26 Gennaio 2018 - 9.48

CALDOGNO – Nuovo palasport, si punta su Fondo Sport e Periferie

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Nuovo palasport di Caldogno, il Comune punta al Fondo Sport e Periferie. Si è colta l’opportunità di accedere ad un finanziamento di 2 milioni di euro per l’opera

Il nuovo palasport è un’opera molto attesa a Caldogno, dove sono tante le associazioni sportive, sociali e culturali che richiedono maggiori spazi per le proprie attività, incontri ed eventi. Per questo l’amministrazione comunale ha colto l’opportunità offerta dal Fondo Sport e Periferie promosso dal Coni alla fine del 2017: al fine di presentare ufficialmente la richiesta di accesso al fondo (100 milioni di euro la disponibilità totale dei contributi che saranno assegnati a livello nazionale dal Consiglio dei Ministri tramite il Coni nel triennio 2018-20), la giunta ha approvato lo studio di fattibilità di una struttura utilizzabile sia per gli sport al coperto (pallavolo, basket, pallamano, calcio a 5), sia per ospitare convegni ed eventi con oltre 500 posti a sedere, capienza attualmente non disponibile in altre strutture del territorio calidonense.
«Non potendo realizzare il palazzetto con risorse autonome, considerando i noti vincoli del patto di stabilità, abbiamo pensato di cogliere questa occasione per chiedere attraverso il fondo l’importo massimo ottenibile da ciascun progetto, ovvero 2 milioni di euro sui 3,6 che verrebbe a costare l’opera», spiega il consigliere delegato allo sport Gabriele Toniello, che poi risponde alle polemiche innescate a mezzo stampa al riguardo dal consigliere di minoranza Marco Lunardi (Caldogno Futura). «Considerando le tempistiche previste dal bando, si capisce come la calendarizzazione da parte dell’amministrazione all’interno del piano triennale 2018-20 sia perfettamente corrispondente, quindi non si tratta certo di una tempistica “ad hoc” in vista delle future elezioni amministrative».
Il sindaco e assessore allo sport Nicola Ferronato ricorda come i progetti e le modalità per dare risposte ad un’esigenza concreta e sentita dalla comunità calidonense si siano evolute nel corso degli anni. «Lunardi fa parecchia confusione, come spesso gli accade. Evidentemente non ha capito che l’intervento di riqualificazione della tensostruttura realizzato la scorsa estate è costato 100 mila euro “una tantum” e non certo all’anno – sottolinea – e ci ha consentito di attivare subito la nuova convenzione ventennale con la parrocchia, grazie alla quale in pochi mesi siamo riusciti a mettere a disposizione spazi urgenti e necessari, tanto è vero che la struttura ora è utilizzata per una media di 7 ore al giorno dalle diverse società, con costi di gestione decisamente contenuti per il Comune rispetto alla convenzione precedente». Questa soluzione già operativa, tuttavia, non esclude l’esigenza di realizzare nel medio-lungo periodo il palasport e centro convegni: «Anni fa si era presa in considerazione l’eventualità di un’opera molto più grande e con funzionalità differenti in un’altra area, ma proprio le valutazioni rese possibili dallo studio di fattibilità sui costi e l’impatto ci hanno portato rimodulare a riportare il progetto attuale in continuità con le piscine – osserva il sindaco -. Lunardi come sempre critica a prescindere quando si investe nello sport, dai progetti per il palazzetto a suo dire “irrealizzabili” alla tensostruttura “troppo costosa”: evidentemente per lui è uno spreco trovare spazi per consentire ai nostri ragazzi di praticare le attività in strutture adeguate a Caldogno senza doverci rinunciare o spostarsi altrove».

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