VICENZA – Alluvione, cantieri flash per non perdere i fondi
Ci vorrebbe Flash. E non stiamo parlando di scenari apocalittici o di supercattivi da sconfiggere. L’ambientazione è la città di Vicenza e il nemico numero uno è sempre lo stesso: l’alluvione (o, in questo caso, le sue conseguenze). Palazzo Trissino si trova a combattere in una corsa contro il tempo per terminare le opere di risanamento che erano state previste dopo l’alluvione e finanziate dalla Regione. Sette mesi, per l’esattezza fino al 6 novembre 2015, e quattordici cantieri. E la decisione, come i fondi del resto, verrebbe sempre da Venezia, da Alessandro De Sabbata, direttore della sezione sicurezza della Regione, con il decreto dirigenziale 193 del 6 novembre 2014.
I cantieri da aprire, oltretutto, non sarebbero nemmeno pochi: 14 in tutto, ogni due settimane, quindi, bisognerebbe aprirne uno nuovo. E se l’Amministrazione non dovesse farcela? Il finanziamento finirebbe per essere ritirato. Ma, niente paura: sembra non essere necessario concludere i lavori; al fine di non perdere il finanziamento regionale, basterebbe, intanto, farli partire.














