Schio campo di battaglia: centri sociali contro le passeggiate per la sicurezza di Forza Nuova. Cariche della polizia

La serata del 27 novembre a Schio si è trasformata in un punto di frattura dopo settimane di crescente nervosismo attorno al tema della sicurezza urbana. Da una parte, l’iniziativa di Forza Nuova, che ha organizzato una “passeggiata per la sicurezza” sulla scia delle preoccupazioni manifestate da alcuni commercianti del centro riguardo a episodi di degrado e microcriminalità. Dall’altra, il presidio antifascista promosso dal Collettivo Csa Arcadia e da altre realtà locali, convinte che l’iniziativa della formazione neofascista fosse un “pretesto politico” e un pericoloso precedente.
Una contrapposizione annunciata, che ha attirato gruppi esterni e acceso un clima che da settimane si percepiva carico di tensione. La gestione dell’ordine pubblico, affidata a uno dei dispositivi più imponenti degli ultimi anni in città, non è riuscita a impedire gli scontri: idranti, cariche di alleggerimento, feriti tra i manifestanti e una città che oggi si interroga su responsabilità, narrazioni e limiti della dialettica politica locale.
LEGGI LE DICHIARAZIONI IN MERITO DEL QUESTORE DI VICENZA FRANCESCO ZERILLI
+++
Secondo quanto riportato da Radio Onda d’Urto, ieri sera «numerose realtà del territorio sono scese in piazza a Schio» per contestare la “passeggiata” di Forza Nuova. Le associazioni scledensi hanno definito l’iniziativa della formazione di estrema destra «una distorsione della realtà», sottolineando come i dati sui reati non indichino aumenti significativi e accusando la destra radicale di alimentare «una percezione di insicurezza collegando migrazione e degrado».
La manifestazione antifascista, autorizzata come presidio statico in piazza Rossi, ha visto però una parte dei presenti lasciare la piazza per dirigersi verso il corteo di Forza Nuova. È in quel momento che la situazione è precipitata.
«La polizia ha risposto caricando violentemente il corteo, prima con l’uso dell’idrante e successivamente manganellando i manifestanti – racconta la radio, citando il contributo di Stefano del CS Arcadia –. I manifestanti che arretravano sono stati caricati da più lati, schiacciando il corteo al margine della piazza e portando l’idrante in mezzo alla folla che indietreggiava».
La lettura delle realtà antifasciste è netta: le forze dell’ordine avrebbero “protetto la sfilata neofascista” e “represso violentemente la Schio antifascista”, causando «diversi feriti».
La posizione di Fratelli d’Italia:
“Arcadia è un problema di ordine pubblico”
Durissimo il commento di Fratelli d’Italia Schio, che ribalta la prospettiva accusando il centro sociale Arcadia di essere il vero elemento destabilizzante della serata.
«La pericolosità degli attivisti di Arcadia è evidente – afferma il capogruppo consiliare Alex Cioni –. Non è più tollerabile che vengano concessi spazi pubblici a chi trasforma ogni occasione in un pretesto per creare tensioni, disordini e contrapposizioni».
FDI attribuisce agli antifascisti «l’inosservanza delle prescrizioni» e «la volontà di cercare lo scontro», sottolineando che «ogni volta la città diventa teatro di scontri con la polizia» e accusando l’amministrazione comunale di aver concesso “troppa agibilità” al centro sociale.
«Schio non ha bisogno di caos ma di legalità – conclude FDI –. Non possiamo continuare a vivere sotto pressione per colpa di queste frange estremiste».
La sindaca Cristina Marigo è intervenuta duramente:
«Schio non può diventare un’arena per scontri ideologici importati da fuori città. I disordini più gravi sono stati generati da chi si presentava come presidio antifascista, ignorando le prescrizioni e cercando lo scontro. Ringrazio le forze dell’ordine: il loro lavoro è stato decisivo per evitare feriti».
La prima cittadina ha anche annunciato possibili provvedimenti nei confronti di eventuali consiglieri comunali che avessero abbandonato la seduta per unirsi al presidio.
La reazione di Forza Nuova:
“Siamo stati ostacolati da chi difende degrado e immigrazione”
Forza Nuova, attraverso una nota ufficiale e un post diffuso da Maicol Faccini, parla di «manifestazione disturbata da chi difende degrado e immigrazione» e di una gestione dell’ordine pubblico definita «incompetente».
Secondo FN, la loro passeggiata – «regolarmente preavvisata» – sarebbe stata «impedita da chi era invece privo di autorizzazione». La formazione annuncia inoltre una nuova iniziativa «senza preavviso» e attacca l’amministrazione comunale, accusandola di minimizzare problemi di degrado e microcriminalità in città.













