10 Febbraio 2016 - 11.34

VENETO – Banche in difficoltà, aziende a corto di prestiti

euro

Gli effetti delle difficoltà del sistema bancario si ripercuote sul tessuto imprenditoriale veneto e le prospettive, secondo la CGIA di Mestre, non sono delle migliori. Un gatto che si morde la coda, da un lato le sofferenze bancarie per la drastica riduzione di denaro in afflusso da aziende e risparmiatori e dall’altro la sofferenza delle aziende per il mancato afflusso di denaro dalle banche. Le difficoltà che stanno vivendo in queste ultime settimane i nostri istituti di credito hanno già prodotto in netto anticipo degli effetti pesantissimi per l’economia reale del nostro Paese che, nei prossimi mesi, potrebbero addirittura far peggiorare la situazione.
Nel 2015, infatti, i prestiti bancari alle imprese (società non finanziarie e famiglie produttrici) sono diminuiti di oltre 15 miliardi di euro, nonostante la domanda di credito delle aziende sia aumentata del 3 per cento circa. I dati, elaborati dall’Ufficio studi della CGIA, parlano chiaro:
“Sebbene le banche italiane abbiano potuto beneficiare di importanti misure messe in campo dalla Bce, come il Quantitative easing e il TLTRO – ricorda il coordinatore dell’Ufficio studi Paolo Zabeo – questi soldi non stanno arrivando alle aziende. E’ vero che nel frattempo l’incidenza delle sofferenze sugli impieghi in capo alle imprese è aumentata, ma è altrettanto vero che gli istituti di credito sono ancora poco inclini ad impegnare nell’economia reale i soldi ricevuti da Francoforte”.

La CGIA ricorda che nel dicembre 2014 le imprese italiane avevano in essere dal sistema bancario 900,8 miliardi di euro di prestiti: un anno dopo lo stock complessivo è sceso di 15,1 miliardi raggiungendo quota 885,7 (-1,7 per cento). Nello stesso periodo, invece, le sofferenze riconducibili alle aziende sono passate da 145,7 a 159,2 miliardi di euro (+9,2 per cento).

VICENZA CITTA UNIVERSITARIA
AGSM AIM
duepunti
UNICHIMICA

Potrebbe interessarti anche:

VICENZA CITTA UNIVERSITARIA
AGSM AIM
duepunti
CAPITALE CULTURA
UNICHIMICA