Veneto – Ancora nessuna traccia del 35enne disperso dopo essersi lanciato dalla cima della Busazza

Aggiornamento ore 17.45
Taibon Agordino (BL), 19 – 11 – 25
Dopo un’altra intensa giornata di sorvolo e perlustrazione, sono ancora senza esito le ricerche del basejumper finlandese di 35 anni, lanciatosi molto probabilmente sabato mattina dalla cima della Busazza senza poi riuscire ad atterrare. Dopo l’analisi approfondita via terra e via aerea dei giorni scorsi, con la difficoltà dovuta alla neve caduta domenica, quando di sera è scattato l’allarme, oggi si è tornati nuovamente a cercare, potendo usufruire dell’elicottero dell’Aiut Alpin Dolomites di Bolzano. Attrezzato con Campana Recco, un dispositivo rilevatore di segnali riflessi, per cercare di circoscrivere ancora di più l’area l’elicottero ha sorvolato a lungo le pareti, con a bordo personale del Soccorso alpino di Agordo. Dopo la probabile geolocalizzazione del cellulare dell’uomo a 2.600 metri di quota sulla Busazza, il Recco ha dato un’ulteriore conferma. La zona è compresa in un profondo canale verticale, colmo di neve, asperità e fratture nella roccia, dove, malgrado i reiterati passaggi non si è evidenziato nulla di nuovo. Anche l’elicottero dei Vigili del fuoco ha effettuato altre perlustrazioni dall’alto. Purtroppo dalle prossime ore è previsto un peggioramento del tempo e l’arrivo di ulteriore apporto nevoso.
Taibon Agordino (BL), 18 novembre 2025
Proseguono senza esito le ricerche del basejumper finlandese di 35 anni disperso nella zona della Busazza, da cui sabato mattina avrebbe effettuato un lancio con la tuta alare. L’ultimo collegamento del suo cellulare, rilevato tramite un secondo dispositivo, risale proprio alla mattinata di sabato, dato che ha immediatamente indirizzato gli sforzi dei soccorritori.
Alle prime luci dell’alba le operazioni sono ripartite con un dispiegamento congiunto di uomini e mezzi. L’elicottero della Guardia di finanza di Bolzano, dotato di tecnologia Imsi Catcher, ha confermato la geolocalizzazione del telefono dell’uomo a circa 2.600 metri di quota. La parete della Busazza è stata sorvolata a lungo in tutta la sua estensione, insieme all’elicottero dei Vigili del fuoco e al velivolo convenzionato con il Soccorso alpino Dolomiti Bellunesi, a bordo del quale erano presenti soccorritori muniti di binocoli per l’osservazione ravvicinata.
Parallelamente, le squadre di ricerca a terra hanno perlustrato la base della Busazza, della Torre Trieste e delle aree circostanti. Sul terreno hanno operato anche le unità cinofile della Guardia di finanza. In supporto sono stati impiegati i droni del Cnsas e dei Vigili del fuoco, che hanno effettuato riprese e sorvoli fino al sopraggiungere dell’oscurità.
Nonostante l’impegno congiunto di Carabinieri, Vigili del fuoco, Guardia di finanza e Soccorso alpino, del basejumper non è ancora stata trovata alcuna traccia. Le ricerche riprenderanno domattina: i soccorritori si ritroveranno a Capanna Trieste per un nuovo tentativo coordinato, con l’impiego dell’elicottero e ulteriori verifiche a terra.













