Il cibo più consumato al mondo potrebbe diventare tossico in pochi anni a causa del riscaldamento globale (l’allarme su The Lancet)

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Alimento essenziale per oltre la metà della popolazione mondiale, in particolare in Asia, il riso potrebbe trasformarsi in una minaccia silenziosa per la salute pubblica. La causa? Il cambiamento climatico. Secondo un ampio studio decennale condotto in Cina e pubblicato sulla rivista The Lancet, l’innalzamento delle temperature e l’aumento della CO₂ nell’atmosfera stanno favorendo un incremento dell’arsenico inorganico nei chicchi di riso.
L’arsenico è già naturalmente presente nel riso in piccole quantità, a causa della sua diffusione nel terreno e dell’attività di alcuni batteri. Tuttavia, i ricercatori hanno rilevato che le condizioni ambientali indotte dal riscaldamento globale alterano l’equilibrio biogeochimico del suolo, favorendo la presenza di forme più tossiche di arsenico.
L’esposizione cronica a questo metallo pesante è legata a un maggior rischio di tumori a polmoni, vescica e pelle, oltre che a cardiopatie ischemiche. Sono state segnalate anche associazioni con diabete, problemi in gravidanza e danni allo sviluppo neurologico nei bambini. Secondo le simulazioni, entro il 2050 l’esposizione all’arsenico inorganico attraverso il riso potrebbe aumentare sensibilmente in numerosi paesi asiatici.
Come ridurre l’esposizione all’arsenico nel riso
Fortunatamente, alcuni accorgimenti in cucina possono aiutare a diminuire i rischi. Uno studio dell’Università di Sheffield suggerisce di lavare accuratamente il riso prima della cottura e di utilizzare un metodo in due fasi: inizialmente cuocere il riso in una quantità d’acqua doppia rispetto al suo volume, scolare dopo qualche minuto, poi aggiungere nuova acqua pulita e completare la cottura a fuoco basso con il coperchio. Questo procedimento riduce significativamente la quantità di arsenico e, allo stesso tempo, preserva i micronutrienti contenuti nel riso.
In un’epoca in cui i cambiamenti climatici stanno alterando anche la sicurezza degli alimenti di base, è fondamentale aumentare la consapevolezza dei consumatori e promuovere buone pratiche per la salute alimentare.