6 Dicembre 2023 - 9.07

VENETO – Traffico internazionale di stupefacenti, un arresto in aeroporto

Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Treviso, nell’ambito dell’attività di vigilanza presso l’aeroporto “Antonio Canova”, orientata, in particolare, all’identificazione dei viaggiatori che, provenienti dall’estero, fanno scalo a Treviso per poi imbarcarsi contestualmente su un nuovo volo d’oltralpe, hanno tratto in arresto un cittadino straniero, proveniente da Malta e diretto in Olanda, che doveva scontare una pena definitiva a sei mesi di reclusione per traffico di sostanze stupefacenti.

Sono stati i finanzieri del Gruppo Treviso, in servizio presso l’area arrivi/partenze dello scalo aeroportuale trevigiano, a rendersi conto che sullo straniero pendeva un provvedimento di condanna definitiva, disposto dal Tribunale di Bergamo: a tradire il ricercato, partito da La Valletta, che più volte ha ribadito di essere in Italia “solo di passaggio”, è stata la fretta d’imbarcarsi sul nuovo volo diretto a Eindhoven, nonostante mancassero ancora alcune ore all’apertura del check-in.

Dagli approfondimenti attraverso le banche dati, è emerso lo stato di latitanza dello straniero, che dunque, invece di ripartire per l’Olanda, è stato associato alla Casa Circondariale di Treviso, per l’espiazione della pena.

Ricostruendo gli spostamenti del ricercato negli ultimi anni, si è desunto che, dopo l’arresto nel gennaio 2018 per spaccio di droga, nei pressi della stazione ferroviaria di Bergamo, e la successiva condanna definitiva, l’immigrato, originario dell’Africa centrale e richiedente asilo politico in Italia, aveva fatto perdere le proprie tracce, rifugiandosi nel 2021 a Malta, ove aveva intrapreso il lavoro di muratore, fino a quando non ha deciso di trasferirsi in Olanda, passando per l’Italia, convinto così di aggirare i controlli delle Forze dell’Ordine.

Le modalità con cui è stato individuato l’immigrato dimostrano come i controlli, ancor più nell’attuale delicato scenario geopolitico internazionale, siano rivolti anche nei confronti dei viaggiatori che stazionano solo per qualche ora nel nostro Paese, al fine di prevenire l’utilizzo combinato di voli per eludere e rendere più difficoltose le verifiche su eventuali attività illecite.

Proprio in quest’ottica, va evidenziato come l’aeroporto trevigiano, che ha ormai raggiunto i 3 milioni di passeggeri nel 2023, superando del 20% il 2022 e tornando ai livelli pre-pandemici, abbia assunto un’importante proiezione internazionale, con la presenza preponderante di tratte verso Paesi esteri (ben 42, di cui 7 extra U.E.), che richiedono dunque una serrata azione di controllo.

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