L’Ovest Vicentino saluta Titta Fazio, storico attivista dell’ambiente e pioniere della battaglia contro i Pfas

La comunità ambientalista vicentina piange la scomparsa di Giovanni “Titta” Fazio, spentosi lunedì 17 novembre all’età di 87 anni. Figura di riferimento per l’impegno civile nel territorio, Fazio aveva fondato, insieme alla compagna di vita Donata Albiero, l’associazione Cillsa – Cittadini per la legalità, il lavoro, la salute e l’ambiente – divenuta nel tempo uno dei principali punti di riferimento dell’Ovest Vicentino sulle questioni ambientali.
Cillsa, nata nel 2012, fu determinante nelle battaglie contro il progetto di un gassificatore nell’area industriale di Arzignano e, negli anni successivi, si dedicò con crescente determinazione al tema dell’inquinamento da sostanze perfluoroalchiliche. Sempre su impulso dell’associazione nacque anche “Ecofesta in Arzignano”, manifestazione oggi giunta alla quarta edizione.
Giovanni Fazio era legato ad Arzignano da oltre 50 anni. Laureato in Medicina e Chirurgia all’Università di Catania nel 1964, ha iniziato la sua carriera professionale tra il reparto di medicina e il pronto soccorso dell’ospedale di Siracusa, proseguendo poi nei sanatori di Prasomaso e dell’Eremo di Arco di Trento, per arrivare quindi alla condotta medica di Velo d’Astico come medico interino. Dal 1970 si è stabilito ad Arzignano, dove ha svolto per quasi quarant’anni il ruolo di medico di famiglia, punto di riferimento per generazioni di pazienti fino al 2008. Accanto all’attività clinica, ha ricoperto numerosi incarichi professionali: è stato membro del Consiglio dell’Ordine dei Medici di Vicenza in più mandati, fondatore della sezione provinciale della FIMMG e suo segretario dal 1999 al 2004, nonché tra i promotori della SIMG e per anni presidente provinciale. Ha contribuito alla nascita della Scuola di Formazione in Medicina Generale della Regione Veneto, diventando medico animatore e tutor e organizzando corsi di aggiornamento per medici di famiglia. Dal 2012 si è dedicato con convinzione all’impegno civile come cofondatore dell’associazione ecologista CiLLSA, collaboratore del sito informativo PFAS.LAND, membro di ISDE e formatore su salute, ambiente e contaminazione da Pfas. Instancabile divulgatore, è stato relatore in numerose scuole del Veneto, portando avanti un articolato percorso educativo sul tema dei Pfas rivolto a studenti e adulti nel corso di molti anni scolastici.
Il mondo dell’ambientalismo ha espresso profondo cordoglio per la perdita di un protagonista considerato da molti un punto fermo nella lunga mobilitazione contro i Pfas.
Proprio Donata Albiero, sua amica e compagna di battaglie, ci ha lasciato un toccante ricordo, lo pubblichiamo integralmente:
A TITTA 19 NOVEMBRE 2025
“Potrei dire che sono un sognatore ma non sono l’unico “(John Lennon). Con questa dicitura Titta (Giovanni Battista Fazio) accompagnava tutte le sue lettere ed era il suo modo di presentarsi.
“Nella vita non contano i passi che fai ma le Impronte che lasci”, si dice. E Titta in questo è stato un vero Gigante. Un Don Chisciotte in direzione ostinata e contraria, inseguendo ideali di giustizia, di riscatto, di liberazione, di pace universale. Il suo instancabile impegno per un mondo migliore ha spaziato in molti campi: dall’attività di medico competente, stimato e ricco di umanità, professione vissuta come una scelta di vita, come vocazione esigente per dare agli altri motivi di vita e di speranza; all’azione di riscatto sociale di un territorio devastato e inquinato da veleni destinati a compromettere la bellezza della natura e la vita delle persone.
Una battaglia che lo ha portato a essere tra i co-fondatori di una associazione apartitica ed ecologista
nella Valle del Chiampo, CiLLSA (Cittadini per il Lavoro, la Legalità, la Salute e l’Ambiente), impegnata prima contro la costruzione un inceneritore ad Arzignano e la chiusura dell’Ospedale, poi, fin dal 2013, nella lotta contro i PFAS. È stata, la sua, una battaglia ardimentosa che ha aperto gli occhi a tanti giovani e adulti desiderosi di salvaguardare il futuro di questa terra.
