19 Agosto 2021 - 13.28

Ultima trovata No Vax: minacce ai medici

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Da quando sono state lanciate le campagne vaccinali contro l’infezione da Covid 19, viste per fortuna dalla maggioranza della popolazione come uno strumento determinante per mettersi al riparo dalle forme più acute, dai ricoveri e dalle terapie intensive, abbiamo assistito alla recrudescenza del fenomeno del negazionismo.
Che in una prima fase si è esplicitato nel rifiuto della malattia stessa, al grido “il virus non esiste”, poi si è concentrato sul rifiuto delle mascherine ed in generale dei mezzi di protezione, per evolvere da ultimo nel fenomeno No Vax.
Con il diffondersi di una propaganda martellante sui social, basata per lo più su uno stupidario che va dal grande classico che con l’iniezione ti impiantano un microchip sotto pelle, al lungo elenco dei presunti componenti abominevoli dei sieri, dalle cellule di scimmia ai feti abortiti, dai metalli pesanti alle sostanze tossiche (a tal proposito proprio in questi giorni sul Web sta girando una fake news su carta intestata dell’Ospedale Cardarelli di Napoli, secondo cui i vaccini sarebbero tossici).
Fra queste “perle” mi è capitato di leggere anche che il sangue dei vaccinati non sarebbe più adatto per le trasfusioni in quanto coagula.
Non si tratta di gruppi sociali ben identificati. La galassia No Vax va dal teorizzatore di complotti di Big Pharma, all’avvocato che si mette a disposizione per difendere presunte violazioni di diritti costituzionali, dal virologo che si lancia in spiegazioni tecniche contro le immunizzazioni, al deputato che fa dell’anti vaccinismo una bandiera politica.
Il tutto aggravato da una classe politica riottosa a prendere decisioni drastiche, perché i No vax si stimano essere circa 6milioni, e anche loro prima o poi voteranno.
Va comunque dato atto al Governo Draghi di aver deciso, sia pure fra mille ostacoli e a prezzo di infinite mediazioni, l’attivazione del Green Pass vaccinale per poter svolgere alcune attività.
Mai misura fu più invisa ai “renitenti al vaccino”, perché vedono limitata la propria vita sociale, e magari anche perché può diventare difficile spiegare ai figli adolescenti che non possono andare al cinema, ad una festa con gli amici, o salire su un aereo, perché “mamma e papà” sostengono posizioni anti scientifiche.
E così abbiamo assistito a qualche caso (poche decine ma significativi) di figli che per ottenere la liberatoria dai genitori No vax, per sottoporsi alla vaccinazione si sono rivolti ai Tribunali.
Ma se pensate che gli anti vaccinisti se la siano messa via vi sbagliate di grosso.
Si tratta di persone assolutamente convinte delle loro teorie, che non disdegnano di manifestare anche pubblicamente in cortei per le città, e pertanto sempre alla ricerca di un espediente che consenta di evitare la “fatale puntura”, ma allo stesso tempo avere il Green Pass per non essere, secondo loro, “discriminati”.
Pensate sia impossibile?
In teoria dovrebbe esserlo, perché la legge, sia pure con qualche sbavatura, è chiara nello stabilire le cose che si possono fare solo esibendo il Pass vaccinale.
Ma mai mettere un limite all’italica fantasia!
L’ultima trovata, in ordine di tempo ovviamente, sta in una lettera inviata con mail certificata (Pec) al proprio medico di famiglia, o pediatra per i figli, con la richiesta di una serie infinita di esami assolutamente inutili, ovviamente a carico del Servizio Sanitario Nazionale, con l’obiettivo di trovare qualche elemento che consenta di ottenere l’esenzione dal vaccino anti Covid.
Si tratta di un testo standard, redatto evidentemente da qualche testa d’uovo anti vaccinista, che inizia con queste parole: “Per tutelare la mia salute e definire uno stato di compatibilità vaccinale, ritengo mio diritto poter eseguire alcuni (sic!) accertamenti..”. Segue poi una lunga lista di esami, dall’emocromo, alla ricerca di proteine, dal sierologico all’approfondimento della funzionalità renale e via cantando, che si chiude con minacce di denuncia per il sanitario in caso di rifiuto, o di minima reazione avversa al vaccino.
Mi soffermerei un attimo su questi toni minacciosi, che denotano a mio avviso più che la forza, la debolezza di questi soggetti, il loro nervosismo, che cresce via via che risultano sempre più chiare le limitazioni cui andranno incontro non vaccinandosi, e che li spinge appunto a provocazioni ed intimidazioni verso coloro che hanno l’obbligo di fare rispettare le normative.
Tornando alle lettere ai medici, il fenomeno è scoppiato soprattutto al Nord, in particolare in Lombardia e nel nostro Veneto, ma si sta diffondendo anche al Centro Sud.
Come accennato, l’obiettivo di queste richieste di esami “preventivi alla vaccinazione” è di ottenere l’ambita “esenzione”, perché così non solo si sottrarrebbero alla somministrazione, ma soprattutto potrebbero ottenere il Green Pass, come previsto dal Ministero per le persone che per motivi di salute non possono fare il vaccino.
Se i No Vax pensavano di trovarsi di fronte a medici impauriti da questa loro iniziativa, hanno chiaramente sbagliato i loro calcoli.
Lo dimostra la reazione di Silvestro Scotti, Segretario Nazionale della Fimmg, il sindacato con più iscritti tra i medici di famiglia, il quale dopo aver specificato che i motivi di esenzione dal vaccino sono molto pochi, e tassativamente indicati da una circolare ministeriale, ha chiarito che un medico che firmasse un certificato per una patologia al di fuori delle prescrizioni del Ministero, incorrerebbe nel reato di falso ideologico.
Scotti ha inoltre indicato ai suoi colleghi come comportarsi, dichiarando: “Tutti questi esami richiesti non possono essere fatti a carico del Servizio sanitario nazionale, sarebbe inaccettabile. Se il cittadino vuole farli, può farli a sue spese. Le minacce dei no vax non hanno margine. E comunque non c’è nessun problema, se questa è la pressante richiesta, si può fare una prescrizione su foglio bianco, e se l’assistito vuole può fare le sue analisi a pagamento. Non rifiuto la prescrizione a un paziente rispetto a un suo dubbio, ma è chiaro che, alla luce della mia cultura scientifica, non autorizzo a trasferire il costo di questa esigenza sul Servizio sanitario nazionale”.
Mi sembra un‘ottima indicazione. Vuoi farti una marea di esami? Nessun problema, te li paghi, e buonanotte al secchio.
Scotti ha poi precisato che “le pressioni maggiori provengono da genitori di figli adolescenti probabilmente appartenenti a quello zoccolo di cinquantenni non vaccinati di cui tanto si parla”. Ma il fenomeno è diffuso anche fra il personale scolastico, e quello della sanità, che è obbligato a vaccinarsi per poter lavorare.
Direi che questa richiesta strumentale di esami medici a carico della collettività, con tanto di minaccia finale per i sanitari, si sta rivelando per quello che è, un semplice patetico tentativo di irriducibili disposti a tutto pur di sfuggire alla responsabilità nei confronti della collettività.
Non sarà l’ultimo, perché scomparsa o sfumata la memoria di terribili malattie come il vaiolo, il tifo, la poliomelite o la tubercolosi, che nei secoli hanno falcidiato l’umanità e che sono state debellate solo grazie ai vaccini, adesso trovano spazio le paure ed i falsi miti, complice la grancassa incontrollata e martellante del Web.
Umberto Baldo

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