18 Giugno 2025 - 16.19

Mondo – Muore di rabbia dopo essere entrato in contatto con un cane in Marocco

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Una persona è morta nello Yorkshire, nel Regno Unito, a causa della rabbia contratta dopo essere entrata in contatto con un cane randagio in Marocco, durante una vacanza. Lo ha reso noto l’Agenzia per la sicurezza sanitaria del Regno Unito (UKHSA).

L’individuo, di cui non sono ancora state diffuse le generalità, è stato diagnosticato nella regione dello Yorkshire e dell’Humber al rientro dal Paese nordafricano. Si tratta del settimo caso di rabbia diagnosticato nel Regno Unito dal 2000: tutti i casi, incluso quello attuale, sono stati contratti all’estero.

L’UKHSA ha precisato che non esiste alcun rischio per la popolazione, poiché la rabbia non si trasmette da persona a persona. Tuttavia, per precauzione, sono stati effettuati controlli tra gli operatori sanitari e i contatti stretti del paziente, per offrire la vaccinazione post-esposizione se necessaria.

La rabbia è un’infezione virale quasi sempre fatale una volta che compaiono i sintomi, ma può essere prevenuta con un trattamento tempestivo subito dopo l’esposizione. Il virus si diffonde attraverso la saliva di animali infetti, in particolare cani randagi nei Paesi in cui la malattia è ancora endemica. Altri animali potenzialmente portatori sono mucche, volpi, gatti e pipistrelli.

I sintomi iniziali della rabbia possono assomigliare a quelli di un’influenza: febbre, mal di testa, nausea. Con il progredire dell’infezione possono manifestarsi agitazione, ansia, difficoltà a deglutire, salivazione eccessiva, allucinazioni e persino paralisi.

In Regno Unito, la rabbia non è presente nella fauna selvatica né negli animali domestici, e dal 1902 non si registrano casi autoctoni di trasmissione da uomo a uomo o da animali, eccezion fatta per rari episodi legati a pipistrelli che possono trasmettere un virus simile.

La dottoressa Katherine Russell, responsabile delle infezioni emergenti e zoonosi dell’UKHSA, ha rivolto un messaggio di cordoglio alla famiglia della vittima e ha ricordato l’importanza di agire prontamente in caso di sospetta esposizione:
«Vorrei esprimere le mie condoglianze alla famiglia di questa persona. Se venite morsi, graffiati o anche solo leccati da un animale in un Paese dove la rabbia è presente, lavate immediatamente la ferita con abbondante acqua e sapone e consultate un medico il prima possibile per ricevere il trattamento post-esposizione».

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