17 Novembre 2021 - 9.07

La dieta dei gruppi sanguigni

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Alzi la mano chi non ha mai buttato l’occhio su un articolo o su un post che proponesse una qualche dieta!
O che non abbia mai aperto uno di quei post sui Google con messaggi accattivanti tipo “Come avere una pancia piatta dopo i 40 anni”, o che pubblicizzano improbabili cerotti che promettono cali ponderali di decine di chili mentre si dorme, o magnificano tisane “portentose”, o lanciano strani prodotti dietetici “la cui efficacia ha sbalordito i medici”.
Anche se vedessi qualcuno che nega decisamente, non gli crederei!
Perchè ogni giorno milioni di italiani, oltre che l’oroscopo, consultano la Rete per trovare notizie e informazioni su come sbarazzarsi delle “maniglie dell’amore”, delle smagliature, o comunque dei chili in più.
Ricerche che raggiungono i picchi in primavera, quando si avvicina il momento della fatidica “prova costume”, che rappresenta sempre un passaggio inevitabile in vista dell’estate, e non solo per l’universo femminile.
Non so se siate fra quelli, e sono molti, che considerano Internet una fonte affidabile, ma resta il fatto che proprio il settore dell’alimentazione rappresenta un terreno ideale per ogni sorta di “bufala”, un brodo di coltura naturale in cui personaggi spesso improvvisati propongono programmi alimentari, spesso sponsorizzati da aziende, che prevedono l’acquisto di prodotti quali integratori, libri, sostituti del pasto, che promettono miracoli in poco tempo, e senza grandi rinunce a tavola.
Il perchè è intuitivo, e sta proprio nella speranza mai doma in ognuno di noi di trovare una dieta miracolosa, capace di trasformarci in una top model, o nel suo omologo maschile, ovviamente senza sforzo alcuno.
Ma finchè il tutto resta nella sfera privata, ognuno è libero di impiccarsi all’albero che vuole, o nella specie a credere al “guru della dieta” che preferisce.
Diverso è se la “dieta”, o meglio la mancata applicazione di un particolare regime dietetico, finisce per creare problemi a centinaia di persone incolpevoli.
E’ quanto è successo lo scorso 12 novembre in quel di Castelfranco Emilia, in provincia di Modena, a seguito di uno sciopero proclamato dal Saese, Sindacato Autonomo Europeo Scuola ed Ecologia, presieduto da Francesco Orbitello, che ha provocato la chiusura per un giorno della locale scuola elementare.
Vi starete chiedendo: ma cosa ci trovi di tanto strano?
Lo sciopero fra il personale della scuola è piuttosto frequente, e non suscita certo clamori!
Avete ragione, ma a rendere questo sciopero “speciale” è stata la sua motivazione, che consisteva nella richiesta che nella mensa scolastica venisse applicata la dieta del “Gruppo sanguigno”.
Prima di approfondire trovo giusto dirvi che all’astensione dal lavoro indetta dal Saese avrebbero aderito in tutta circa 1.100 iscritti, evidentemente tutti sensibili alle tematiche della dieta dei gruppi sanguigni, ma i soli 4 bidelli che hanno scioperato nella scuola elementare di Gaggio di Piano, frazione di Castelfranco Emilia, hanno comunque reso impossibile l’apertura della stessa, visto che, parola della Preside, non era garantita l’assistenza all’ingresso degli alunni alle 7,30.
Inutile dire che la vista di 500 fra bambini e genitori di fronte ai cancelli chiusi della scuola ha mandato su tutte le furie il Sindaco Giovanni Gargano, che relativamente allo sciopero ha parlato di “motivazione da avanspettacolo”.
Come dargli torto!
Ma in questa fase piuttosto anomala della nostra vita, in cui a proposito del Covid sembrano riaffiorare miti millenari e antiche credenze, non ci sarebbe nulla di strano se un giorno a scioperare fossero i “terrapiattisti”.
