25 Gennaio 2019 - 9.11

Morte in culla: una riflessione

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La cronaca di ieri, purtroppo, ci ha posto dinanzi alla dolorosa morte in culla di un bimbo di pochi mesi nel Vicentino. L’incubo di tutti i neo genitori.  In merito alle morti improvvise dei lattanti, dette anche SIDS, ci sono alcuni punti importanti da chiarire. Perché parlarne e fare informazione al riguardo, è il primo modo per prevenire questi tragici fatti.

La SIDS rappresenta, in molti paesi occidentali, la prima causa di morte tra un mese e un anno di vita.  L’incidenza della SIDS varia da casistica a casistica da un minimo di 0,5 per 1000 nati vivi ad un massimo di 3,5 per mille. Le stime più attendibili dicono che colpisce circa un nuovo nato ogni 1.000-1.500. In Italia nascono ogni anno circa 500mila bambini e quindi ci si attenderebbe da 250 a 3500 casi di SIDS. In Italia queste sono stime “numeriche”, perché nel nostro paese l’epidemiologia della SIDS è poco conosciuta, anche a causa della rarità di esecuzione dell’esame autoptico.

La SIDS è più frequente tra i due e i quattro mesi, il 60% dei bambini che muore è di sesso maschile. I bambini deceduti per SIDS sono morti sia di giorno che di notte, sia in culla che nel passeggino, sia nel seggiolino della macchina che in braccio ai genitori.

Sono stati identificati dei precisi fattori di rischio e, tra questi, il principale è quello di mettere il bambino a dormire in posizione prona (a pancia in giù). Altri fattori di rischio sono: posizionare il bambino sul fianco, il caldo eccessivo, pratiche di cattiva igiene del sonno, quali: cuscini, coperte, materassi non idonei, eccessiva temperatura, fumo della madre in gravidanza, fumo passivo, infezioni delle vie respiratorie, prematurità e familiarità. L’allattamento al seno è stato dimostrato un fattore protettivo in varie pubblicazioni scientifiche. Mentre consigliare di mettere il bambino a dormire supino (a pancia in su) ha determinato una riduzione della mortalità di oltre il 50 per cento.

La diagnosi di SIDS è una diagnosi di esclusione ed è necessario escludere altre cause note (cardiopatie, malattie infettive, maltrattamento) di mortalità per cui è necessario eseguire una adeguata autopsia ed una adeguata valutazione della “scena della morte”.

Ancora ignota, purtroppo, resta la causa di questo funesto eventoMoltissimi sono stati i tentativi di spiegare la SIDS; si sono succedute teorie respiratorie, neurologiche, cardiologiche, tossiche, infettive, e altre ancora. Ultimamente, un gruppo di ricercatori italiani propone all’attenzione la cosiddetta sindrome del QT allungato (una anomalia dell’attività elettrica cardiaca). Di conseguenza, questi studiosi hanno suggerito la possibile, ma non ancora dimostrata, utilità di uno screening neonatale per la diagnosi precoce (cioè far fare un ECG a tutti i neonati).

In conclusione, tutto l’ambiente scientifico neonatale concorda nel dire che per prevenire la Sids servono idonee campagne sugli interventi di prevenzione.

Anche se, come detto, la ricerca non ha ancora individuato con certezza quali siano le cause della SIDS,si pensa che possa derivare da una combinazione di fattori in grado di affliggere un organismo ancora incapace di reagire a determinati stimoli esterni; le ragioni di questa eccessiva vulnerabilità rimangono tuttavia ancora sconosciute.

