12 Maggio 2025 - 17.10

Vicenza, polemiche dopo il corteo per la sicurezza: L’opposizione: “La città è insicura, ma la maggioranza nega l’evidenza”. La maggioranza: “Passerella politica”

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Vicenza, 12 maggio 2025 – Non si placano le polemiche seguite alla manifestazione per la sicurezza che sabato 10 maggio ha visto sfilare in centro a Vicenza circa 400 persone tra cittadini e commercianti. L’iniziativa, organizzata da Bruno Celsan e dichiarata esplicitamente apartitica, ha tuttavia attirato critiche per la presenza significativa di esponenti di Fratelli d’Italia, interpretata da alcuni esponenti della maggioranza come una “passerella politica”.

Le reazioni non si sono fatte attendere. Tre distinti comunicati stampa del centrodestra accusano l’amministrazione Possamai di minimizzare la percezione – e la realtà – del problema sicurezza in città. Melissa Santin, di Gioventù Nazionale, replica alle critiche del consigliere comunale Bardin, che aveva definito la narrazione su Vicenza insicura “falsa”: “Solo dall’inizio dell’anno ci sono state almeno venti spaccate nel vicentino – afferma – è questa la percezione sbagliata? Le 400 persone in piazza chiedevano attenzione, ma l’amministrazione si è chiusa nel silenzio istituzionale, salvo poi accusarci di strumentalizzazione per la sola presenza”.

Sulla stessa linea il movimento Impegno per Vicenza, che sottolinea come la partecipazione spontanea di cittadini dimostri un disagio reale: “L’amministrazione minimizza o tenta di nascondere. Continuare a ignorare il problema sicurezza raccontando una Vicenza che non è, è irresponsabile. Il sindaco abbandoni l’azione di facciata e presidi concretamente il territorio”, scrivono Stefano Notarangelo e Michele Dalla Negra.

Ancora più netta Simona Siotto (Fratelli d’Italia): “La piazza grida paura, e la maggioranza risponde con il silenzio. Non si può negare ciò che è sotto gli occhi di tutti: il disagio è reale e la sicurezza è un diritto, non uno slogan. Mentre in altre città i sindaci scendono tra la gente, qui si preferisce delegare e rimuovere”.

Intanto, il dibattito politico si accende, evidenziando un crescente divario tra chi chiede maggiori presìdi e chi invita a non drammatizzare. La manifestazione di sabato, sebbene pensata come momento di condivisione civica, si è così trasformata nel nuovo terreno di scontro tra maggioranza e opposizione.

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