MONTECCHIO-VICENZA: Sgominata banda di serbi con 100 mila euro di merce e un ariete in acciaio

(Una delle basi operative della banda era a Creazzo, in via Milano 5)
Vasta operazione condotta dai carabinieri di Montecchio con quelli di Portogruaro, nel veneziano. Finiti in manette 4 slavi. Una banda che nei mesi scorsi si era resa responsabile di diversi furti e rapine in tutto il Veneto. I militari hanno recuperato un bottino di 100 mila euro. L’operazione è iniziata lunedì mattina alle 6.30 a Montecchio. I carabinieri hanno bloccato l’auto guidata da S.M., 36 anni, serbo, e I.P., 42enne, bosniaco. I due prima si essere presi sono riusciti a speronare l’automobile dei militari. L’auto, una monovolume, risultava rubata a Montebelluna e dentro vi erano diverse casse di profumo, rubate tre ore prima a Saccolongo, nel Padovano. Durante il colpo avevano usato un’altra auto rubata per sfondare la vetrina.
Sono seguiti poi dei controlli al garage che i due usavano a Montecchio, in via Giolitti 8. Dentro, decine di sacchi per l’immondizia chiusi con nastro isolante, all’interno dei quali è stata trovata l’intera refurtiva di un furto, commesso a Cornedo Vicentino lo scorso 12 novembre, nel negozio Abbigliamento Casagrande. Trovati anche diversi scatoloni contenenti flaconi di profumo di varie marche, equipaggiamento sportivo, oltre a numerosi attrezzi ed arnesi atti allo scasso. La refurtiva dei due negozi sopra indicati, completamente recuperata e del valore complessivo di circa 44mila euro è stata riconsegnata, nella mattinata stessa, ai legittimi proprietari. Sulla monovolume i militari hanno anche rinvenuto attrezzi da scasso e diversi passamontagna e guanti da lavoro.
Ma l’indagine non si è fermata e sono seguite delle perquisizioni a due abitazioni usate dai due: a Creazzo, in via Milano 5 e a Vicenza, in Strada Padana x Verona, 261/C. Anche qui è stata trovata merce proveniente da diversi furti: profumi, computers e un altro monovolume FORD Galaxy, anch’esso rubato mesi addietro in Montebelluna. Soprattutto nel corso di tali perquisizioni sono stati rinvenuti tantissimi attrezzi e strumenti funzionali alla commissione di furti in abitazione e spaccate in esercizi commerciali. Addirittura un pesante ariete in acciaio, artigianalmente costruito, una scala a pioli in corda, un martello pneumatico professionale, oltre a decine di tronchesi, e altri arnesi appositamente forgiati idonei a forzare serrature. Sono state quindi sottoposte a fermo altre due persone, proprietarie delle due abitazioni, entrambe di nazionalità serba e senza precedenti: A.L., 30 anni, e B.J., 29 anni. L’attività investigativa ha preso spunto da alcune testimonianze che hanno permesso di individuare l’autovettura cosiddetta “pulita” in uso ai ladri. Da qui è iniziata una complessa attività di pedinamenti e controlli anche con indagini tecniche di tutti gli utilizzatori del veicolo, che normalmente era in uso a una coppia insospettabile di serbi ma che, altrettanto spesso, era ceduta più o meno consapevolmente ai malviventi. Sono tuttora in corso accertamenti atti a valutare sia la provenienza della merce rinvenuta che la posizione di altri serbi emersi nel corso delle indagini tuttora condotte dal Procuratore Capo di Vicenza Antonino Cappelleri e da Annita Sorti della Procura di Pordenone.













