26 Settembre 2021 - 9.54

Vicenza: Siotto “Ogni scelta culturale è scelta politica”

Sulla polemica che continua sul DDL Zan e soprattutto sull’intervento di Nicolò Naclerio, pubblichiamo un intervento dell’assessore alla Cultura Simona Siotto….

“La discussione in atto in queste ore alla luce dell’intervento fuori schema del collega Naclerio mi impone di fare chiarezza nella facile ambiguità che può sussistere tra le scelte politiche e culturali che rivendichiamo pienamente, e le posizioni personali, per quanto discutibili, di un consigliere comunale, seppur di maggioranza. 

Ed è proprio dalle scelte che sono ben evidenziate nel calendario degli spettacoli dell’Olimpico, individuati dalla Direzione Artistica, ma condivisi dal Sindaco e dalla sottoscritta che si chiarisce – spero definitivamente – qual è la cultura di riferimento della nostra maggioranza. 

Un apparato attento ai cambiamenti ed al rispetto dei diritti civili, un apparato che non ritiene certi valori come patrimonio esclusivo di una parte politica ma come sistema comune a cui tutti facciamo riferimento indipendentemente dalla tessera che abbiamo in tasca. Il grottesco e il sublime andato in scena qualche sera fa a poche centinaia di metri di distanza va ricondotto a quello che è davvero, una maggioranza che governa e sceglie senza pregiudizi di sorta ed un consigliere comunale che assume una posizione critica anche rispetto alla coalizione di cui fa parte, per questo deve essere chiaro che il calendario dell’Olimpico è prima di tutto anche una scelta politica, certo di politica culturale, che però è una declinazione di un pensiero e di un indirizzo che ha una paternità in chi guida Palazzo Trissino. 

Non c’è distinzione tra la maggioranza del Consiglio Comunale e il calendario dell’Olimpico, anzi, al contrario se non vi fosse questa maggioranza non ci sarebbe questo calendario. Siamo abituati a prenderci le nostre responsabilità ogni giorno cercando soluzioni alle tante emergenze della nostra città, ma non ci faremo sottrarre i nostri meriti per una voce fuori dal coro che, seppur scomposta, testimonia che dalle nostre parti il pensiero unico non esiste e rispettiamo anche chi ha torto. E chi ha torto non lo convinci regalandogli un biglietto per l’Olimpico nè dandogli la patente dell’incompetenza perchè quello è il mantra di una certa sinistra salottiera, snob ed autoreferenziale, che ostenta i valori della tolleranza ma poi pratica la superiorità morale e culturale, come diceva Totò, a prescindere.

In altri termini non si faccia di ogni Naclerio un fascio, perchè è un giochino facilmente svelabile da chi al grottesco preferisce sempre il sublime come abbiamo dimostrato all’Olimpico e come stiamo dimostrando sulla sfida di Vicenza Capitale della Cultura”.

Simona Siotto

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