Non è mancato il suo reale impegno nella scuola, partecipando e intervenendo a feste, incontri che ‘guidavo’ come dirigente scolastica, sempre nella sua ostinata e ottimistica visione di un mondo migliore, restituendoci il sogno di una nuova umanità, senza muri né barriere, ma fatta di incontri di sguardi e di vite multicolori.
Il suo è stato un impegno totale per il bene comune, nel servizio gratuito alla comunità, Titta è stato davvero un eloquente e autentico testimone portando avanti negli ultimi sette anni l’itinerario sui Pfas assieme al gruppo educativo zero pfas del Veneto per svegliare ‘le coscienze critiche” dei ragazzi sui quali riponeva completa fiducia e speranza.
Titta, è stato un meraviglioso compagno di viaggio, un apripista gioioso, in questo mondo dove dobbiamo continuare a vivere, lottare e sperare, nonostante tutto.
Amava sempre ripetere, da laico, che una persona vive finché i suoi ideali, le sue lotte per la giustizia, la salute, l’ambiente sono portate avanti e in queste affermazioni implicitamente ha lasciato la sua eredità alle persone che gli hanno voluto e gli vogliono bene: familiari, amici, attivisti, conoscenti. La sua assenza fisica non deve impedirci di continuare il dialogo con lui e di sentirci ancora insieme a lui, attraverso l’azione. Il monito che mi ha lasciato di “PEDALARE ANCORA, con lui e per lui” lo condivido, perciò, con il grande MONDO a cui sempre si rivolgeva.
Donata Albiero
Il sindaco di Arzignano, Alessia Bevilacqua, assieme all’assessore Enrico Marcigaglia, ha scritto un lungo post di condoglianze sui social: «Ci sono persone che, nel loro cammino, non cercano riconoscimenti né applausi, ma seguono con coerenza e coraggio l’orizzonte dei propri ideali.
Il dottor Giovanni “Titta” Fazio era una di queste anime rare.
Un medico che non vedeva il suo ruolo come una professione, ma come una missione incrollabile. Un uomo che ha dedicato ogni giorno della sua vita, senza interesse personale e senza calcoli, a ciò che riteneva giusto: la tutela della salute e della dignità umana, la salvaguardia dell’ambiente e l’affermazione di una giustizia sociale davvero alla portata di tutti.
La sua voce coraggiosa, e spesso fuori dal coro, era il frutto di una profonda riflessione, di un’etica salda e di un senso di responsabilità che travalicava sé stesso.
Titta Fazio aveva il dono di guardare avanti, non per sé, ma per le generazioni che sarebbero venute. Credeva davvero in un futuro migliore e ha speso la sua vita per piantare quei semi che oggi, forse, stanno pian piano maturando.
Quando ci siamo conosciuti abbiamo capito che, pur partendo da posizioni diverse, stavamo camminando verso lo stesso orizzonte.
Dopo il confronto, la consapevolezza di condividere gli stessi sogni: un territorio più giusto, più sano, più umano.
Oggi se ne va un uomo esempio di integrità e di impegno civile, di instancabile testimonianza che la nostra Arzignano non dimenticherà.
A chi resta, rimane il compito più difficile e più alto: trasformare la sua testimonianza in impegno quotidiano.
E ricordare che, come lui ci ha insegnato, gli ideali non sono un punto d’arrivo, ma la direzione stessa da seguire.
Buon viaggio, dottore.
Continuerai ad essere un orizzonte per molti di noi.
Un grande abbraccio a Donata Albiero e a Cillsa Cillsa.
Alessia Bevilacqua & Enrico Marcigaglia
L’assessore Zero Pfas del Comune di Arzignano, Giovanni Fracasso, ha aggiunto: “Giovanni Fazio ha dedicato la sua vita all’impegno, immaginando un futuro sostenibile e felice per tutti. Sono grato che le sue idee e le sue battaglie abbiano trovato spazio nelle linee guida dell’amministrazione di Arzignano, fino a culminare nella Festa Ambiente di quest’anno, che è stata un vero successo per format, partecipazione e contenuti”.













