4 Giugno 2018 - 14.31

CHIAMPO/ARZIGNANO – Trovato piccolo “Bambi” ferito da alcuni cani

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La Polizia Locale di Arzignano ha trovato oggi pomeriggio verso le 14 un piccolo cucciolo di capriolo ferito a Chiampo, in via Tosetti. Gli agenti hanno salvato il cucciolo che si trovava da solo e risultava essere ferito, probabilmente da due cani delle contrade vicine. Il piccolo è stato portato ad Arcugnano al Centro di recupero animali selvatici.

 

 

“Ho trovato un cucciolo di capriolo e non so cosa fare”

Ecco tutte le informazioni utili e cosa dice la legge sul comportamento da adottare per chi si imbatte in un piccolo capriolo ferito o in perfetta forma. Consigli e a chi rivolgersi.

In estate, durante le passeggiate nel bosco, è facile imbattersi in piccoli caprioli. Lo so, la prima cosa che vorreste fare e accarezzarli, la tentazione è forte ma… dovete resistere! Evitate di accarezzare il capriolo per non alterarne l’odore. Se passeggiate in un bosco con il vostro cane, tenetelo al guinzaglio.  Il contatto con la vostra mano, lascerà sul manto del piccolo animale un odore che la mamma non sarà in grado di riconoscere. La mamma, se annusando il suo piccolo capriolo percepisce un odore allarmante (come quello dell’uomo) deciderà di abbandonarlo. Idem per il vostro cane, una cattiva custodia del cane, nei boschi, causa un gran numero di danni quindi meglio tenerlo al guinzaglio.

Le femmine di capriolo, tra la fine di maggio ed entro il mese di giugno, danno alla luce fino a tre piccoli. I cuccioli di capriolo, nelle prime settimane della loro vita trascorrono il 90% del tempo nascosti tra le fronde, accovacciati tra le erbe alte o tra i cespugli. Nelle prime settimane di vita, il cucciolo di capriolo ancora non ha sviluppato il senso del pericolo ne’ l’istinto di fuga. Restano immobili e così consentono l’avvicinamento dell’uomo che spesso, purtroppo, lo danneggia inconsapevolmente. La madre, nelle prime fasi di sviluppo dei cuccioli, li pulisce costantemente deprivandoli di qualsiasi odore estraneo. Purtroppo, quando l’uomo entra in contatto con il cucciolo di capriolo, anche solo accarezzandolo può danneggiarlo. L’odore dell’uomo farà sì che la mamma capriolo non accoglierà più il cucciolo. L’uomo non è l’unica minaccia per il capriolo. I predatori naturali sono lupi, volpi, cinghiali e cani. La mamma si allontana dai piccoli per non attirare l’attenzione dei predatori naturali e torna a fare brevi visite ai cuccioli solo per l’allattamento. Negli ultimi anni si è verificato un notevole incremento del numero di caprioli.

Solo se il cucciolo di capriolo è ferito o visibilmente malato, potrà essere raccolto. Nel subbio, potete contattare il Centro Recupero Animali Selvatici (CRAS) che saprà dirvi come gestire la situazione. Trovare un cucciolo di capriolo ferito non è così difficile, anche ai margini dei boschi, in prossimità delle campagne. Il cucciolo di capriolo potrebbe rifugiarsi in campi coltivati e ferirsi con delle recinzioni. Se avete trovato un cucciolo di capriolo e lo avete raccolto perché pensavate fosse in situazione di pericolo, dovreste portarlo subito al centro di Recupero. Prima di prelevare il capriolo ferito dal suo rifugio, copritegli la testa con un panno per limitare lo stress ed evitare situazioni traumatiche per il piccolo. Non dovete neanche chiedervi cosa mangia un cucciolo di capriolo. Ricordate sempre che si tratta di un animale selvatico e la sua alimentazione verte sul latte materno. Dargli da bere e da mangiare non devono essere delle priorità perché ciò che dovete fare è trasferirlo al Centro di Recupero Animali Selvatici. In più, l’uomo fa molti danni cercando un tipo di “alimentazione giusta” o addirittura cercando di somministrare latte vaccino al cucciolo di capriolo. Il piccolo di capriolo non riesce a digerire latte vaccino che può causargli gravi disturbi gastrointestinali.

 

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