2 Febbraio 2024 - 15.22

Farmacie vicentine – Dal 6 al 12 febbraio la raccolta farmaci contro la povertà sanitaria

In 56 farmacie vicentine sarà possibile donare farmaci da banco destinati alle associazioni provinciali
che sostengono le persone in difficoltà economiche. L’iniziativa è promossa in tutta Italia
dalla Fondazione Banco Farmaceutico in collaborazione con Federfarma

Da martedì 6 a lunedì 12 febbraio, in 56 farmacie nella provincia vicentina sarà possibile aderire alla Giornata di Raccolta del Farmaco, organizzata in tutta Italia dalla Fondazione Banco Farmaceutico con il sostegno di Federfarma.

L’iniziativa è stata presentata ufficialmente questa mattina con una conferenza stampa alla quale hanno preso parte l’Assessore regionale alla Sanità e ai Servizi Socio-Sanitari Manuela Lanzarin; la dott.ssa Daniela Giovanetti, presidente di Federfarma Vicenza e componente di Giunta di Federfarma Veneto; il dott. Matteo Vanzan, in rappresentanza della Fondazione Banco Farmaceutico; Pierandrea Turchetti, presidente della sezione di Vicenza della Croce Rossa.

Per tutta la durata della campagna, presso le farmacie aderenti sarà presente un punto di raccolta dei farmaci e materiale informativo sull’iniziativa: i cittadini potranno scegliere di donare liberamente uno o più farmaci da banco che, tramite una rete di associazioni di volontariato locali, saranno destinati a persone in difficoltà economiche.

Durante l’edizione dello scorso anno della Giornata di Raccolta del Farmaco, in provincia di Vicenza erano state raccolte ben 5.573 confezioni per un valore di circa 45 mila euro, alle quali si aggiungono le 1.700 confezioni di medicinali donati durante tutto il 2023 presso le 4 farmacie vicentine che ospitano un punto di raccolta permanente della Fondazione Banco Farmaceutico.

«L’obiettivo per quest’anno è fare ancora meglio – commenta la dott.ssa Daniela Giovanetti -, anche considerando che la tipologia di farmaci donati è molto ampia, ma tutti rappresentano dei presidi molto importanti per la salute e il benessere della popolazione: i cittadini scelgono di donare soprattutto analgesici e antipiretici, antiinfiammatori per uso orale, preparati per la tosse, farmaci per dolori articolari e muscolari, antimicrobici intestinali e antisettici. Voglio sottolineare inoltre che tutte le farmacie aderenti si impegnano in prima persona a effettuare una donazione, a conferma della sensibilità delle farmacie al contesto sociale in cui operano. Viviamo in un’epoca nella quale il fenomeno della povertà sanitaria è sempre più ampio e le farmacie vicentine sono orgogliose di poter dare il proprio contributo per garantire a tutti la possibilità di accedere ai farmaci di prima necessità».

A confermare la crescita della povertà sanitaria sono i dati dell’Osservatorio OPSan, secondo il quale in Italia nel 2023 sono state oltre 427 mila le persone che si sono trovate in stato di povertà sanitaria e hanno dovuto chiedere aiuto a una delle 1.892 realtà assistenziali convenzionate con Banco Farmaceutico per ricevere gratuitamente farmaci e cure: rispetto alle 386.253 persone del 2022, c’è stato dunque un aumento del 10,6%.

Una problematica ben presente anche nella provincia berica, come sottolinea Pierandrea Turchetti, presidente della sezione di Vicenza della Croce Rossa: «Una delle attività più importanti che coinvolge la Croce Rossa Italiana è promuovere la cultura dell’inclusione sociale per un’integrazione attiva delle persone vulnerabili all’interno della società. Attraverso i nostri sportelli sociali nel territorio le persone in condizione di difficoltà economica o comunque di fragilità, temporanea o permanente, si rivolgono a noi per chiedere supporto economico o per altri servizi. Tra questi, nel 2023 abbiamo ricevuto circa 769 richieste di farmaci, parafarmaci e presidi medici, e questo solo come Comitato di Vicenza, che copre il territorio tra Arzignano e Camisano. A queste richieste abbiamo risposto con 358 consegne di farmaci raccolti anche attraverso il Banco Farmaceutico, mentre ad un 15% di richieste abbiamo risposto con l’erogazione di buoni per l’acquisto di farmaci, trattandosi di presidi soggetti a prescrizione del medico. E i numeri purtroppo sono in aumento: abbiamo registrato una crescita del 20% rispetto all’anno precedente.»

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