUPPORTER

mar 25 febbraio ore 20.45 | Teatro Comunale di Vicenza – Sala Maggiore

Giovanni Napoli – Embracing | prima regionale

sab 7 marzo ore 20.45 | dom 8 marzo ore 18 | Teatro Comunale di Vicenza – Sala Maggiore

Marco Di Nardo e Juan Tirado – Ordinary people | anteprima nazionale e produzione del festival

DANZARE PER EDUCARE

gio 20 febbraioore 10.00 | Teatro Comunale di Vicenza – Sala del Ridotto

Aterballetto / Fondazione Nazionale della Danza – La stella nascosta | prima regionale

mar 31 marzo ore 10.00 | Teatro Comunale di Vicenza – Sala del Ridotto

Compagnia Simona Bucci – Giorgio e il Drago

ven 17 aprile ore 10.00 | Teatro Comunale di Vicenza – Sala del Ridotto

Sosta PalmiziCostellazioni. Pronti, partenza… spazio! | prima regionale

INCONTRI CON LA DANZA

ven 31 gennaio ore 20.00 | Teatro Comunale di Vicenza – Sala del Ridotto

Francesca Pedroni, critico di danza (Danza&Danza), autrice e regista, e Ora Brafman, critico di danza del Jerusalem Post, presentano Batsheva Dance Company

mar 25 febbraio ore 20.00 | Teatro Comunale di Vicenza – Sala del Ridotto

Maria Luisa Buzzi, giornalista, studiosa e critico di danza, direttore di Danza&Danza presenta Alonzo King Lines Ballet

sab 7 marzo e dom 8 marzo ore 20.00 | Teatro Comunale di Vicenza – Sala del Ridotto

Franco Bolletta, critico e consulente artistico per la danza del Teatro La Fenice di Venezia, presenta Nuovo Balletto di Toscana

sab 4 aprile e dom 5 aprile ore 20.00 | Teatro Comunale di Vicenza – Sala del Ridotto

Valeria Crippa, giornalista, critico di danza e teatro musicale per il Corriere della Sera e Io Donna, presentaMalandain Ballet Biarritz

gio 16 aprile ore 20.00 | Teatro Comunale di Vicenza – Sala del Ridotto

Valentina Bonelli, giornalista, critico e storico di danza per Amadeus e Vogue Italia presenta Les Ballets Jazz de Montréal

MOSTRA SULLA DANZA

21 febbraio – 23 aprile | Foyer del Teatro Comunale di Vicenza

Collezione Danzarchivio Vi.Si.  – Orlando Sinibaldi e Carla Vimercati

ven 21 febbraio ore 18.30 | Foyer del Teatro Comunale di Vicenza

inaugurazione e performance

Jeanne Bresciani & The Isadora Duncan International Institute – Isadora Duncan & The Garb Of The Soul

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