D’altronde io negli anni del Liceo ho partecipato ad uno sciopero di noi studenti perchè i panini venduti dai bidelli durante la ricreazione non erano sufficientemente imbottiti.
Ma immagino che, almeno chi di voi non ha mai sentito parlare della “dieta dei gruppi sanguigni”, desideri saperne qualcosa di più.
Eccovi accontentati!
Venne proposta per la prima volta nel 1957 del naturopata statunitense James D’Adamo con il suo libro “Eat right 4 your type” (tradotto in 60 lingue, con 7 milioni di copie vendute) e prevedeva, come suggerisce il nome, regimi alimentari diversificati in base al gruppo sanguigno.
L’idea che sta alla base della dieta troverebbe fondamento nei diversi periodi dell’evoluzione umana; di conseguenza i differenti antigeni presenti nei globuli rossi determinerebbero una diversa capacità di digerire i vari alimenti, ed è in base a tale assunto che D’Adamo proponeva diete diverse a seconda del gruppo sanguigno A,B,AB e 0.
Così poiché l’origine del gruppo sanguigno A risalirebbe al paleolitico (due milioni di anni fa), epoca in cui l’uomo si nutriva di fonti vegetali, il consiglio sarebbe quello di seguire un’alimentazione vegetariana.
Diversa la storia per gli appartenenti al gruppo B, le cui prime tracce sarebbero riconducibili al neolitico (10mila anni fa), periodo in cui l’uomo era dedito al nomadismo, e iniziava a trarre nutrimento dagli animali.
Per i soggetti di gruppo AB, di più recente scoperta, nessuna restrizione: l’importante sarebbe bilanciare bene le diverse componenti delle altre diete.
Detta così potrebbe sembrare una teoria basata e suffragata da dati scientifici, che indicherebbero che poichè il gruppo sanguigno determinerebbe la chimica del corpo, le raccomandazioni sarebbero per pesce, carni magre, frutta e verdura per gli aderenti al gruppo “0”. Regime principalmente vegetariano, con scarso consumo di prodotti a base di frumento per chi appartiene al gruppo A. Via libera a latte e derivati, uova e verdure per i soggetti di gruppo sanguigno B. Il giusto mix tra le soluzioni precedenti consigliato invece alle persone di gruppo sanguigno AB.
Se non che tutti gli esperti che si sono interessati di questa dieta, che ne hanno approfondito le presunte basi mediche, e che infine ne hanno testato gli effetti su vari gruppi di soggetti, hanno concluso che dietro ai consigli dietetici di D’Adamo di scienza ce n’è poca o nulla.
I risultati di questi studi li potete trovare in Rete, o su pubblicazioni scientifiche come l’American Journal of Clinical Nutrition, e sono comunque unanimi nel giudicare che non esiste alcun nesso con l’alimentazione adottata durante le diverse fasi evolutive del genere umano.
Non sono un esperto in materia, ma da quello che ho letto mi sembra di poter concludere che la dieta dei gruppi sanguigni avrebbe lo stesso valore scientifico degli oroscopi.
Certo nessuno può impedire a qualcuno di seguire un determinato regime dietetico, o di adottare le indicazioni di qualunque pseudo esperto, ma giova ricordare che da sempre esistono ciarlatani (nel Far West li chiamavano venditori di serpenti) che propongono i più assurdi rimedi per ogni problema di salute, di peso e di bellezza.
La verità è che noi occidentali viviamo in una società dove il cibo abbonda, dove l’attività fisica è ridotta, e dove soprattutto ci sono tanti soldi da spendere in diete ed integratori alimentari spesso inutili, ma pagati a peso d’oro per assumere sostanze che ci sono naturalmente nei normali alimenti.
Alla fin fine credo che l’unica dieta veramente efficace sia composta da due fattori principali; mangiare meno e muoversi di più.
Non costa niente, e garantisce il risultato!

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