13 Giugno 2022 - 18.02

VICENZA – La Fabbrica del Rinascimento fa 40 mila!

Questa mattina il sindaco Francesco Rucco, l’assessore alla cultura Simona Siotto e il curatore Guido Beltramini hanno delineato il bilancio della mostra “La Fabbrica del Rinascimento. Processi creativi, mercato e produzione a Vicenza. Palladio, Veronese, Bassano, Vittoria”, seconda manifestazione del ciclo delle grandi mostre in Basilica palladiana che si è aperta con “Ritratto di donna” e che si chiuderà con l’esposizione dedicata all’Antico Egitto in collaborazione con il Museo Egizio di Torino e con il Museo del Louvre.

“La Fabbrica del Rinascimento è stato il risultato di un lavoro scientifico di alto livello che ha determinato la qualità del progetto riconosciuta dai mezzi di comunicazione nazionali e dalle tante persone che l’hanno visitata. E questo è stato possibile grazie alla collaborazione tra Assessorato alla cultura, Fondazione Teatro Comunale, Centro internazionale di architettura Andrea Palladio e Marsilo Arte”- ha sottolineato il sindaco Rucco -. Questo successo alimenta le aspettative per l’esposizione conclusiva del ciclo delle tre grandi mostre. Proprio nei giorni scorsi, durante una conferenza dedicata a Vicenza città finalista a capitale della cultura 2024, è intervenuto anche Christian Greco, curatore della mostra, che arriverà a Vicenzatra dicembre 2022 e maggio 2023, e che ha presentato alla città un nuovo e sorprendente progetto espositivo”.

E’ quindi intervenuta l’assessore Siotto: “Con soddisfazione annuncio che la mostra La Fabbrica del Rinascimento ha chiuso con un positivo bilancio costi-ricavi di 51.837 euro. In generale sono stati ottimi i riscontri relativamente alla qualità dell’allestimento e ai contenuti culturali della mostra che è stata possibile anche grazie ai tanti sponsor che ci hanno sostenuto”.

L’assessore ha poi commentato i dati ufficiali. I visitatori sono stati in totale 40.406. Il 55% di chi ha visitato la mostra ha raggiunto Vicenza per turismo. Il 75% ha visitato anche altri musei in città. Il 63% era già stato a Vicenza.

“La qualità di questa mostra è stata valutata certamente anche in rapporto ai contenuti culturali che si stanno sedimentando ma anche alle tante iniziative che l’hanno accompagnata” – ha concluso Siotto.

E’ quindi intervenuto Guido Beltramini: “Un risultato da sottolineare è che sta crescendo in città una competenza nel fare le mostre che prima non esisteva, grazie a ‘Ritratto di donna’ di Stefania Portinari nel 2019-2020, a questa mostra sul Rinascimento appena conclusa e alla prossima sull’Egitto a cui stiamo lavorando. Si è creata una squadra affiatata fra Assessorato alla Cultura, Teatro  e CISA, si sono accumulate esperienze attraverso un lavoro comune che mette al centro la Basilica palladiana come luogo espositivo di alto livello. Basti pensare all’allestimento: nel passato era costruito (e demolito) ogni volta, mentre dal 2019 il sistema modulare ideato da Antonio Ravalli e generosamente finanziato da Cereal Docks si apre ad accogliere le diverse mostre con costi minimi, per poi richiudersi a mostra finita nel famoso ‘cubo’ lasciando libero il salone. Ciò sta permettendo un calendario regolare di mostre, che è quello che serve per intercettare il turismo culturale in modo continuativo”. 

L’attenzione dei mass media

La mostra ha ottenuto un ottimo riscontro sulla stampa per quantità di articoli (circa 200 tra carta stampata, web, radio e tv) e qualità delle recensioni, che hanno sottolineato la rilevanza e originalità del progetto scientifico.
Importante il supporto di tutte le testate locali che si sono impegnate nella promozione e nel racconto della rassegna.
Per quanto riguarda la stampa nazionale, si segnalano tra i quotidiani, Avvenire, Corriere della Sera, Il Giornale, Il Fatto Quotidiano, Il Manifesto, Il Sole 24ore, L’Essenziale, La Repubblica, Libero; tra le riviste di settore e i periodici AD, Antiquariato, Art e Dossier, Bell’Italia, Famiglia Cristiana, Giornale dell’Arte, Io Donna, Italo, Sette, Touring (con un intero servizio sulla candidatura di Vicenza a a capitale della cultura), Tpi – The Post Internazionale.
Importante anche l’attenzione dei media internazionali, quali Le Figaro; Artsupp (tra i maggiori siti dedicati all’arte); RadioTelevisione Svizzera Italiana; Zeitblatt Magazine; Rai Internazionale (trasmesso in tutto il mondo).
Per quanto riguarda i dati relativi al sito e ai social si registrano oltre 30.000 utenti raggiunti l’apertura della mostra.

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