La provocazione-appello di Fornaci Rosse: «Non è vero che a Vicenza non c’è un ca**o da fare. Ma è sempre più difficile organizzare eventi»

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VICENZA – «Non è vero che a Vicenza non c’è un ca**o da fare. Ma è sempre più difficile farlo». Con questo slogan provocatorio l’Associazione Fornaci Rosse interviene nel dibattito scatenato dalla recente campagna del Lumen Festival, prendendo posizione a favore di chi in città si impegna per offrire cultura, musica e socialità.
«Provocazione, ironia e polemica sono gli ingredienti per una campagna comunicativa ben fatta che gli
amici del Lumen e di Manifesti Abbastanza Ostili hanno saputo coniugare alla perfezione” scrivono da Fornaci Rosse.»
«Provocazione, ironia e polemica – scrive l’associazione – sono ingredienti di una comunicazione ben riuscita, e siamo felici che si parli di un festival che per cinque giorni all’anno porta musica, birra e socialità nella nostra città». Ma, oltre lo slogan, per Fornaci Rosse c’è una riflessione più profonda da fare: non è tanto se a Vicenza ci sia qualcosa da fare, ma perché diventa ogni anno più complicato organizzare eventi accessibili e senza scopo di lucro.
Le difficoltà, spiegano, sono concrete: costi raddoppiati per strutture e servizi, una burocrazia sempre più complessa, e una macchina amministrativa appesantita dalla carenza di personale. «Le funzionarie comunali fanno il possibile, ma sono sovraccariche. E ogni anno si aggiungono richieste più costose e fantasiose sul fronte della sicurezza», denunciano.
Il messaggio è chiaro: sostenere i festival è un gesto politico e culturale. Non solo il Lumen, ma anche eventi come Riviera Folk Festival, Spio Rock, JamRock e ovviamente Fornaci Rosse, che si prepara alla sua dodicesima edizione, dal titolo emblematico: “Spending Review”. Proprio per far fronte alle difficoltà, l’associazione ha attivato un crowdfunding sulla piattaforma “Produzioni dal Basso”, chiamando a raccolta la cittadinanza.
«A chi dice che a Vicenza non c’è nulla da fare, e a chi invece si impegna ogni giorno per renderla più viva, offriamo un modo concreto per rispondere: partecipare, sostenere, esserci. E pretendere politiche pubbliche che credano davvero nella cultura».