8 Ottobre 2025 - 10.49

Ulss7, nuove tecnologie per accrescere la rete della teledialisi

Fin dal 2021 la Nefrologia dell’ULSS 7 Pedemontana – per prima in Triveneto – ha avviato un progetto fortemente innovativo: un servizio di teledialisi che da allora ha consentito a oltre 40 pazienti di effettuare la dialisi peritoneale comodamente a domicilio, con la certezza di contare sull’assistenza dello specialista nefrologo e di uno staff infermieristico dedicato comodamente dalla propria abitazione.

Forte dei risultati raggiunti, l’ULSS 7 Pedemontana, grazie al supporto dell’Associazione ELIOS, rilancia ulteriormente il proprio impegno, costituendo una vera e propria rete per l’attività di teledialisi e telemedicina, con la possibilità quindi di estendere la presa in carico dei pazienti da remoto sia sul piano numerico, sia integrando altre attività e altri specialisti che tipicamente fanno parte del percorso di cura dei pazienti con insufficienza renale.

Il tutto con un investimento di oltre 350 mila euro che è stato finanziato dall’Associazione ELIOS, che ha consentito l’acquisto di tutta una serie di ulteriori apparecchiature che vanno ad affiancare quelle già in dotazione.

Più in dettaglio il progetto prevede l’acquisizione per l’U.O.C. Nefrologia e Dialisi dell’ULSS7 Pedemontana di diverse apparecchiature e software con tecnologia all’avanguardia dedicate alla telemedicina e alla teledialisi: una stazione di controllo e 13 Dispostivi per le televisite e teledialisi con software dedicato e una app.euauQ Questa strumentazione permette non solo di effettuare televisite, teleassistenze e prestazioni da remoto ma anche, grazie ai software dedicati, una analisi dei dati con l’utilizzo dell’intelligenza artificiale e di speciali algoritmi che permetteranno di valutare lo stato clinico del paziente, analizzarne il comportamento e intraprendere programmi di miglioramento della terapia e del suo monitoraggio sulla base dei dati acquisiti in precedenza.  Queste apparecchiature possono essere installate sia a casa dei pazienti sia all’interno delle strutture residenziali per anziani, riducendo in questo caso anche la necessità di organizzare il trasporto in ospedale per pazienti non autosufficienti per le loro condizioni complessive.

«Dal 2021 a oggi il progetto è costantemente progredito – spiega il dott. Paolo Lentini, direttore della Nefrologia dell’ULSS 7 Pedemontana – tanto che complessivamente sono state oltre 400 le prestazioni di teledialisi e televisite che abbiamo già effettuato. Questa preziosa esperienza ha evidenziato i molteplici vantaggi della teledialisi, non solo per la qualità di vita dei pazienti ma anche sul piano clinico, in quanto abbiamo visto che favorisce l’aderenza alla terapia e il monitoraggio del loro stato di salute e questo porta ad una riduzione delle ospedalizzazioni e degli accessi in pronto soccorso».

L’obiettivo ora è compiere un ulteriore esalto di qualità: «Sul piano quantitativo – prosegue il dott. Lentini – d’ora in avanti potremo prendere in carico a domicilio un numero maggiore di pazienti, grazie alla disponibilità di più apparecchiature, ma potremo anche arricchire le modalità di assistenza da remoto con ulteriori prestazioni, dunque non solo la teledialisi in senso stretto, ma anche televisite e teleconsulti con altri specialisti che tipicamente sono coinvolti nel percorso di presa in carico dei pazienti con insufficienza renale. In questo modo estendiamo e completiamo l’assistenza da remoto, riducendo ulteriormente le necessità di spostamento dei pazienti ed estendendo anche ad altri reparti i benefici della telemedicina.

Un’ulteriore evoluzione che per l’ULSS 7 Pedemontana si inserisce in un contesto più ampio, come spiega il Direttore Generale Carlo Bramezza: «Innanzitutto ringrazio l’Associazione ELIOS per questa importante donazione. Negli ultimi anni come Azienda abbiamo investito molto nella telemedicina, attivando oltre alla teledialisi anche servizi di consulenza medica a distanza, sperimentandone il potenziale nell’ambito delle cure palliative domiciliari e ancora per il monitoraggio dei pazienti cardiologici. Riteniamo che per molte necessità assistenziali la telemedicina possa essere una risposta non solo efficiente, ma soprattutto efficace e migliore per la qualità di vita dei pazienti. In questo contesto l’esperienza della teledialisi avviata dalla nostra Nefrologia costituisce sicuramente un modello avanzato, che viene studiato anche in alcuni centri di eccellenza negli Stati Uniti, come ad esempio la prestigiosa Mayo Clinic del Minnesota, istituto di riferimento internazionale per la medicina, con cui proprio grazie a questa attività siamo entrati in contatto e stiamo portando avanti progetti di ricerca finalizzati al miglioramento di queste tecniche. Mi complimento dunque con tutto lo staff della Nefrologia della nostra Azienda per il lavoro che stanno svolgendo e per lo spirito con cui, appena raggiunto un risultato già di per sé innovativo, subito hanno voluto guardare oltre, pensando agli sviluppi futuri, e questo sempre per il bene dei pazienti».

«Questa donazione – commenta Alessandra Alban, presidente dell’Associazione ELIOS – si inserisce nel percorso che la Associazione ELIOS porta avanti da anni a sostegno dell’Ospedale San Bassiano e dell’intero territorio. Abbiamo scelto di finanziare il progetto di teledialisi perché rappresenta un investimento concreto in innovazione e, soprattutto, in qualità della vita per i pazienti. Non si tratta solo di introdurre nuove tecnologie, ma di cambiare il modo in cui la cura viene vissuta: riducendo i disagi degli spostamenti, garantendo un monitoraggio continuo e favorendo una presa in carico più umana e personalizzata. La teledialisi è un modello che incarna perfettamente i valori che guidano la nostra Associazione: attenzione al paziente, sostegno alle famiglie e collaborazione con il sistema sanitario per renderlo più vicino alle persone. È un progetto che ha la forza di incidere non solo sul presente, ma anche sul futuro, perché apre la strada a un utilizzo sempre più esteso e intelligente della telemedicina. Per questo siamo convinti che ogni euro investito in questa iniziativa generi un valore moltiplicato: per i pazienti, che trovano maggiore serenità e sicurezza; per i professionisti sanitari, che dispongono di strumenti all’avanguardia; e per la comunità intera, che beneficia di un ospedale capace di attrarre competenze, sperimentazioni e collaborazioni a livello internazionale. È questa visione, oltre alla fiducia nel lavoro del dott. Lentini e del suo team, che ci ha portato a sostenere con convinzione la teledialisi».

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