20 Novembre 2015 - 16.06

VICENZA – Il Mis contro il consiglio degli stranieri

consulta cittadini stranieri elezioni-2

Con una nota di Gian Luca Deghenghi del Movimento Italia Sociale Vicenza, il direttivo della Federazione di Vicenza del movimento si scaglia contro il consiglio delle cittadine e dei cittadini stranieri di Vicenza, la cui elezione è stata annunciata ieri dall’amministrazione comunale di Vicenza. La composizione del consiglio dovrebbe uscire dalle votazioni indette per il 14 febbraio 2016.
“Dal nostro punto di vista, che crediamo ampiamente condiviso -recita la nota- consideriamo questa determinazione del Comune come un autentico insulto ed una umiliazione rivolti a tutti quei vicentini appartenenti alle altre fasce deboli della nostra comunità che hanno la “sfortuna” di essere italiani.
Lasciando pur perdere la polemica sulla arbitraria utilizzazione del danaro pubblico, che potrebbe essere altrimenti impiegato e che verrà invece speso per la realizzazione del progetto in questione, gradiremmo che qualcuno ci spiegasse perché questo costituendo “consiglio degli stranieri” avrà accesso, se pur con prerogative limitate, al consiglio comunale.
Vorremmo che qualcuno ci spiegasse perché gli “stranieri” potranno, grazie a questo organismo, esercitare il “diritto e il dovere di poter dire la loro” (parole dell’ assessore Sala) esprimendosi addirittura dai banchi dell’ assemblea consiliare.
Noi proprio non riusciamo a concepire questo “trattamento di favore”, questa “corsia preferenziale” offerta agli immigrati, questa ulteriore operazione che, dietro il paravento dell’ ipocrisia che ammanta questa insopprimibile (per chi?) voglia di integrazione e di inclusione degli “stranieri”, altro non è che un palese esempio di discriminazione verso i nostri connazionali, ormai declassati a cittadini di serie B in quanto a diritti.
Denunciamo, quindi, una evidente disparità di trattamento tra italiani e stranieri, che riteniamo intollerabile e che non accetteremo fino a quando il consiglio comunale non concederà udienza diretta anche al “consiglio” dei disabili e dei malati vicentini, degli anziani soli, bisognosi, non autosufficienti vicentini, dei disoccupati vicentini, delle famiglie vicentine in difficoltà.
Ci piacerebbe che qualcuno ci spiegasse, se è in grado, perché per queste ultime categorie, per le loro richieste, per il loro “diritto e dovere di dire la loro”, rimane valido il “sociale” riservato ai vicentini “normali”, quello dei tagli, della burocrazia cieca, sorda e spietata, delle lunghe, umilianti e spesso inutili attese, delle porte in faccia, delle promesse non mantenute, del “ci dispiace ma non possiamo fare nulla”.
Auspichiamo, inoltre, per concludere, che almeno la responsabile comunale “al sociale, alla comunità ed alle famiglie”, assessore Sala, improntasse il proprio operato ad un criterio di maggiore equità e che le stesse energie ed attenzioni che riserva alla salvaguardia e tutela degli “stranieri” (e dei nomadi), le profondesse anche per gli Italiani.
Anche per non insinuare il dubbio che le “istanze” e le “opinioni” del nuovo “consiglio” possano diventare automaticamente, di fronte ad una predisposizione fin troppo benevola dell’ amministrazione, questioni prioritarie rispetto ai problemi dei vicentini”.

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