Nel Texas no-vax si torna a morire di morbillo: bimbo deceduto dopo 25 anni dall’ultimo caso. Il Segretario alla Salute no-vax minimizza

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Dopo un quarto di secolo dalla sua eradicazione negli Stati Uniti, il morbillo torna a uccidere. Mercoledì 26 febbraio, le autorità sanitarie americane hanno confermato la morte di un bambino a Lubbock, Texas, in seguito a complicazioni causate dalla malattia. Il piccolo, non vaccinato e in età scolare, è la prima vittima infantile dal 2003.
L’epidemia di morbillo, che si sta diffondendo rapidamente soprattutto tra le persone non vaccinate, ha portato a oltre 130 casi registrati tra Texas e New Mexico nei primi due mesi dell’anno. Circa 20 pazienti sono stati ricoverati, tutti privi di copertura vaccinale, secondo quanto riferito da Lara Johnson, direttore sanitario di un ospedale pediatrico locale.
Nonostante l’allarme lanciato dagli esperti di sanità pubblica, il nuovo Segretario della Salute, Robert Kennedy Jr., noto oppositore dei vaccini, ha minimizzato la gravità della situazione, affermando che “epidemie di morbillo si verificano ogni anno”. Tuttavia, la comunità scientifica sottolinea come il calo dell’immunità collettiva – necessaria al 95% per bloccare la diffusione del virus – stia contribuendo al ritorno della malattia.
“Il morbillo è un virus mortale”, ha ribadito Johnson, ricordando le gravi complicazioni respiratorie e neurologiche che può causare. Amesh Adalja, specialista in malattie infettive della Johns Hopkins University, ha sottolineato che il ritorno di vittime negli USA “era solo questione di tempo”, vista la crescente disinformazione sui vaccini e il calo delle vaccinazioni.
Negli anni ’60 il morbillo uccideva centinaia di bambini ogni anno negli Stati Uniti, e ancora oggi provoca decine di migliaia di morti nel mondo. L’ultima vittima statunitense risaliva al 2015, quando una donna immunodepressa morì a causa di complicazioni legate alla malattia.
Il nuovo aumento dei casi preoccupa gli esperti, mentre le dichiarazioni di Kennedy Jr., che in passato ha sostenuto la falsa correlazione tra vaccini e autismo – teoria più volte smentita – alimentano il dibattito sulla gestione della salute pubblica nel Paese.
In Texas, la percentuale di persone non vaccinate varia a seconda del tipo di vaccino e della comunità considerata. Per quanto riguarda il vaccino contro il morbillo, l’ottimale copertura vaccinale è intorno al 95% per garantire l’immunità di gregge. Tuttavia, a livello nazionale, la copertura è scesa al di sotto del 93%, con tassi particolarmente bassi in alcune aree del Texas, come la contea di Gaines, dove è in corso un’epidemia di morbillo. In questa contea, circa il 18% dei bambini è esentato dalle vaccinazioni obbligatorie, indicando una significativa porzione della popolazione non vaccinata.













