OMICIDIO DI ROMANO – Sonniferi nel caffè prima di ucciderlo
Restano in carcere gli amanti di Romano, accusati di omicidio volontario e occultamento di cadavere. Il gip di Treviso Silvio Marras ha convalidato il fermo di Manuel Palazzo e Lucia Lo Gatto, rispettivamente di 27 e 41 anni, accusati dell’omicidio del convivente della donna, Aldo Gualtieri, 40enne, anche lui residente a Romano d’Ezzelino. Il corpo della vittima era stato rivenuto carbonizzato e coperto da delle pietre a Possagno, nel Trevigiano, lo scorso 23 aprile. I due, fermati l’altra notte dai militari, la scorsa domenica, avevano chiamato i soccorsi vicino al luogo del delitto perché bloccati con l’auto in panne. Il titolare di un’autofficina della zona, intervenuto per far ripartire la vettura, ha dichiarato di aver notato del fumo da un vicino ammasso di pietre.
Come riporta Il Gazzettino, l’accusa è quella di un delitto passionale. La vittima, a quanto è emerso dalle indagini, sarebbe stata uccisa dalla Lo Gatto, la sua compagna, e dal giovane, con il quale la donna aveva una relazione. Nel frattempo, i due amanti hanno scelto di non parlare, avvalendosi della facoltà di non rispondere durante l’interrogatorio, e resteranno in carcere.
L’omicidio di Gualtieri potrebbe essere stato premeditato. La mattina dell’omicidio, la donna aveva tentato di stordire il compagno sciogliendo dei sonniferi nel caffè. Senza contare che, quella notte, le due figlie, di 9 e 14 anni, dormivano fuori casa. Il 40enne, poi, sarebbe stato ucciso proprio nel suo appartamento, probabilmente in cucina. Omicidio al quale avrebbero partecipato attivamente entrambi gli amanti, colpendolo con un coltello da cucina. Non si sa se l’uomo fosse già morto quando è stato caricato nel bagagliaio della Golf Blu, bloccatasi poi nel sentiero di Possagno. Solo ipotesi fino ad ora, ma le risposte arriveranno con l’autopsia.
GM














