9 Gennaio 2023 - 18.27

L’assalto al Parlamento brasiliano: Bolsonaro divide il Veneto

Due comunicati stampa puntano i riflettori sull’ex premier Jair Bolsonaro, di origini venete (la famiglia era emigrata da Anguillara Veneta, che ha concesso la cittadinanza onoraria), ritenuto responsabile per l’assalto alle istituzioni in Brasile. A lanciare la polemica la senatrice di sinistra Aurora Floridia e il M5s in Regione con Erika Baldin.

“Chi a suo tempo ha sostenuto pubblicamente e con afflato campanilistico  la presidenza di Bolsonaro ha l’obbligo morale di condannare apertamente quanto in queste ore sta accadendo in Brasile: le violenze e gli assalti alle istituzioni pubbliche, democraticamente elette, sono frutto della retorica da capobanda dell’ex presidente Bolsonaro, che non ha mai ammesso la sconfitta alle recenti lezioni presidenziali che hanno certificato la vittoria di Lula. Si può essere orgogliosi di queste violenza? Certamente no, per questo ritengo che le istituzioni, così come i rappresentanti della Lega veneta, da tempo supporter di Bolsonaro, anche a causa delle sue origini, debbano esprimere la loro forte contrarierà alle richieste di asilo in Veneto, a quanto pare formulate dall’ex presidente per sé e per la propria famiglia.”Così la Senatrice Aurora Floridia (Alleanza Verdi e Sinistra) riguardo alla notizia dell’assalto alle sedi istituzionali brasiliane compiuto da sostenitori dell’ex presidente del Brasile. “Già al cospetto dei fatti per cui Bolsonaro è stato accusato di crimini contro l’umanità, sarebbe dovuta intervenire una forte presa di posizione da parte di chi regge la propria azione politica su una retorica populista e negazionista. La politica riscopra il valore e il rispetto per le istituzioni e la democrazia, abbandonando il linguaggio aggressivo e divisivo che spesso mina le fondamenta delle stesse istituzioni e fomenta violenza, come è avvenuto anche in Brasile. È arrivato il momento di esprimere tutto la distanza politica possibile da Bolsonaro, che non è orgoglio veneto, è piuttosto vergogna per la democrazia e persona non gradita in Veneto, nonostante la cittadinanza onoraria concessa dal comune di Anguillara Veneta.”

Erika Baldin (consigliere regionale del M5S)

«Condanno con forza gli attacchi violenti alle istituzioni democratiche brasiliane e chiedo al Consiglio regionale del Veneto di votare una risoluzione per dare pieno supporto al governo di Lula e alla democrazia del Brasile». Così la consigliera regionale Erika Baldin, capogruppo del MoVimento 5 Stelle a Palazzo Ferro Fini, che nella giornata di oggi ha presentato una risoluzione invitando il Consiglio regionale del Veneto a prendere posizione sui fatti del Brasile.

«Credo sia necessaria una forte presa di posizione da parte delle istituzioni regionali, specie considerata l’ipotesi – circolata sulla stampa – di un possibile arrivo in Italia dell’ex presidente Bolsonaro in fuga dalla giustizia brasiliana, anche grazie alla cittadinanza onoraria conferitagli dal Comune di Anguillara Veneta. Ricordo poi che Bolsonaro è stato definito “orgoglio veneto” da consiglieri e assessori regionali della Lega: spero che nel frattempo abbiano cambiato idea e siano pronti a denunciare le violenze che avvengono oggi in Brasile», aggiunge Baldin.

«Siamo di fronte a fatti gravissimi. L’assalto alle istituzioni democratiche da parte dei seguaci di Bolsonaro è un attacco alla democrazia e non può in alcun modo essere tollerato. Chiedo alla Regione, in primis al presidente Zaia, di esprimere solidarietà al presidente Lula e alle istituzioni democratiche votando al più presto la mia risoluzione», conclude la consigliera regionale.

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