Nel 2018 oltre 1,3 milioni di euro per interventi caritativi nel territorio diocesano con l’8×1.000

Restituire ai donatori, ai volontari, alle associazioni e alla popolazione in generale tutto ciò che è stato possibile realizzare grazie all’8×1000 devoluto alla Chiesa cattolica tramite la dichiarazione dei redditi 2018.
Questo l’obiettivo dell’incontro voluto questa mattina in Seminario Vescovile a Vicenza dalla Diocesi e da Caritas Diocesana Vicentina, che hanno illustrato la ripartizione dei fondi e i progetti sostenuti grazie ad essi nel territorio diocesano a favore delle persone bisognose.
LA QUOTA 8X1000 2018 ALLA DIOCESI DI VICENZA.
Grazie a quanto devoluto alla Chiesa cattolica tramite la dichiarazione dei redditi 2018 da milioni di italiani, la quota dell’8×1000 destinata alla Diocesi di Vicenza è stata pari a 2.751.286 euro, ripartiti tra 1.423.029 euro per le esigenze di culto e la pastorale e 1.327.357 euro per interventi caritativi a favore della comunità diocesana.
I dati sono stati illustrati dall’economo diocesano Mons. Giuseppe Miola. Per quel che riguarda il culto e la pastorale, il 60% dei fondi è stato destinato alla Curia diocesana e ai centri pastorali diocesani, il 13% per iniziative di cultura religiosa nell’ambito della diocesi, l’8% per la formazione teologica e pastorale, il 7% per la conservazione o il restauro di edifici di culto, il 4% per attività pastorali straordinarie, il 3% per mezzi di comunicazione sociale a finalità pastorale, il 2% per la pastorale vocazionale, un altro 2% per i sacerdoti diocesani in terra di missione e l’1% per la cura pastorale degli immigrati presenti in diocesi.
Il panorama degli interventi caritativi è stato invece tracciato dal direttore di Caritas Diocesana Vicentina don Enrico Pajarin: l’11,1% è stato destinato in favore degli extracomunitari, il 10% è stato devoluto al fondo che il Vescovo destina a situazioni in particolare bisogno, il 7,4% in favore di anziani, il 4,7% in favore di portatori di handicap, lo 0,3% in favore di persone con problemi di tossicodipendenza e la fetta più importante, ossia il 66,9%, in favore di altri bisognosi e cioè: mamme e bambini, persone senza cibo, persone senza dimora, persone in difficoltà abitativa, persone disoccupate/inoccupate, donne vittima di tratta, persone detenute e in misure alternative al carcere, persone ammalate/ricoverate in ospedale/in casa di riposo, ragazzi e giovani in difficoltà educativa.
In tutti questi interventi sono stati coinvolte le parrocchie più 23 enti ed associazioni diffusi nel territorio, tra cui il braccio operativo della Caritas Diocesana Vicentina, ossia l’Associazione Diakonia Onlus.
“L’elenco dei progetti avviati grazie alla scelta di moltissimi italiani è veramente ampio – spiega don Enrico Pajarin -. È soprattutto grazie all’8×1000 alla Chiesa cattolica e al 5×1000 all’Associazione Diakonia Onlus e alle altre associazioni che riusciamo a dare tutte queste risposte alle persone bisognose, che nonostante una parvenza di ripresa economica sono purtroppo ancora moltissime. Spesso sono i nostri vicini di casa, che magari per vergogna o pudore non chiedono apertamente aiuto, ma si rivolgono a noi di Caritas per superare le loro difficoltà temporanee o di lungo corso. Ecco perché anche quest’anno rinnoviamo l’appello di compiere con la dichiarazione dei redditi un gesto di carità a favore di chi ha realmente bisogno”.
IL BILANCIO SOCIALE DI CARITAS DIOCESANA VICENTINA.
Tutti i servizi realizzati nel 2018 grazie non solo all’8×1000 ma anche al 5×1000 devoluto all’Associazione Diakonia Onlus sono riportati nel Bilancio Sociale di Caritas Diocesana Vicentina, presentato anch’esso questa mattina.
