17 Novembre 2015 - 16.01

VICENZA – Viabilità in strada Biron, Dalla Pozza nel mirino

strada biron

La questione Biron sembra quasi un affare di Stato. I social si scatenano. Sono diversi gli interventi nei gruppi vicentini sulla viabilità modificata in strada Biron di Sotto. A un punto tale che qualcuno ha pensato di modificare un cartello con il quale critica pesantemente l’idea del Comune di raddoppiare le porte di ingresso alle estremità dell’arteria, di imporre il limite di 30 km/h, di piazzare cordoli in gomma, dossi artificiali, e dispositivi luminosi in mezzo alla strada. Interventi a molti apparsi esagerati, inutili, spreco di denaro pubblico.
Il cartello: “Attenzione viabilità modificata” viene così arricchito da un’aggiunta: “Da un pazzo”. L’obiettivo è chiaramente l’assessore alla viabilità Marco Antonio Dalla Pozza, già criticato per altre scelte diciamo, non ancora comprese dalla cittadinanza, come il pastrocchio sotto le scalette di Monte Berico o la corsia preferenziale per gli autobus in viale Verona-San Lazzaro. L’assessore insiste: “Le modalità per mitigare la velocità, proposte in estate, non si erano rivelate sufficienti. Le auto che percorrevano strada Biron di sotto, pur in presenza di due porte d’ingresso, non rallentavano ma effettuavano una manovra che consentiva loro di mantenere una velocità più elevata rispetto al limite dei 30 chilometri orari, mettendo in pericolo pedoni e ciclisti. E’ partita così una nuova fase sperimentale, concordata con il comitato dei residenti”.
Puntuale e incazzato interviene anche Claudio Cicero, di Vicenza a 360°: “Ma perché, anziché queste cose circensi non mettono a terra semplicemente il pettine sonoro. La gente correrà sempre, anche con le modifiche che ha fatto. Rallenta se trova il pettine sonoro oppure se trova un’indicazione di restringimento di carreggiata come successo in via Sicilia. Quando l’occhio vede quel cartello, l’automobilista rallenta. I dossi non servono a nulla, sono un fastidio incredibile. Non voglio pensare perché l’assessore abbia fatto quell’intervento in via Biron, non era un’urgenza viabilistica per la città. Se vogliono moderare la velocità facciano un periodo sperimentale di autovelox. Infine, posto che la richiesta sia arrivata da qualche residente, seguirei proprio qualche residente per vedere quanto corre nelle strade degli altri. A volte i cittadini sono così, del tipo: mettete i cassonetti, ma sotto la casa di un altro”

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