10 Maggio 2018 - 11.43
LONIGO – Ragazzi, tutti in scena, c’è generazione teatro
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Più di 500 bambini, ragazzi e adolescenti in scena; otto corsi teatrali; oltre 3.500 spettatori in platea in sette giorni. Sono alcuni numeri di Generazione Teatro: iniziativa promossa dalla Città leonicena col suo prestigioso teatro e il sostegno del centro odontoiatrico Ippocrate. La rassegna, che suggella la stagione del Teatro di Lonigo e si aggiunge alle iniziative rivolte alle giovani generazioni, andrà in scena dal 14 al 19 maggio con un cartellone di otto spettacoli che sono l’esito di altrettanti laboratori svolti in vari istituti leoniceni e negli spazi del Comunale.
«È la settimana più bella della stagione. Il teatro costruisce il suo futuro e dialoga con la città. Entra nelle scuole e nelle famiglie. Si colora delle facce, delle lingue, delle culture del mondo che abitano Lonigo. La comunità si ritrova e si riconosce. Va in scena la vita», commenta il direttore artistico del Teatro Comunale, Alessandro Anderloni.
A debuttare, lunedì 14 maggio, alle ore 20.30, è la scuola primaria “F. O. Scortegagna” di Lonigo con La leggenda dell’acqua del Guà di Alessandro Anderloni per la regia di Marco Pomari. È la storia della crudele Regina delle Terre del Guà che, dal suo castello sul colle di San Matteo, è avida di vino, di pellami e soprattutto della preziosa acqua. Con l’aiuto delle fade di Durlo, delle Genti Beate del Chiampo e delle anguane della Val dei Dotti, prosciuga le fonti e le sorgenti lasciando secco il corso del fiume. A nulla valgono gli improperi dei cimbri di Tezze, le lamentele dei conciari di Arzignano, la preoccupazione dei vinari di Montecchio, le chiacchiere delle comari di Montorso, le rimostranze dei siori di Lonigo, le grida delle lavandaie di Bagnolo. Solo il saggio conte dei Maltraversi, dalla sua fortezza di Montebello, riuscirà a riportare il prezioso “oro blu”.
Martedì 15 maggio, alle ore 20.30, è la volta della primaria “San Giovanni Bosco” di Madonna con Sogno di mezza estate a Bagnolo, testo scritto e diretto da Stefano Rossi su ispirazione della commedia di Shakespeare. La fiaba racconta di una notte magica, dove si intrecciano le peripezie di nobili innamorati, di ridicoli teatranti, di salbanei e fate, tra palazzi nobiliari e foreste incantate. È la luce dell’alba a porre fine agli incantesimi, a permettere di distinguere il sogno dalla realtà, a far tornare l’armonia tra le creature della foresta riportando equilibrio nel mondo. Il racconto è ambientato tra Villa Pisani Bonetti e il territorio circostante, inserendo personaggi appartenenti alla tradizione leonicena. Alla fine le nozze di Teseo e Ippolita sono allietate dai canti dei bambini della scuola a cura del maestro Roberto Fioretto.
Gli alunni della primaria “A. Giusti” di Almisano salgono sul palcoscenico del Comunale mercoledì 16 maggio, alle 20.30, con Nia e gli Uomini Grigi di Alessandro Anderloni, con adattamento e regia di Raffaella Benetti. Più di cento bambini e bambine in scena cantano, danzano e raccontano una fiaba di speranza. Il villaggio nella foresta custodisce un tesoro: gli strumenti a percussione. Chi li suona è amato e rispettato perché con il ritmo e la musica mette in comunione le persone con la Natura. E la Natura ricompensa i musicisti donando acqua, cibo e riparo a tutti gli abitanti. Finché a turbare l’armonia e la semplicità arrivano gli Uomini Grigi con i loro bastoni assordanti. Allora tocca alla piccola Nia partire per un viaggio che la porterà alla riscoperta del ritmo perduto.
Doppio appuntamento giovedì 17 maggio, a partire dalle ore 20.30. Inizia la scuola secondaria di primo grado “C. Ridolfi” di Lonigo con Omnia vincit amor, spettacolo scritto e diretto da Stefano Rossi dal libretto dell’opera comica Gianni Schicchi di Giovacchino Forzano. Novella burlesca in cui Gianni Schicchi, personaggio reso immortale da Dante e Puccini, è un padre affettuoso che grazie alla sua audacia e astuzia, in un crescendo di situazioni comiche, rende possibile il sogno di felicità di sua figlia Lauretta.
I giovani attori della scuola secondaria di primo grado “L. Pavoni” di Lonigo portano in scena Il fantasma di Canterville, scritto e diretto dallo stesso Rossi. Tratto dall’omonimo racconto di Oscar Wilde, è la storia umoristica di un povero fantasma che esce da ogni incursione notturna ammaccato, avvilito, tormentato dalla presenza più terrificante che possa infestare un antico castello inglese: una moderna famiglia americana.
Venerdì 18 maggio, alle ore 20.30, il palcoscenico è tutto per l’istituto tecnico agrario “A. Trentin” di Lonigo che presenta L’ultima lettera di Carlo. Scritto e diretto da Paolo Marchetto, riporta agli anni Cinquanta del Novecento quando ogni settimana da Lonigo partivano per la Valle d’Aosta corriere cariche di leoniceni che in quella regione speravano di trovare benessere economico. Tra i tanti c’era il giovane Carlo, certo che la Provvidenza avrebbe premiato il coraggio e lo sforzo di lasciare l’amata città e la madre vedova, prostrata dal dolore della partenza. Solo le frequenti missive che il figlio spediva lenivano la sofferenza della donna, finché non smisero di arrivare e le vite di entrambi cambiarono per sempre.
Generazione Teatro si chiude sabato 19 maggio, alle ore 20.30, con le rappresentazioni dei laboratori svolti al Comunale. La serata inizia con L’odio vince su tutto, scrittura collettiva per la regia di Alessandro Sanmartin. Si parla di odio: da un lato è tabù da nascondere, travestire, seppellire; dall’altro lato è fenomeno politico fomentato, accresciuto, sviscerato da giornali, televisione e social media. La vera rivoluzione non è forse accettare la nostra natura, sottraendoci all’imbarazzo e al tabù?
Seguono Le Cosmocomiche, con drammaturgia e regia di Lorenzo Maragoni. È tratto da Le Cosmicomiche in cui Calvino racconta una sorta di fantascienza primordiale. In scena quattro storie per riconnetterci, attraverso una rilettura teatrale, con le origini e la più profonda umanità, in una commovente e divertente indagine sulla nostalgia di infinito.