8 Febbraio 2023 - 15.45

ALTO – VICENTINO – Chiusi un bazar e un ristorante gestiti da cinesi: regole sanitarie non rispettate, maxi sanzioni

I Carabinieri della Compagnia di Thiene, in stretta collaborazione con i colleghi specializzati del NAS di Padova e del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Vicenza, nel corso di due specifici controlli, eseguiti la mattina del 7 febbraio u.s., in materia di salute pubblica e sicurezza nei luoghi di lavoro, nel settore della ristorazione e della vendita al dettaglio di casalinghi, abbigliamento e giocattoli, hanno controllato e sospeso le attività di un bazar di Zanè ed un ristorante di Thiene, entrambi gestiti da cittadini cinesi.

Il bilancio dei controlli, volti a riscontrare l’osservanza, delle norme di tutela e sicurezza del lavoro, di legislazione sociale e delle condizioni igienico sanitarie, si è concluso con la denuncia all’autorità giudiziaria berica dei rispettivi legali rappresentanti e la chiusura al pubblico di entrambi gli esercizi pubblici per le inadempienze accertate.

In particolare, l’accesso ispettivo al bazar cinese sito nel comune di Zanè ha permesso ai Carabinieri dell’ispettorato del lavoro di elevare diverse contravvenzioni in materia di protezione e sicurezza nei luoghi di lavoro, con sanzioni per un importo complessivo di oltre diciottomila euro. Contestualmente, presso lo stesso esercizio pubblico, i militare del NAS hanno ingiunto un’altra sanzione amministrativa per un importo di tremila euro per violazione di normative di sicurezza sui giocattoli (assenza di avvertenze obbligatorie su etichetta), provvedendo anche al sequestro degli stessi.
L’ispezione successiva, effettuata presso un ristorante cinese sito nel centro abitato di Thiene, ha permesso ai Carabinieri del NIL di rilevare, anche qui, alcune violazioni in materia di sicurezza dei luoghi di lavoro, elevando sanzioni per un importo complessivo di circa ventimila euro, che ha portato anche alla sospensione dell’impiego di un dipendente per la mancata formazione del medesimo, mentre il
NAS ha comminato sanzioni per un importo di duemila euro in relazione alle precarie condizioni igienico-sanitarie riscontrate e la mancata verifica delle procedure di autocontrollo. Nel contesto, congiuntamente al personale del settore igiene dell’ULSS 7 competente, chiamato in loco, si è provveduto alla chiusura del pubblico esercizio in attesa della risoluzione delle non conformità riscontrate.

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