18 Maggio 2023 - 16.31

Immobiliare a Vicenza: crescono le imprese ma anche i prezzi secondo la Camera di Commercio

I dati sono stati presentati questa mattina in Camera di Commercio di Vicenza
in occasione della pubblicazione del nuovo listino prezzi della Borsa Immobiliare

È un momento di grande dinamismo per la filiera dell’edilizia, in termini di produzione, ma anche di andamento dei prezzi. Il tutto in un settore, quello della “casa”, che ha un’importanza essenziale per la collettività non solo in termini di Pil e occupazione generati, ma anche in termini di investimento e sicurezza economica che rappresentano per la collettività. Per questo motivo, in occasione della pubblicazione del nuovo listino – aggiornato a fine 2022 – della Borsa Immobiliare, la Camera di Commercio di Vicenza ha voluto realizzare tramite il proprio Ufficio Studi un approfondimento sull’andamento del settore.

Il settore delle costruzioni

Il settore delle costruzioni ha visto nel 2022 un incremento del fatturato, così come del numero di imprese e di addetti, ma anche un aumento dei costi. Un fattore, quest’ultimo, che come sarà spiegato di seguito sta già producendo i suoi effetti sui prezzi di mercato.

Più in dettaglio, in provincia di Vicenza le unità locali del settore immobiliare e delle costruzioni si attestano a 13.167 (+0,7% sul 2021, contro il +0,2% italiano). Di queste, le imprese artigiane sono 8.835 pari al 67,1% del totale, una quota molto superiore a quella nazionale (52,5%) e regionale (62,5%).

Per quanto riguarda l’articolazione per tipologia di attività, invece, la maggior parte è rappresentata dalle unità locali delle costruzioni (73,1% pari a 9.230 unità); seguono le quasi 3.000 unità di impiantisti e le 830 della mediazione immobiliare, settore che conosce il maggiore aumento su base annua con +5,1%, un risultato superiore all’andamento nazionale (+2,6%); e infine la gestione immobiliare per circa un centinaio di unità locali.

Contrariamente al risultato del 2021, alla crescita delle unità locali corrisponde finalmente anche una risalita degli addetti, sebbene l’incremento provinciale sia inferiore a quello nazionale e anche al dato regionale. Gli addetti totali del settore immobiliare berico a fine 2022 erano infatti 24.924, 329 in più, equivalente a una crescita del +1,3%; in Italia tuttavia l’incremento si attesta su +7,1% e in Veneto su +2,7%. In termini numerici il maggior aumento a Vicenza emerge nella categoria degli addetti impiantisti, che sono 197 in più, mentre in Italia la categoria che vede il maggior aumento negli addetti è quella delle costruzioni.

Secondo l’indagine congiunturale di Unioncamere Veneto, anche l’andamento del fatturato mostra una crescita: +2,2%, dato in linea con la media regionale (+2,3%).

E come noto sono cresciuti anche i prezzi per la costruzione: +17,6% nell’ultimo anno, un dato molto rilevante ma che rappresenta comunque un rallentamento rispetto al +29,3% del 2021; va sottolineato che tra le province Vicenza è seconda in Veneto dietro solo a Belluno in termini di aumento dei prezzi.

Infine, crescono ancora gli ordini (+2%, in linea con il +1,9% regionale), con un deciso rallentamento però rispetto al 2021, anno in cui la crescita era stata pari a +8,7% a livello provinciale (e +11,9% a livello veneto).

Il mercato immobiliare

Dopo l’impennata dell’anno precedente, nel settore residenziale vicentino nel 2022 le compravendite hanno mantenuto un andamento lievemente positivo (+0,9%), con 11.430 transazioni, pari al 16,2% di tutte quelle registrate in Veneto.

Proprio analizzando le transazioni effettuate, trova conferma una significativa crescita dei prezzi, amplificando così la tendenza incrementale già registrata nel 2021 dopo anni di sostanziale stabilità o di crescita molto contenuta.

Sul fenomeno influiscono certamente le tensioni sui costi relativi ai materiali da costruzione, anche se va ricordato che le quotazioni fanno riferimento anche ad abitazioni non costruite nel 2022 ma comunque mai abitate o considerate “nuove”.