Ad oggi sono stati individuati individuati i seguenti fattori di rischio:

  • È meglio far dormire i neonati a pancia in su. I neonati che dormono a pancia in giù corrono un rischio molto maggiore di morire di SIDS rispetto a quelli che dormono supini.
  • La temperatura della stanza in cui dorme il neonato deve essere corretta, né troppo calda, né troppo fredda.
  • In alcuni episodi le coperte e i peluche eventualmente presenti nella culla possono aumentare il rischio di soffocamento.
  • È necessario prestare attenzione alla superficie su cui dorme il neonato. I neonati che dormono su superfici morbide o sotto coperte morbide corrono un rischio maggiore di morire per la SIDS.
  • Il neonato dovrebbe dormire in un letto separato dai genitori, ma posto vicino ad essi (condivisione della stanza, ma non del letto).
  • I neonati dati alla luce da madri che hanno fumato in gravidanza sono esposti a un rischio superiore e statistiche simili sono state evidenziate relativamente all’alcool.
  • I tassi di SIDS diminuiscono con l’aumentare dell’età materna, con le madri adolescenti che risultano quindi essere quelle a più alto rischio.
  • Un’assistenza ritardata o inadeguata durante la gestazione aumenta a sua volta il rischio.
  • L’allattamento al seno sembra invece offrire un effetto di protezione.
  • Le vaccinazioni NON aumentano il rischio di SIDS ma, al contrario, sono collegati a una riduzione del 50% circa.

I consigli vanno seguiti sempre. I neonati che di solito dormono supini ma che, anche solo per un pisolino, vengono fatti dormire a pancia in giù, corrono un rischio superiore di morte in culla. È importante che chiunque si prende cura di vostro figlio lo faccia dormire supino, sia durante il giorno sia durante la notte.

 

Prevenzione

Ecco 10 consigli che voi e chi si prende cura di vostro figlio dovreste applicare per diminuire il rischio di SIDS:

  1. Fate sempre dormire il neonato a pancia in su, sia durante il giorno sia durante la notte. La posizione supina è la più sicura e va adottata tutte le volte che si mette il bambino a dormire.
  2. Mettete il bambino a dormire su una superficie rigida, ad esempio su un materasso per culla appositamente certificato e coperto da un lenzuolo di dimensioni adeguate. Non fatelo mai dormire su un cuscino, su una trapunta, sulla pelle di pecora, sulla lana o su altre superfici morbide.
  3. Allontanate gli oggetti, i giocattoli morbidi e le lenzuola larghe dalla zona dove dorme il bambino. Non usate mai cuscini, coperte, trapunte, lana e imbottiture morbide di nessun genere nella zona dove dorme il bambino e tenete lontani dal suo volto tutti gli oggetti.
  4. Non fumate e allontanate il neonato dal fumo.Non fumate durante la grafidanza e nemmeno dopo la nascita di vostro figlio; non permettete a nessuno di fumare in sua presenza.
  5. È possibile far dormire vostro figlio vicino a voi, ma non nel vostro stesso letto. Il neonato non dovrebbe dormire nel lettone, nel divano o in poltrona con voi o con altri bambini; può però dormire nella vostra stessa camera. Se lo portate nel letto con voi per allattarlo, quando avete finito mettetelo supino in una zona dedicata solo a lui, ad esempio in una culla o in un lettino per bambini attaccato al vostro.
  6. Usate un ciuccio pulito e asciutto quando mettete vostro figlio a dormire, ma non obbligatelo a tenerlo. Se allattate al seno, prima di usare il succhietto aspettate che vostro figlio abbia almeno un mese o si abitui ad essere allattato.
  7. Non fatelo sudare durante il sonno. Per dormire mettetegli dei vestitini leggeri e tenete la stanza a una temperatura confortevole per un adulto.
  8. Evitate tutti i prodotti che affermano di far diminuire il rischio di SIDS, perché non esistono ad oggi evidenze in merito.
  9. Non usate i baby monitor per diminuire il rischio di SIDS. Se avete dubbi sull’opportunità di usare i monitor per altri problemi di salute di vostro figlio, chiedete sempre consiglio al pediatra.
  10. Diminuite il rischio di asimmetrie nella testa di vostro figlio. Quando è sveglio e c’è qualcuno che lo controlla, lasciatelo pure a pancia in giù; cambiate ogni settimana la direzione in cui dorme all’interno della culla; non lasciatelo per troppo tempo nel passeggino, nella carrozzina o sul seggiolino dell’automobile.
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