17 Marzo 2025 - 11.53

Non hai idea di quante zollette di zucchero mangi in un giorno, senza nemmeno saperlo

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Lo zucchero è ovunque nella nostra alimentazione, ben oltre i dolci e le caramelle di cui siamo golosi. Si cela nelle bevande e perfino nei cibi che riteniamo sani, spesso senza che ce ne rendiamo conto.

Dodici zollette di zucchero a colazione

Il succo d’arancia è un classico della colazione, apprezzato da grandi e piccoli. Tuttavia, un bicchiere di succo d’arancia industriale contiene l’equivalente di sei zollette di zucchero. Se a questo aggiungiamo quattro fette di pane tostato con burro e marmellata (o granola) e uno yogurt alla frutta, arriviamo facilmente a dodici zollette di zucchero ancor prima delle otto del mattino. Non sorprende che, una volta svanito il picco glicemico, lo stomaco torni a farsi sentire, spingendoci verso uno spuntino. Magari una barretta ai cereali, credendo sia una scelta salutare? Anche quelle, perfino nei negozi biologici, nascondono l’equivalente di due zollette di zucchero.

Zucchero nei piatti pronti: un’insidia invisibile

A pranzo, la mancanza di tempo ci porta spesso a scegliere piatti pronti, magari con un Nutri-score A che promette equilibrio. Eppure, anche in questi prodotti si trova zucchero, spesso aggiunto per correggere l’acidità e migliorare il sapore.

Nel pomeriggio, una semplice composta di mele può sembrare un’opzione leggera, ma contiene altre due zollette di zucchero. E se durante la giornata beviamo un caffellatte o un cappuccino zuccherato? Ecco altre due zollette nel conteggio quotidiano.

A cena, il menu può sembrare sano: magari un filetto di salmone con salsa teriyaki, ma attenzione! Questa deliziosa salsa aggiunge due zollette di zucchero. Se usiamo una vinaigrette pronta per condire l’insalata, ne aggiungiamo un’altra, e chiudiamo la giornata con un piccolo yogurt alla frutta che ne porta altre due.

Un consumo eccessivo, spesso inconsapevole

Alla fine della giornata, il nostro organismo ha assorbito circa venti zollette di zucchero, ben oltre le sette-otto raccomandate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Il problema è che spesso non ci rendiamo conto di quanta ne consumiamo, motivo per cui è fondamentale leggere le etichette, anche dei prodotti industriali apparentemente più innocui.

Per ridurre l’assunzione di zuccheri nascosti, meglio optare per alimenti freschi e non trasformati. Ad esempio, invece di un succo d’arancia confezionato, è preferibile consumare il frutto intero o spremerlo al momento per ottenere un apporto vitaminico più equilibrato e salutare.

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