28 Febbraio 2025 - 15.15

Maxi operazione contro pedopornogafia: 34 arresti e 115 perquisizioni in tutta Italia, un arresto a Vicenza. Zaia: “Orrore inaccettabile”

ISCRIVITI AL CANALE WHATSAPP DI TVIWEB PER RIMANERE SEMPRE AGGIORNATO

CLICCA QUI

Si è conclusa l’attività investigativa denominata “Hello” contro lo sfruttamento sessuale dei minori online, condotta dagli specialisti del Centro operativo per la sicurezza cibernetica (Cosc) di Catania, in collaborazione con gli esperti del Centro nazionale per il contrasto alla pedopornografia online (Cncpo) del Servizio polizia postale.

Nell’operazione sono stati impiegati complessivamente oltre 500 poliziotti, che hanno operato in 56 città in tutta Italia eseguendo 115 perquisizioni domiciliari e informatiche al cui esito sono state arrestate 34 persone in flagranza di reato con l’accusa di detenzione di materiale pedopornografico, a seguito del sequestro di numerosi dispositivi informatici contenenti decine di migliaia di file illegali.

I 34 arrestati nell’operazione contro la pedopornografia risiedono nelle province di Catania, Siracusa, Agrigento, Napoli, Pescara, Foggia, Roma, Latina, Milano, Brescia, Firenze, Reggio Calabria, Cosenza, Pordenone, Lecce, Viterbo, Avellino, Barletta-Andria-Trani, Frosinone, Varese, Vicenza e Cagliari. Le perquisizioni, invece, sono state eseguite in numerose città italiane, tra cui Agrigento, Arezzo, Avellino, Bari, Bergamo, Bologna, Brescia, Cagliari, Caltanissetta, Caserta, Catania, Chieti, Como, Cosenza, Cremona, Firenze, Foggia, Frosinone, Genova, Latina, Lecce, Livorno, Mantova, Massa Carrara, Messina, Milano, Modena, Monza Brianza, Napoli, Oristano, Palermo, Parma, Pesaro, Pescara, Pisa, Pistoia, Pordenone, Potenza, Ragusa, Ravenna, Reggio Calabria, Rimini, Roma, Salerno, Savona, Siracusa, Sondrio, Sud Sardegna, Taranto, Torino, Trapani, Treviso, Varese, Verona, Vicenza e Viterbo.

L’indagine, coordinata dalla Procura distrettuale di Catania, e sviluppata, anche con attività sotto copertura, sulla piattaforma di messaggistica istantanea utilizzata dagli indagati, ha consentito di individuare diversi gruppi specializzati nello scambio di materiale pornografico minorile, con bambini abusati in età infantile ed episodi di zooerastia (istinto sessuale che porta ad avere rapporti sessuali con animali) con vittime minorenni.

Gli indagati sono tutti di sesso maschile e con un’età compresa tra 21 e 59 anni.

Due di loro, oltre a detenere migliaia di file pedopornografici, avevano immagini e video autoprodotti con abusi sessuali su minori, vittime che sono state già identificate dagli operatori di Polizia.

L’identificazione degli utenti che scambiavano immagini e video di pornografia minorile, ha richiesto un lavoro di approfondimento e analisi tecniche che hanno consentito di superare le barriere dell’anonimato in rete.

La maggior parte degli indagati faceva ricorso a sofisticati sistemi di crittografia e all’archiviazione in cloud per occultare il materiale illecito, rendendo difficile la sua individuazione.

Gli investigatori della Polizia postale hanno ricostruito i percorsi digitali, decrittando dati protetti e rinvenendo prove fondamentali per l’accertamento dei reati.

Le dichiarazioni di Zaia: “Siamo di fronte a un orrore inaccettabile, una ferita per la nostra società, per la nostra comunità, per le famiglie, ma soprattutto per le vittime sfiorate da questi crimini aberranti. Su questi temi non ci devono essere compromessi: tolleranza zero per chiunque si renda responsabile di simili reati, perché è intollerabile che vi siano individui capaci di simili atrocità. Da parte delle Istituzioni e dei cittadini è doveroso un plauso alla Polizia di Stato, a quella Postale e alla Magistratura per la maxioperazione nazionale: servono misure ancora più severe contro queste aberrazioni”.

Con queste parole, il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, esprime apprezzamento per il risultato dell’operazione nazionale contro lo sfruttamento sessuale dei minori online condotta dalla Polizia di Stato. Si tratta di una tra le più vaste azioni compiute ad oggi in Italia. Oltre 500 operatori della Polizia Postale hanno eseguito oltre 100 perquisizioni nei confronti di altrettanti indagati in 56 città italiane, traendo in arresto 34 persone in diverse province. Anche nel Veneto, le forze dell’ordine hanno individuato soggetti coinvolti nella detenzione e diffusione di materiale pedopornografico, smantellando reti criminali che operavano nell’ombra del web.

“Non possiamo abbassare la guardia – aggiunge il Presidente –. Chiediamo al governo nazionale di rafforzare i controlli e inasprire le pene per questi reati. È necessario un intervento deciso, affinché nessun bambino debba più subire violenze di questo genere. Il Veneto, come in tutte le iniziative di contrasto alla criminalità, farà la sua parte, sostenendo momenti di prevenzione, educazione digitale e assistenza alle vittime. Chiediamo, però, che la giustizia faccia il suo corso con la massima durezza e che le vittime ricevano tutto il supporto necessario per superare questo trauma”.

Potrebbe interessarti anche:

Maxi operazione contro pedopornogafia: 34 arresti e 115 perquisizioni in tutta Italia, un arresto a Vicenza. Zaia: "Orrore inaccettabile" | TViWeb Maxi operazione contro pedopornogafia: 34 arresti e 115 perquisizioni in tutta Italia, un arresto a Vicenza. Zaia: "Orrore inaccettabile" | TViWeb

Testata Street Tg Autorizzazione: Tribunale Di Vicenza N. 1286 Del 24 Aprile 2013

Luca Faietti Direttore Fondatore ed Editoriale - Arrigo Abalti Fondatore - Direttore Commerciale e Sviluppo - Paolo Usinabia Direttore Responsabile

Copyright © 2025 Tviweb. All Rights Reserved | Tviweb S.R.L. P.Iva E C.F. 03816530244 - Sede Legale: Brendola - Via Monte Grappa, 10

Concessionaria pubblicità Rasotto Sas

Credits - Privacy Policy