Cambia la bandiera della Siria: ecco che cosa significa
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Dall’8 dicembre, i siriani si sono radunati per celebrare la caduta di Bashar al-Assad, dando vita a manifestazioni di gioia nelle città liberate e in molte parti del mondo. Tra le immagini di festa, spicca una bandiera con tre strisce orizzontali – verde, bianca e nera – e tre stelle rosse, simbolo distintivo rispetto alla precedente bandiera ufficiale siriana.
Un ritorno al passato: la bandiera del 1932
Prima della vittoria dei ribelli, la bandiera ufficiale della Siria, introdotta nel 1980 durante il regime degli Assad, era composta da tre bande orizzontali – rossa, bianca e nera – con due stelle verdi. I colori richiamavano l’idea di una Repubblica Araba Unita tra Siria, Egitto e Libia, progetto mai realizzato, ma il vessillo era rimasto simbolo del regime autoritario.
Dal 2011, con l’inizio della guerra civile, l’opposizione ha adottato un’altra bandiera, ispirata a quella del 1932, usata durante il mandato francese e poi divenuta ufficiale dopo l’indipendenza nel 1946. Questo vessillo presenta colori panarabi (rosso, verde, nero e bianco), con la fascia rossa sostituita dal verde e tre stelle rosse al posto delle due verdi. Secondo la tesi di Lina Sergie, il nero rappresenta “il passato oppresso”, il bianco “un futuro promettente” e le stelle rosse “il sangue versato”, simboleggiando i tre distretti di Damasco, Aleppo e Deir al-Zor.
Un nuovo simbolo per il futuro?
Con l’ascesa al potere dei ribelli, guidati dal gruppo Hayat Tahrir al-Sham, la bandiera dell’opposizione è diventata dominante. Esposta durante le manifestazioni e davanti alle ambasciate, come quella russa – dove si dice che Bashar al-Assad si sia rifugiato – sembra consolidarsi come il nuovo simbolo nazionale.
Sui social network, molti giornalisti, funzionari pubblici e parlamentari hanno già aggiornato le loro foto profilo con la bandiera dell’opposizione, che si avvia a diventare il nuovo emblema ufficiale della Siria post-Assad.