Sicurezza a Vicenza – Raffica di attacchi a Possamai da destra. Le risposte dalla maggioranza

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La sicurezza urbana accende lo scontro politico a Vicenza. Dopo due episodi di violenza verificatisi in pieno centro storico nel giro di poche ore – un’aggressione con tirapugni in piazza Matteotti e un pestaggio in corso Palladio per una lite legata ai bisogni di un cane – Fratelli d’Italia lancia un’offensiva durissima contro l’amministrazione Possamai, con accuse dirette al sindaco e richieste esplicite di un cambio di rotta.
Il più duro è Francesco Rucco, ex sindaco e attuale consigliere comunale di FdI:
“Vicenza è diventata Babele. In città c’è una vera escalation di violenza e il primo responsabile politico è il sindaco, che ha la delega alla sicurezza. Mentre i cittadini vivono nella paura, Possamai si dedica a tagli di nastri e passerelle nei cantieri privati. Fa l’immobiliarista, non il sindaco. Abbia dignità: lasci subito le deleghe o si dimetta”, ha dichiarato Rucco.
A fargli eco, il capogruppo in Consiglio comunale Nicolò Naclerio:
“Sembra ci siano due città diverse: una, raccontata dall’amministrazione, fatta di servizi fotografici e inaugurazioni; l’altra, quella reale, che finisce ogni giorno in cronaca nera. Sono due anni che proponiamo soluzioni concrete, ma veniamo ignorati. Così Vicenza affonda nella propaganda, mentre la sicurezza brucia”.
Anche Gioventù Nazionale, il movimento giovanile di FdI, prende posizione con i suoi rappresentanti locali e regionali.
Nicolò Stefano Aldighieri, vicepresidente regionale, incalza: “Il sindaco non può più nascondersi dietro alibi. È lui il primo responsabile dell’ordine urbano. Se non conosce il suo ruolo, non è degno di ricoprirlo”. Dura anche la portavoce vicentina Melissa Santin: “Abbiamo ragazze che hanno paura a rientrare a casa, cittadini sfiduciati. È ora di dire basta: servono sicurezza vera e risposte immediate”.
Infine, a rincarare la dose è il consigliere regionale Joe Formaggio, che minaccia un’azione diretta:
“Se entro dieci giorni non verranno adottate misure straordinarie per il centro storico, partirà una raccolta firme per l’istituzione di una ‘zona rossa’. Vicenza deve tornare ai vicentini. Il sindaco è assente, mentre la città è ostaggio del degrado”.
Fratelli d’Italia chiede dunque un cambio immediato nella gestione della sicurezza cittadina: revoca delle deleghe a Possamai o dimissioni, istituzione di presìdi fissi, più pattuglie e un piano urbano strutturato. Una richiesta che, dopo l’ennesima ondata di violenza in centro, suona come un ultimatum politico.
Per Possamai e la maggioranza rispondno il consigliere del Gruppo Civici per Vicenza Massimo Bardin, Giacomo Bez del Partito Democratico e Luca Poncato (Lista Tosetto):
“Che l’ex sindaco Rucco chieda le dimissioni del sindaco attuale Possamai -scrive Bardin – ha qualcosa di comico, se non fosse tragicamente serio. Anche perché, Rucco, lo sa bene: sulla sicurezza i margini d’azione di un sindaco sono limitati. Ma forse questo dettaglio le è sfuggito anche quando era in carica.
A voler essere maliziosi, sembrerebbe che l’unica vera passione politica dell’ex primo cittadino sia la campagna elettorale permanente. Un po’ come quei cantanti che hanno fatto un solo disco e passano il resto della carriera a ricordarci di averlo inciso.
D’altronde, guardando alle cronache dei suoi anni a Palazzo Trissino, non si direbbe che Vicenza fosse diventata un’oasi di ordine e sicurezza. E no, nemmeno le felpe con scritte cubitali “SICUREZZA” sono riuscite a risolvere il problema.
Il punto è semplice: per guidare una città servono visione, equilibrio, capacità di ascolto. Servono stile, onestà intellettuale e senso delle istituzioni. Caratteristiche che, con tutto il rispetto, Rucco non ha mai dimostrato davvero di possedere. Non è una colpa, ma nemmeno un merito: è solo la realtà.
La città merita un confronto serio, non un eterno comizio. Lasciamo lavorare chi oggi ha l’onere e l’onore di governare. E chi è stato, abbia almeno la decenza di ricordarsi quanto era difficile esserlo.
P.S. Un piccolo ripasso per l’ex sindaco Rucco: il Sindaco attribuisce le deleghe, non le lascia. Dovrebbe saperlo, no?”, conclude Bardin.
Giacomo Bez
“L’ex sindaco Rucco – scrive Bez (PD) – chiede oggi le dimissioni di Possamai perché – a suo dire – avrebbe fallito sul tema sicurezza. Peccato che a Vicenza certi episodi si siano verificati anche durante il suo mandato. Eppure allora non si dimise nessuno.
Rucco accusa come se avesse lasciato una città modello in mano agli incapaci. Eppure i giornali dell’epoca raccontano qual era la situazione, sul fronte sicurezza. E la realtà è che dopo cinque anni da sindaco è stato mandato a casa direttamente dai cittadini.
Ora, senza più le vesti del civico è in piena campagna elettorale, e invece di collaborare nell’interesse della città o chiedere al Governo – guidato dal suo stesso partito – più risorse per la sicurezza, preferisce rovinare l’immagine di Vicenza con dichiarazioni strumentali e fuori luogo. Basta. Non se ne può più di questo atteggiamento.
Sostenere oggi che Vicenza sarebbe “fuori controllo” è una dichiarazione tanto grave quanto infondata. A smentirlo, tra l’altro, è stato proprio il Prefetto, che ha invitato alla prudenza e alla misura. Insomma, Rucco ignora i fatti per recitare una parte da protagonista mancato.
Caro ex sindaco, le opposizioni sono importanti, ma per essere credibili servono anche memoria, coerenza e un minimo di pudore.
Luca Poncato (Lista Tosetto)
“Rucco oggi grida all’«emergenza città fuori controllo»… dopo cinque anni al volante: comodo, no? Il degrado non nasce ora—è anche figlio delle sue occasioni perse e di troppa propaganda.
La giunta Possamai, invece, è per strada: ascolta, ricuce, interviene sul sociale con i fatti, non con gli slogan. Vicenza ha bisogno di mani che lavorano, non di cheerleader del disastro.
E chi non rispetta le regole, dovrà risponderne nelle sedi opportune.”