Omicidio Favaretto: identificata minorenne italiana di seconda generazione che l’avrebbe colpito mortalmente al collo

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A otto mesi dall’aggressione mortale avvenuta a Treviso, è stata identificata la 17enne che avrebbe colpito Francesco Favaretto con una bottiglia di prosecco, provocandogli una grave ferita al collo. La ragazza, italiana di seconda generazione, è una dei cinque minorenni raggiunti da misura cautelare: è stata collocata in comunità. L’episodio risale al 12 dicembre scorso, quando il 22enne fu vittima di un tentativo di rapina sfociato in una duplice aggressione. A incastrarla, le dichiarazioni di un coindagato e della testimone presente al momento dei fatti. Favaretto morì dopo 11 giorni di agonia in ospedale. Sul caso è in corso l’udienza preliminare per tre minorenni accusati di concorso in omicidio e rapina.
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Cinque minorenni sono stati arrestati per l’omicidio di Francesco Favaretto, il giovane di 22 anni che venne aggredito lo scorso 12 dicembre a Treviso da dieci ragazzi, di cui tre maggiorenni, a scopo di rapina. Ne dà notizia l’Ansa Veneto. Favaretto morì dopo 11 giorni di ricovero nel reparto di rianimazione dell’ospedale. La Procura della Repubblica di Treviso e quella presso il Tribunale per i Minorenni di Venezia hanno emesso i provvedimento dopo che erano stati raccolti numerosi e univoci elementi di prova sul coinvolgimento dei 10 indagati, 3 dei quali finiti in carcere pochi giorni dopo l’aggressione.
Ora l’Autorità Giudiziaria ha emesso un nuovo provvedimento a carico di altri cinque minorenni accusati di omicidio (tre di loro anche per rapina). I cinque indagati sono stati portati presso strutture di comunità tra il Veneto, Campania e Calabria. L’agguato a Favaretto avvenne in città e compiuto sia a mani nude sia con l’uso di un coltello e di una bottiglia infranta con cui è stata probabilmente provocata la ferita più profonda.