15 Maggio 2024 - 15.22

L’influencer vicentina Elisa D’Ospina aggredita a Verona

La modella, opinionista, consulente fashion e social media vicentina Elisa d’Ospina affida ai social la propria denuncia. Racconta di essere stata aggredita a Verona mentre andava a vedere il concerto de ‘Il Volo’.

“Ieri – scrive – è accaduto un episodio molto spiacevole a Verona. Ero con la famiglia per andare al concerto de Il Volo e sono stata aggredita da un pazzo. La mia colpa? Essere scesa da un marciapiede inagibile con il passeggino e avergli fatto fare una manovra di parcheggio in 5 secondi al posto che 4 (senza calcolare che aveva 20 posti liberi dove parcheggiare il suo scooter). Il signore che prende il nome di Daniele, proprietario di una pizzeria al taglio a Verona, ha iniziato a inveire usando epiteti allucinanti verso me e mio padre per una sciocchezza che ha lasciato noi basiti e assieme a noi dei turisti che stavano passando increduli. La cosa più allucinante è stato chiamare i vigili per allarmarli della situazione fuori controllo dopo che il tizio addirittura si è avvicinato con fare minaccioso a mio padre augurandogli di essere preso sotto da una macchina e sentirsi rispondere che non ci sono pattuglie e che se avessi voluto denunciarlo non c’era nessuno al momento e avrei dovuto aspettare questa mattina. Due turisti si erano anche prestati a testimoniare l’aggressione ma capite bene che non posso né fermarmi a Verona per una denuncia che andava fatta subito in quanto il soggetto è estremamente pericoloso, né pretendere che due persone estranee dedichino il loro tempo a distanza di tante ore. Si parla di denunce, di prevenzione e poi puntualmente non c’è mai una reale assistenza.

Se avesse spintonato mio padre e fosse caduto con la testa visto che comunque le mani addosso gliele ha messe? Se fossi partita di brocca e gli avessi tirato io dietro il passeggino? Perché ricordo che tutto questo accadeva davanti agli occhi di un bambino di un anno.

La violenza va fermata già da questi episodi. I soggetti pericolosi si vedono nelle piccole cose. La violenza è violenza sempre e non è mai gratuita.

Gli auguro solo di trovare un bravo psicanalista prima di fare danni più seri. E comunque vergogna a tutti i protagonisti di questa vicenda che alimentano una società sempre più allo sbando”.

VICENZA CITTA UNIVERSITARIA
AGSM AIM
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