Tra volontari nella gestione dei servizi-segno e volontari delle Caritas parrocchiali, la Caritas Diocesana Vicentina ha potuto contare su 3.053 persone che hanno messo gratuitamente a disposizione il loro tempo a favore delle persone più bisognose. I 1.400 volontari nella gestione dei servizi-segno sono stati impegnati per un totale di 70.400 ore, pari a 8.000 giorni di lavoro e ad un risparmio, in termini di salari medi, di 1.640.000 euro.
Persone in grave marginalità.
Nel 2018 il ricovero notturno di Casa San Martino per senza dimora ha ospitato 428 persone, per un totale di 17.929 pernottamenti. I volontari impegnati sono stati 197, che hanno distribuito anche 1.730 coperte.
A Casa Santa Lucia, che offre i servizi mensa, docce, lavanderia, consulenze mediche e segretariato sociale per persone senza dimora, sono state accompagnate 618 persone, che hanno usufruito di 28.104 pasti, 6.538 docce, 590 servizi di lavanderia, 154 consulenze mediche e 4.000 abiti usati. I volontari coinvolti sono stati 758.
Il Centro San Faustino, che è un centro di prima accoglienza, d’ascolto e di orientamento, ha accompagnato 745 persone grazie all’ausilio di 26 volontari, mentre lo sportello Rom e Sinti ne ha accompagnate 259, tramite 700 incontri e 110 visite domiciliari e ai campi realizzati anche con l’aiuto di 26 volontari.
Lo sportello Donna e Famiglia, che si avvale di 12 volontarie, ha accompagnato 355 donne per un totale di 2.876 interventi, mentre il progetto di Social Housing ha riguardato 75 persone, di cui fanno parte 11 nuclei familiari.
Il progetto Esodo, finalizzato al reinserimento sociale attraverso il lavoro di persone in percorso giudiziario, ha ospitato 35 persone e ha coinvolto le scuole in 38 incontri, grazie all’aiuto di 25 volontari.
Dello sportello di consulenza legale hanno beneficiato 120 persone, supportate da 11 avvocati volontari, mentre 7 persone sono state coinvolte nel progetto di lavori di pubblica utilità e altre 8 in quello degli affidamenti in prova.
Persone in sofferenza psichica e fatica nelle relazioni.
Lo sportello di sostegno psicologico ha accompagnato 68 persone tramite 234 colloqui e l’intervento di 14 psicoterapeuti volontari.
Davide e Golia, progetto che si occupa di persone segnate dal disagio mentale, ha accompagnato 75 persone tramite 228 colloqui e l’aiuto di 40 volontari-facilitatori, mentre il servizio “lutto, solitudine ed esperienza del limite” ne ha accompagnate 124 attraverso 217 colloqui, 13 gruppo di auto-mutuo-aiuto e 22 volontari.
S.T.R.A.D.E.: Servizio Territoriale Relazione di Accompagnamento nella Difficoltà Economica.
Il servizio S.T.R.A.D.E. ha erogato 23 prestiti per un totale di 62.423 euro, 10 affitti sociali per un importo di 10.020 euro e 322 sostegni di vicinanza per un importo di 126.474 euro.
Le Caritas parrocchiali.
Nel 2018 le Caritas parrocchiali (hanno risposto al questionario 75 su 108) hanno ascoltato 20.444 persone, di cui il 25% singole e il 75% appartenenti a nuclei familiari (per un totale di 4.767 famiglie).
Sono stati distribuiti 632.263 kg di generi alimentari vari, 8.042 kg di alimenti per bambini, 58.725 litri di latte, 18.514 litri di olio, 138.152 capi di vestiario e 9.816 prodotti per l’igiene personale e della casa.
Gli aiuti economici distribuiti sono stati pari a 494.476 euro da parte dei Centri di Ascolto e Accompagnamento e a 337.522 euro da parte delle Conferenze San Vincenzo, per un totale di 832.028 euro.
Gli aiuti erogati dai Centri di Ascolto a Accompagnamento sono stati in maggioranza per il pagamento di bollette, seguiti da aiuti per spese varie, alimenti, scuola, locazione/casa, trasporti e medicinali.Ufficio stampa Caritas Vicentina –