Più in dettaglio, rispetto al 2021 i prezzi in provincia crescono del 2,9%, contro la variazione di +6,1% dell’indicatore dei prezzi delle nuove abitazioni calcolato dall’Istat su base nazionale.

In generale le rilevazioni della Borsa Immobiliare di Vicenza evidenziano quotazioni crescenti in tutti i Comuni per le costruzioni nuove o ristrutturate a nuovo, ma contrariamente al dato di sostanziale stazionarietà del 2021 anche le quotazioni per il mercato dell’usato sono in generale aumento anche se con un’intensità inferiore rispetto al nuovo.

Dal punto di vista territoriale nelle quotazioni del capoluogo prevale la crescita per l’usato e in misura minore per il nuovo, mentre a Bassano del Grappa i dati sono in aumento per entrambe le categorie confermando un mercato più vivace come già nel 2021. Sull’Altopiano prevale la tendenza rialzista, già registrata nel 2021, ma l’intensità è più contenuta. Infine nel resto della provincia non si registrano segni “-” e prevalgono nettamente gli aumenti.

Va sottolineato inoltre che le quotazioni riferite al solo costruito nel 2022 rappresentano quasi un mercato a sé, in quanto risentono dell’impennata delle quotazioni e della difficoltà di approvvigionamento già iniziata a fine 2021 e di fatto non sono conteggiate nelle rilevazioni sintetiche.

Dal punto di vista della garanzia al mercato della professionalità degli agenti immobiliari si sottolinea infine la messa disposizione del nuovo portale per la ricerca on line dei mediatori attivi nella provincia di Vicenza: è possibile verificare con un click gratuitamente se l’agente d’affari in mediazione è iscritto ed esercita la professione in modo regolare. La Camera di Commercio mette quindi in campo un altro strumento di facile utilizzo per combattere il fenomeno dell’abusivismo nel settore dell’intermediazione immobiliare.

«Il mercato è profondamente influenzato da due eventi per certi versi epocali – sottolinea Renato Guglielmi, presidente del Comitato Esecutivo della Borsa Immobiliare della Camera di Commercio di Vicenza -. Da una parte il Bonus 110%, dall’altra la già annunciata direttiva europea per il risparmio energetico nelle abitazioni hanno determinato un incrementato del valore degli immobili più efficienti sul piano energetico e un deprezzamento di quelli più vecchi. Non solo, la corsa al Bonus 110% ha portato anche ad un innalzamento dei costi delle materie prime che si ripercuote sul mercato. Tutto questo fa sì che oggi ci siano due mercati paralleli: uno relativo agli edifici di nuova costruzione, altamente efficienti ma anche con prezzi elevati, che riguarda circa il 5% del totale degli acquirenti, e un mercato dell’usato al quale guarda il 95% degli acquirenti, con prestazioni energetiche non all’altezza dei nuovi standard e prezzi più vari».

Il ruolo della Borsa Immobiliare della Camera di Commercio

Una situazione di grande delicatezza, che fa emergere ulteriormente il ruolo della Borsa Immobiliare: «La sua funzione – sottolinea il Presidente della CCIAA Giorgio Xoccato – è garantire la trasparenza del mercato immobiliare in tutta la provincia, sotto l’egida della Camera di Commercio, dunque di un ente istituzionale, e monitorare le transazioni al fine di pubblicare annualmente il listino. Voglio sottolineare inoltre che la Borsa Immobiliare è partecipata da agenti immobiliari, ma anche da rappresentanti dei costruttori e dei consumatori, dunque rappresenta tutti i soggetti coinvolti». «In particolare – aggiunge il Presidente della Borsa Immobiliare Renato Guglielmi- il Comitato Esecutivo della Borsa Immobiliare­ ha il compito di redigere il borsino e attivare tutte quelle attività collaterali necessarie per il corretto funzionamento del mercato, inclusi i corsi di aggiornamento per i mediatori immobiliari. In questo ambito, voglio anticipare un progetto al quale stiamo già lavorando, ovvero un’intesa con il notariato e con le altre figure tecniche della filiera per il rilascio della relazione tecnica integrata (il documento che attesta la situazione urbanistica e catastale di un immobile) fin dal momento del conferimento dell’incarico di vendita, senza attendere il momento finale della compravendita. Questo per maggiore trasparenza verso i potenziali acquirenti e per accorciare i tempi di conclusione della compravendita».

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