27 Novembre 2015 - 16.47

VENETO – Donazzan si rifiuta di incontrare il ministro Giannini

Elena-Donazzan

Non ha dato risposte al Veneto e quindi l’assessore regionale al Lavoro Donazzan… la evita. Nessun incontro oggi tra il ministro dell’istruzione Stefania Giannini e l’assessore veneto all’Istruzione Elena Donazzan, negli stand di Job&Orienta a Verona, nonostante le due rappresentanti istituzionali del mondo della scuola e della formazione fossero presenti in contemporanea nel quartiere fieristico, tra convegni, esposizioni e incontri dedicati al mondo della scuola, della formazione e del lavoro. “Non ho incontrato il ministro perché deve ancora delle risposte al Veneto, anzi ha sistematicamente ignorato le nostre istanze ufficiali”, fa sapere Elena Donazzan, in una nota. “ Non è nel mio stile fare passerelle e vetrine – prosegue – a maggior ragione quando sono in attesa di un riscontro del ministro sulla richiesta di accesso agli atti in merito alla vicenda dei precari della scuola e alle assegnazioni previste per il Veneto”. Nei mesi scorsi l’assessore veneto aveva contestato i piani di assunzione del personale della scuola, sostenendo che, con l’inserimento a ruolo previsto dalla “buona scuola”, al Veneto venivano assegnati circa 300 docenti in meno di quanti la scuola veneta ne avesse diritto. Un calcolo peraltro effettuato non dall’amministrazione regionale, ma dallo stesso mondo della scuola, tramite l’Ufficio scolastico di Venezia.

“Ho interpellato in più occasioni il ministro Stefania Giannini – puntualizza Donazzan – attraverso quattro lettere formali, per rappresentarle i problemi del sistema scolastico veneto, la preoccupazione per i precari e per l’insufficienza del numero di insegnanti previsti in pianta organica. Ho anche cercato di proporre al ministro possibili soluzioni. Non ho mai avuto risposte, nonostante rappresentassi una amministrazione regionale, oltre 700 mila studenti e famiglie, 50 mila docenti, 20 mila allievi di istituti di formazione professionale. Aspettavo una risposta, non tanto alla mia persona, quanto ad una Regione che vanta un solido sistema di formazione professionale, i migliori risultati in Italia sull’alternanza scuola-lavoro e la migliore performance nell’attuazione del programma Garanzia Giovani”.

“Al ministro avevamo chiesto ragione di come fossero distribuiti i piani di assegnazione dei docenti, perché – ricorda – risulta incomprensibile capire come mai le altre regioni abbiano visto assegnarsi ben altri numeri, come per esempio la vicina Emilia Romagna, alla quale il ministero ha attribuito un numero di docenti 4 volte superiore rispetto a quelli del Veneto”.

“Oggi l’atteggiamento del ministro Giannini in terra veneta – conclude Donazzan – è stato paradossale: è venuta a Verona a raccogliere i risultati del nostro lavoro, di quel lavoro che lei ha sempre ignorato. Personalmente, ed è lo stile di questa amministrazione, sono abituata a mettere sempre a fattore comune il nostro lavoro, offrendolo al resto della comunità nazionale. Come dimostra la scelta della Regione del Veneto di promuovere e di finanziare convintamente Job&Orienta, con l’obiettivo di favorire ogni anno una occasione di confronto, di scambio e di crescita tra quanti vivono e operano nel mondo della scuola, della formazione e del lavoro e si impegnano a progettare un futuro per le nuove generazioni”.

VICENZA CITTA UNIVERSITARIA
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