Giornata delle api: il Veneto è la regione il maggior numero di apicoltori

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In occasione della Giornata mondiale delle api, che si celebra oggi 20 maggio, Coldiretti Vicenza ricorda l’importanza del miele italiano e lancia un appello a sostenere gli apicoltori locali, veri custodi della biodiversità e della sopravvivenza delle api.
Secondo l’Osservatorio nazionale del Miele, nel 2024 in Veneto si contano oltre 10 mila apicoltori, il numero più alto d’Italia, che hanno prodotto mille tonnellate di miele, segnando un aumento del +14% rispetto all’anno precedente, in netta controtendenza rispetto al calo nazionale.
Il miele delle Dolomiti, uno dei pochi certificati Dop in Italia, insieme al ricercato miele di Barena ed a quello del Delta del Po o il raro di amorpha fruticosa (pianta del falso indaco) sono alcuni esempi della ricca tradizione apistica del Veneto, che vanta una biodiversità floristica unica ed una grande varietà di mieli tipici. Produzioni che spaziano dai colli alle lagune, fino alle valli alpine, con caratteristiche organolettiche inimitabili.
La scelta consapevole di miele locale è un gesto concreto per salvare le api e difendere l’apicoltura italiana. Le api sono responsabili dell’impollinazione di quasi il 90% delle piante da fiore selvatiche e del 75% delle colture agrarie. Senza di loro, verrebbe meno anche buona parte della produzione alimentare.
Una responsabilità collettiva che oggi si scontra anche con l’invasione di miele straniero, spesso di bassa qualità e a basso costo: solo nei primi due mesi dell’anno sono arrivati in Italia 5,4 milioni di chili di miele importato, di cui oltre un terzo extra UE.
“In un contesto segnato da cambiamenti climatici e difficoltà produttive, l’apicoltura veneta – commenta Coldiretti Vicenza – dimostra vitalità e resilienza, portando avanti un’eccellenza regionale che va protetta e valorizzata”.